26-Tradito

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-'Anna corri!'- grida Kayla dal piano di sotto.

Mi sveglio di colpo rischiando di cadere dal letto.

Kayla e i suoi risvegli delicati.

Guardo l'ora sul cellulare: sono le sette di mattina di domencia, l'unico giorno in cui posso dormire, spero per lei che abbia un buon motivo per avermi svegliata o sperimenterà la mia ira.

Spengo la radio che stava ancora andando con il disco di Sawn a ripetizione. Questa cosa mi sta sfuggendo di mano lo so...ma sembra quasi di averlo in camera.

Mi trascino di sotto sfoggiando la mia migliore faccia omicida ma mi trovo davanti una Kayla con un sorriso a 32 denti.

-'ti è arrivato questo!'- dice porgendomi un pacco.

Spalanco gli occhi lasciando cadere quella faccia e lo prendo al volo sedendomi di volata sul diva no per aprirlo.

C'è solo una persona che può mandarmi qualcosa, a parte i miei gentiroi ovviamente ma loro avrebbero avvisato.

-'è di wren vero? ti brillano gli occhi'- con stata Kayla tutta soddisfatta fissando il pacco in attesa che io lo apra.

Le lancio un occhiata e lei capisce.

-'scusa preferisci aprirlo da sola immagino..'- dice leggermente delusa. Non vorrei mai cacciarla ma non so cosa ci sia dentro e potrebbe fare domande...

-'è solo perché a volte si diverte a fare degli scherzi imbarazzanti... dopo ti dico tutto promesso.'- lei annusice, mi faun sorriso e saprisce in cucina.

Che amica orribile che ha.

Soffoco i sensi di colpa cominciando a rompere la carta da pacco.

Quando apro la scatola trovo dentro una rosa. Ok so con certezza che non sono i miei.

Il cuore comincia a farmi le capriole.

Prendo il biglietto all'interno.

So che non è il tuo compleanno e che manca ancora qualche giorno  ma considerato che ti piace pianificare tutto ho pensato di non mandarti tutto all'ultimo momento. Ci sono dei biglietti aerei per Milano per il 7 marzo, il giorno del tuo compleanno, io troverò il modo di esserci... non vedo l'ora di rivederti.

P.S c'è qualcos'altro nella scatola. Ho messo insieme tutti gli indizi e credo di aver capito il tuo sogno. Quando vai da qualche parte cerchi di assorbire tutte le sensazioni che ti da, sai sempre cosa dire, tieni un diario... si l'ho visto, e ogni tanto scrivi al cellulare quando credi che nessuno guardi colta da un improvvisa illuminazione che vedo balenarti negli occhi. Tu scrivi. Lo so perché io faccio lo stesso ma considerate le tue abilità canore non credo tu voglia fare la cantante.... Sono piuttosto sicuro di averci azzeccato ma poi mi dirai tu.

Ti amo, S.

P.P.S i biglietti non sono rimborsabili quindi niente ripensamenti.

Rimango imbambolata con un sorriso stampato in faccia quel biglietto rileggendolo più volte. Vuol dire seriamente che tra dieci giorni lo rivedrò? Che rivedrò lui, casa mia, i miei genitori? Ha fatto bene a dirmelo adesso. Mi sarebbe venuto un infarto a scoprirlo all'ultimo.

Tolgo la carta dalla catola e dentro come preannunciato ci trovo dei biglietti per Milano per quella data in prima classe. Lo sapevo... potrei ucciderlo. Ma probabilmente lo bacerei ugualmente se ce lo avessi davanti.

Poi sotto trovo un depliant che conosco fin troppo bene. È la scuola di scrittura di toronto, quella per cui sono venuta qui e mi sono inscritta a questa università.

Like This | Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora