31- Milano

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Quando arrivo a casa trovo dei giornalisti ma meno di ieri sera così riesco a fare uno scatto e seminarli dentro casa.
Aspetto che Kayla torni dal lavoro e le parlo del fatto che non vorrei usare i biglietti che mi ha comprato shawn e lei mi ride in faccia.

-'tu li userai invece, mi sembra il minimo non credi?'-

-'non mi piace l'idea di usarli'- ribatto.

-'non mi interessa. Tu hai bisogno di staccare e lui te li ha regalati, ti ha portato già via molto.'-

-'non è così'- cerco di giustificarlo.-'mi ha dato molto è per questo che sto così ora che se l'è ripreso..'-

Lei mi guarda con un sopracciglio alzato.-'fatto sta che tu hai bisogno di non pensarci più per un po' e di stare con i tuoi. Promettimi subito che appena fatto l'esame partirai.'- dice ammunendomi con un dito.

A proposito dell'esame -'Kayla in realtà ho preso una decisione'-

Così le racconto tutto quello che è successo oggi e le spiego che non ho intenzione di dare quell esame e che voglio tornare a casa definitivamente.

Lei sbianca.

-'1 quella sarà stata anche una stronza di prima categoria ma dovevi essere superiore.

2 non puoi! Non per quel ragazzo! Come puoi rinunciare a tutto così? Non è da te!.'- sbotta.

Non l'ho mai vista così arrabbiata ma non ho nessuna voglia di litigare con lei.

-'mi dispiace Kayla ormai ho deciso'- dico con un'alzata di spalle prima di salire in camera mia e lasciarla da sola in salotto.

I due giorni passano e io non mi sento minimamente in colpa di non avere dato quell'esame è come se ormai fossi rassegnata a quell'idea. anzi passo i due giorni chiusa in camera mia che di mio ha ben poco... a fare e rifare le valigie. Non posso portare tutto con me domani quindi dovrò tornare o farmi spedire tutto da Kayla... spero di riuscire a tornare per salutarla meglio, per ritirare le mie cose a scuola e al lavoro e sistemare le ultime faccende ma sono sicura della mia scelta. Sono sollevata all'idea di riavere indietro la mia vita ma so che una parte di me rimarrà per sempre qui e non riuscirò mai a riaverla indietro.

Così arriva il momento di tornare a Milano.

Oggi è il mio compleanno. 19 anni, non so perché ma mi sembra di averne almeno 10 di più.

Kayla si è offerta di accompagnarmi all'aeroporto, l unica volta in cui mi ha rivolto la parola dato che dopo aver saputo della mia decisione di andarmene non mi ha più nemmeno guardata in faccia. So che lo fa perché tiene a me ma è una mia decisione e prima o poi lo accetterà.

-'tanti auguri piccolina'- dice porgendomi un muffin a colazione con una candelina appena arrivo di sotto. Quel gesto basta per farmi sorridere.

-'grazie kayla non dovevi'- dico spegnendola.

-'sei così grande... così piccola ma così grande'- dice abbracciandmi.-'tanti auguri donna bellissima... mi mancherai tanto'-

Le do una mano a lavare i piatti e facciamo due chiacchiere anche se entrambe sentiamo qualcosa di diverso nell'aria, qualcosa che sa tanto di un addio che non verrà mai pronunciato.

Quando arriviamo all'aeroporto mi sento incredibilmente sollevata da un lato ma dall'altro so che appena quell aereo si staccherà da terra dovrò dimenticare, dovrò farlo o non risucirò più ad andare avanti.

Kayla spegne la macchina e si volta a guardarmi, ci guardiamo due secondi nei quali vorrei dirle tante cose ma lei mi anticipa.

-'dimmi che tornerai.'- dice scattando ad abbracciarmi.

Like This | Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora