19- Concerto

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-' mi stai dicendo che tuo papà è rimasto ferito?! Ma è terribilie!'- chiede Kayla non appena tornata a casa quella sera.
-'si... è stato uno shock davvero. Per un attimo ho temuto il peggio ma fortunatamente è andata bene. Solo che ho pensato a quanto gli manco e quanto loro mancano a me e che non è giusto per nessuno non vederci per così tanto tempo.'-
-'era ora che ci arrivassi ragazzina! E quindi come farai?'-
-'sha... volevo dire Wren si è offerto di pagarmi il biglietto. Sto pensando di andare per il mio compleanno, giusto il tempo di avvisare al lavoro.'-
-'mi sembra perfetto! Quindi tra pochi giorni! È stato carinissimo, che tesoro.'-
-'si... è stato un bel gesto'-
-'è quel ciondolo che hai al collo è un suo regalo.. aspetta è una chiave?'- chiede confusa.
-'si ehm... è un ciondolo alternativo'-
-'voi giovani avete gusti strani... comunque mi stupisco che tu abbia accettato il suo aiuto'- dice colpita.
-'mi sto impegnando per accettare l aiuto delle persone che mi vogliono bene come volevi tu'- ammetto.
-'mi piace questa nuova te che capisce, si aggiunge alla lunga lista per cui devo ringraziare quel ragazzo, abbiamo detto addio allo zombie Anna!'-
-'come prego?'- dico scoppiando a ridere.
-'oh si prima di lui ti aggiravi furtiva per casa e te la prendevi con ogni cosa sempre a lamentarti, a pensare invece adesso sembri quasi viva'-
-'grazie! Lo apprezzo!'- commento scuotendo la testa.
Quella sera mi addormento come un sasso appena tocco il letto e mando un grazie a chiunque lassù abbia protetto mio papà. Diamo per scontato tante cose ogni giorno ma non dovremmo mai dare per scontate le persone, dobbiamo ricordarci che quello che abbiamo oggi domani potrebbe sfuggirci dalle mani e perderlo per sempre.

Il mattino seguente mi aspetta un entusiasmante mattinata di lavoro ma non è quello il primo pensiero quando mi sveglio. La prima cosa è: oggi non deve essere oggi.
Oggi è l ultimo giorno, domani partirà il tour. Niente più crocette sul calendario, niente più attesa. Il momento è arrivato.
Questo è il brutto di innamorarsi di qualcuno, ora l ho capito. La paura è il lato oscuro dell amore. Quella costante che lo segue e minaccia di portarti via quello che stai costruendo.
Ma non ho dimenticato quello che mi ha detto, non ho dimenticato neanche un secondo con lui quindi oggi non sarà una brutta giornata. Oggi sarà bellissimo, perfetto. Io non sarò triste, avrò tutto il tempo per esserlo quando sarà andato via, oggi vivrò a pieno ogni secondo senza pensare come lui mi ha insegnato.
Mi alzo determinata dal letto. Mando un messaggio ai miei per augurare loro il buon giorno e metto un vestito che credevo non avrebbe mai visto nulla se non le pareti del mio armadio. Uno floreale e colorato che normalmente non metterei mai, mi sciolgo i capelli e scendo tre gradini alla volta le scale.
-'buon giorno'- mi saluta kay una volta scesa poi nota il mio vestito e rimane a bocca aperta. -'che fine ha fatto il nero?'-
-'non lo so.. sono spuntati questi fiori dal nulla ho deciso di dare loro una possibilità'- ammetto dandole un bacio sulla guancia mentre mi verso una tazza di caffè.
-'quanta allegria'- commenta seguendomi con lo sguardo
-'sono sempre allegra'- ribatto offesa. -'ora vado sento che per Berly è la giornata buona e non mi abbandonerà'-
Almeno spero.
-'niente università oggi?'- chiede.
-' no lavoro e poi mi vedo con Shawn'- dico andando verso la porta.
Oh cazzo.
-'con chi scusa?'- chiede Kay dalla cucina.
-'con wren! Chi sennò? A dopo kay ti voglio bene'-
Detto questo sparisco in auto e metto in moto. Si accende subito.
-'brava bambina continuiamo cosi? Cosa dici?'-
Vado a tutta velocità ( cioè a 50 all ora se no Berly mi abbandona) accompagnata dai toni soavi che come al solito mi propone la radio, decisa a finire di lavorare il prima possibile.
Buon giorno fidanzato.
Oggi ho intenzione di essere felice. Il mio vestito è testimone e ti saluta Berly.
Gli mando un selfie obbrobrioso e lui risponde dopo qualche minuto quando arrivo in spogliatoio.
Buon giorno piccola, non vedo l ora di vedere quel vestito dal vivo.
Con un sorriso spengo il cellulare e vado diretta in sala, non c'è ancora nessuno e in più oggi sono sola perché il giorno libero degli altri. Bello schifo.
Ma fa niente nessuno potrà rovinare il mio buon umore.
Inizio a pulire e con la mente vago. Comincio a ripensare a tutti i momenti che ho passato con Shawn a cominciare da qui. Tutto è cominciato da qui... da quando hanno passato quella canzone, da quando lui entrato, dalla giornata passata a sperare che tornasse... e l ha fatto. E da allora c'è sempre stato e sempre ci sarà.
Presa dai miei pensieri smielati faccio cadere lo straccio con cui sto pulendo il bancone e mi abbasso per raccoglierlo.
Quando torno su noto che c'è qualcuno al bar seduto esattamente di fronte a me e mi prendo un colpo.
All inizio non lo riconoscono ma poi ricordo, è Il tizio dalla mano molesta.
-'ciao'- mi saluta appoggiandosi al bancone per sporgersi verso di me.
-'che ci fai qui?'- chiedo acida. Credevo di essere stata chiare l ultima volta che ci siamo visti.
-'è un luogo pubblico. Sono un cliente e ho voglia di qualcosa'- dice squadrandomi.
-'beh tu e le tue voglie potete anche andarvene'- ribatto.
Non mi importa se siamo soli non ci penserei due secondi a lanciargli uno sgabello se ce ne fosse bisogno.
Si alza ma io non faccio una piega.
-'sai mi piacciono le ragazze toste ma dovresti stare attenta.'-
-'chiariamo una cosa non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno tantomeno da te. Cosa credi che siccome sono una donna non posso tenerti testa?'- dico incrociando le braccia.
-'credo che sei solo un po' difficile ma che alla fine vuoi quello che vogliono tutte'-
Detto questo si avvicina alla fine del bancone dove ce l entrata.
Una vocina nella testa mi dice che devo stare attenta perché siamo soli e per quanto mi ostini e mi faccia arrabbiare sono comunque la metà di lui.
Come era quella mossa che mi aveva insegnato papà... pensa pensa...
-'cos' è non dici più nulla? Forse perché è così giusto? Vuoi..'-
Al diavolo la mossa. Prendo lo spruzzino del detersivo e glielo spruzzo in faccia.
-' ma che cazzo..' - lui si piega sulle ginocchia per il bruciore agli occhi.
-'ehi che sta succedendo?'- per una volta sono felice di vedere Sam .
-'succede che questo stronzo se ne stava andando vero?'-
Dalla sua bocca esce una risata mentre Sam lo prendere per un gomito per sbatterlo fuori.
-'la fortuna smetterà di girare tesoro'- mi grida mentre viene sbattuto fuori.
-'la tua sicuramente'- ribatto guardando soddisfatta il mio detersivo, potrei portarmelo dietro sempre.
-'tutto ok?'- chiede Sam anche se non sembra molto interessato alla risposta dato che sta smanettando con il cellulare.
-'certo'- ribatto.
Già dopo due secondi non ci sto più pensando. Quel tipo inquietante può andare a farsi benedire per quanto mi riguarda. Odio il genere di ragazzi che considera inferiore una donna. Non li ho mai sopportati.
Il cellulare mi vibra nella tasca.
-'pronto'- dico controllando che Sam non sia nelle vicinanze.
-'ehi.'- mi saluta Shawn. -'come procede al lavoro?'-
-'bene.'- assicuro.
-'stai mentendo'-
-'non è vero'- dico colpita dalla rapidità con cui se ne è accorto.
-'Anna, capisco quando menti'-
-'guarda che va tutto bene davvero è solo successa una piccola cosa... anzi non è successa in realtà'-
-'cosa non è successo?'- chiede.
-'mi ha fatto visita mano lesta e io gli ho spruzzato il chif negli occhi che tra parentesi è più economico di uno spray al peperoncino e funziona meglio'- assicuro.
-'è tornato quello? Ha provato a farti del male? Stai bene?'- chiede preoccupato.
Posso immaginare la sua espressione da qui.
-'Shawn sto benone davvero. Lui un po' meno. Allora invece di parlare di cose stupide, come stai tu?'-
Lui fa un sospiro.
-'insomma..'-
-'che è successo?'- ora sono io quella preoccupata.
-'una giornata un po' complicata...'-
-'davvero? Tutto ok?'-
-'si sì... solo un po' di novità e cose che si accavallano... non so se risuciremo a vederci oggi'- dice cupo.
Sento un peso al cuore che poi scende attraverso il mio stomaco portandosi dietro la felicità di stamattina.
-'sul serio...?'- chiedo cercando di non sembrare troppo delusa per non farlo stare peggio.
-'si... so che è l ultimo giorno e che'-
-'non dirlo, quella parola è vietata'-
Ultimo niente.
-'mi dispiace...non credo di riuscire a liberarmi in tempo per venire da te'-
-'quindi non ci saluteremo?'- chiedo sentendo già le lacrime agli occhi.
-'mi dispiace Anna. Ora devo andare... ti chiamo appena posso ok?'-
No. Per niente ok.
Il groppo in gola non riesce a farmi parlare quindi mi limito ad annuire dimenticandomi che lui non può vedermi.
-'Anna?'-
-'si, a dopo'-
Chiudo la telefonata con mano tremante. Non può andare via senza salutarmi, non posso stare lontana da lui sei mesi senza passare altro tempo con lui... non sono ancora pronta pensavo di avere più tempo... pensavo di avere ancora oggi.
Servo a un po' di tavoli con la testa completamente da un' altra parte.
È stato troppo sbrigativo. Penso tra me e me mentre verso della tequila in un bicchiere. Non è da lui. Forse non era solo...forse c'era savannah. È un pensiero infantile e non è da me essere gelosa ma per come lo conosco non avrebbe mai rinunciato a una giornata insieme tranne per un motivo davvero valido. Se fosse lei il motivo valido?
Quando finisco il turno vado in spogliatoio e vedo il vestito a fiori sentendomi una cretina. Resisti e non osare metterti a piangere prima di essere arrivata a casa.
Potrei mettermi a cercare Shawn ma non saprei neanche come arrivare a casa sua...
decido di non rimettermi quel vestito che adesso è tornato ad essere orribile e mi tengo la divisa nera. Ottimo colore direi.
Quando esco dal bar come se non bastasse sembra che il cielo cominci ad annuvolarsi, ci mancava la pioggia. Già immagino che Berly non partirà così dovrò farmela a piedi sotto l acqua ma fatti pochi passi fuori dal bar sento un rumore strano.
Mi volto ma non vedo nessuno.
Sto diventando paranoica.
Altro rumore.
Che sia tornato quel deficiente? Perché non mi sono portata dietro lo chif?!
Accelero il passo ma qualcuno mi tappa la bocca e mi trascina dietro l angolo del locale facendomi sbattere la schiena contro la parete.
Mi divincolo cercando di mordere la mano dell aggressore finché mi accorgo che si tratta di Shawn.
-'ahia'- dice guardandosi la mano.
-' sei pazzo?!- esplodo colpendolo forte su una spalla.
Lui non dice nulla ma mi stampa un bacio da togliere il fiato appiccicandomi alla parete.
-'scusa.. mi piace vedere la tua espressione sorpresa'- dice staccandosi da me.
-'potrei ucciderti'- dico fissandogli le labbra. Poi però mi rendo conto che è qui e che non se ne è andato senza salutarmi allora gli butto le braccia al collo.
-'wow.. mi hai già perdonato?'- dice da sopra la mia spalla. Lo stringo più forte.
-'credevo che non ti avrei visto... che te ne saresti andato e basta'-
-'devo scusarmi anche per quello.. volevo farti una sorpresa.'-
-'potrei ucciderti davvero!'- esplodo di nuovo-'per un attimo ci ho creduto'-
Dico staccandomi da lui offesa e lo colpisco ancora.
-'per questo non ti sei rimessa quel vestito stupendo?'-
-'no hai ucciso il mio entusiasmo'-
-'adesso lo recuperiamo'-
Dice tirando fuori dalla tasca due biglietti.
-'e questi?'- dico spalancando gli occhi. -'oddio sono i biglietti per i kings of leon?'-
-'già, pronta ad andarci?' -
-'certo!!'- dico entusiasta . -'come hai fatto ad averli? Il concerto era sold out mesi fa!'-
-'tesoro per favore.. sono'-
-'sì certo Shawn mendes dimenticavo'- dico alzando gli occhi al cielo e poi mettendomi a ridere con lui.
-'muoviti gli altri ci aspettano.'-
-'chi viene?'-
-'geof e mike'-
-'ok grande per un attimo ho temuto dicessi savannah'- dico fingendo un infarto mentre ci incamminiamo mano nella mano verso la sua auto.
-'non è così male bisogna solo saperla prendere'- dice alzando le spalle ma poi si arrende notando la mia occhiata.
-'scherzavo è terribile '-
-'molto meglio.'-
-'non sarai gelosa di lei'- indaga lui con il suo sorrisetto.
-'certo che no'-
-'menti. Ti ho detto che lo capisco, fai una strana mossa col sopracciglio e la voce ti cala di due toni'- mi informa per punzecchiarmi.
-'ti sbagli non sono gelosa'- è solo una strafiga che ti viene dietro.
-'meglio così perché non ne hai motivo'- stranamente non lo dice guardandomi negli occhi e se lui sa quando mento io so quando lui nasconde qualcosa.
-'dopo il concerto staremo da soli promesso, cerco i liberarmi di quei due, ogni volta che ci sei tu nei paraggi compaiono dal nulla... potrei ingelosirmi io.'- commenta.
-'ah no aspetta!'- dico bloccandomi.
-'che c'è?'-
-'visto che è da stamattina che ti prendi gioco di me per punizione andiamo con berly'- dico tutta soddisfatta per la mia rivincita.
-'non dirai sul serio!'- dice guardandola leggermente schifato parcheggiata di fianco alla sua jeep.
-'niente storie te lo meriti forza. E guidi tu.. io vedo di rimettermi quel vestito'- dico alzandomi sulle punte per dargli un bacio sulla guancia consegnandolo le chiavi.
Lui sbuffa e si arrende.
Scoppio a ridere quando per poco la portiera non gli rimane in mano.
Salgo sul sedile di dietro e smanetto con la chiusura del vestito per infilarmelo.
-'vuoi una mano per caso?'- mi chiede guardandomi nello specchietto retrovisore.
-'ehi! Non sbircirare'- lo rimprovero facendogli una linguaccia.
Lui avvia il motore e parte la solita musica.
-'cazzo'- dice saltando sul sedile.-' me ne ero dimenticato'- aggiunge ridendo.
-'posso cantartela tutta se ti va!'-
Senza aspettare il via comincio a cantarla mentre smanetto con il vestito e non so se sono peggio io o il cantante ma Shawn sembra divertirsi un sacco.
Quando ho finito mi infilo tra i sedili per sedermi difianco a lui.
-'ho sforzato troppo la mia voce'-
-'capisco cosa provi'- commenta Shawn squadrandomi.
-'molto meglio che in foto'-
Dice prima di appoggiarmi una mano sulla coscia mentre guida. Io intreccio le mie dita con le sue.
Arriviamo dopo poco e dopo non so quanti richiami che sta andando troppo forte e che fra poco Berly ci lascerà a piedi.
-'sto andando a 80'- si lamenta Shawn.
-'lei è prudente non vuole andare oltre i 50'-
Quando ci avviciniamo al palazzetto dove faranno il concerto comincio ad essere emozionata.
-'quindi questo sarà il tuo secondo concerto'- constata lui fermando Berly.
-'si..ma non so se sarà all altezza del primo'- ribatto.
Shawn si sporge verso di me per darmi un bacio.
-'faremo in modo che lo sia'-

Quando arriviamo il concerto sta per iniziare e Mike sta ridendo insieme a un Geof già ubriaco.
-'amico!'- dice geof buttandosi su Shawn che lo regge.
-'ciao'- lo saluta Shawn guardandolo storto. -'di già Geoff?'-
-'ciao bellissima'- dice Geoff allontanandosi da Shawn con passo instabile per venire verso di me peccato che quando mi si butta addosso se non fosse per Shawn finirei a terra.
-'ciao Geoff'- lo saluto rimettendomi salda in piedi.
-'direi che è il caso di sederci cosa dici?'- dice Shawn lasciandomi un braccio intorno alle spalle.
-'non vi preoccupate ragazzi ci penso io a lui, ora entriamo o ci perdiamo l inizio'- interviene Mike.
Una volta entrati Geof si mette a cantare convinto che il concerto sia già iniziato invece non è così e le persone lo guardano divertite.
Io scoppio a ridere.
-'fa sempre così ai concerti?'- chiedo divertita.
-'a quelli dei kings si'- ribatte Shawn divertito.
Poi la musica comincia. Sex on fire. Amo quella canzone alla follia.
Così comincio a ballare saltando sul posto e urlando come una pazza, la cosa assurda è che Shawn fa lo stesso. È il primo concerto che vivo con lui, e se mi sembrava si scatenasse sul palco non lo avevo mai visto assistere.
A un certo punto finge addirittura di suonare una chitarra invisibile muovendo la testa a caso.
-'si sex onthe faireeee babeeee'- la sua voce riesce a farmi venire la pelle d'oca anche qui.
È poi ci sono io che non azzecco una nota ma fa niente.
Il cantante si abbassa sulla folla, siamo praticamente sotto palco.
-'cosa si prova a stare da questo lato?'- gli urlo per sovrastare la musica.
-'sono stato da questo lato molto più volte che lo sopra!'- ribatte avvicinandosi al mio orecchio.
-'mi piace guardarti scatenarti, soprattutto con quel vestito!'- aggiunge. Effettivamente un vestito a fiorellini con sex on fire sotto c'entra poco ma fa niente.
-'a me piace guardarti scatenarti e basta.'- urlo a mia volta.
-'non hai ancora visto niente!'-
Cominciamo a dare il peggio di noi saltando a caso e muovendo gli arti come se non fossero nostri. Geof a un certo punto della canzone si mette a improvvisare un ballo sexy mentre Mike urla a tutti polmoni colpendo una batteria invisibile. Rido così tanto che ho male alla pancia e alle guance.
-'non ce la faccio!'- dico tra una risata e un altra. Shawn ride quanto me ed è rosso come un pomodoro e gronda di sudore come se fosse appena sceso dal palco.
Siamo appiccicati a causa della quantità di gente e finiamo per ballare la maggior parte del tempo talmente vicini che comincio ad avere caldo e problemi respiratori non solo per le risate.
A un certo punto mi prende per una mano e mi fa girare su me stessa bloccandomi contro il suo petto e non so come tutto il resto sparisce. Persino la musica sembra lontana. Il tempo si è fermato per noi.
E in quell istante ci guardiamo, ci sorridiamo e ci diciamo tutto senza dire niente. Non c'è niente da dire. Siamo noi e siamo felici. Ed è come se ci stessimo chiedendo l un l altro di non fare finire questo momento perché è talmente perfetto che non possiamo lasciarlo andare via.
Poi ovviamente il bel momento finisce.

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