6- Contratto di Riservatezza

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Mi sveglia la suoneria del cellulare. Sono ancora accoccolata su Shawn che dorme beatamente. Il petto si alza e si abbassa seguendo il ritmo del suo respiro, le ciglia lunghe e folte arrivano quasi ad accarezzargli le guance, i capelli sono spettinati...
Era reale. Quello che è successo non era un sogno.
Ho conosciuto Shawn.
Ho baciato Shawn.
Lui ha detto quelle cose.
Io sto con Shawn mendes.
Accarezzo le mie labbra con la punta delle dita fissando le sue leggermente socchiuse provando a ricordarne il sapore sulle mia ma poi La suoneria mi riporta in me e allungo la mano sul divano per prenderlo e far finire quella canzone orribile che kay mi ha obbligato a mettere come suoneria affinché rispondessi e non evitassi le sue chiamate.
-'pronto'- sussurro per non svegliarlo.
-'dove diavolo eri finita! È tutta la notte che ti chiamo! La tua macchina è parcheggiata al Bar!'- ovviamente i suoi toni soavi riescono a svegliare Shawn accanto a me e a rompermi un timpano.
-'kay calmati sto bene.'- dico scusandomi con lo sguardo con Shawn che si passa una mano sul viso tirandosi su a sedere.
-'non basta! Dove sei?'-
-'io sono.... sono...'- non posso parlargli di Shawn. -'sono all università.'- butto lì.
-'e come? Da stanotte?'-
-'no sono rimasta al bar fino a tardi, ho studiato tutta la notte e'- guardo l ora sul cellulare e il sangue mi si gela nelle vene.
-'cazzo! Cazzo! Cazzo!'- mi alzo di scatto trascinandomi dietro le coperte. Shawn mi guarda ancora mezzo addormentato... che cosa tenera.. ma cazzo sono in ritardo! Di nuovo! L università.... l esame!
-' devo andare kay a dopo.'-
-'che succede?!'- chiede Shawn  guardandomi un po' divertito un po' preoccupato.
-l esame! Avevo un esame all università! Se non lo passo non mi daranno la borsa di studio... mi caccerranno perché non posso pagare tutti gli arretrati... dovrò tornare a Milano e non ti vedrò più e...'-
Lui si alza e mi prende per le spalle.
-'ehi. Respira'- io lo guardo male. Non ho il tempo di respirare.
-'a che ore devi essere lì?'- mi chiede. Ha i capelli per aria, sembra un cucciolo di leone.
-'tra dieci minuti.'- dico coprendomi la faccia con le mani per la disperazione.
-'bene. Prendo la macchina'- ribatte abbassandomi le braccia prendendole per i polsi.
Poi va verso il comodino dove prende le chiavi e si leva la maglietta.
Rimango impalata a fissare la sua schiena nuda muscolosa a pochi passi da me. Quella visione dura pochi secondi perché poi lui si infila una camicia pulita e si volta verso di me che sto ancora sbavando.
-'tutto bene?'- è spudoratamente divertito. -' non eri in ritardo?.'-
Annuisco. -'si... sono in ritardo'- dico tornando in me. -'ma non posso chiederti di accompagnarmi...'-
-'ti ho sequestrata ieri sera è il minimo'-
-'non direi esattamente che tu mi abbia sequestrata....'-
Ero abbastanza consenziente anche se non avevo idea di quello che stavo facendo.
-'voglio accompagnarti a scuola quindi muoviti'-
-'ma puoi? Insomma non puoi sparire così..'-
-'posso.'- dice con un alzata di spalle.
Lo guardo mordendomi il labbro non voglio che si metta nei guai per me.
-'ehi, non preoccuparti per me muoviti non ho nessuna intenzione di farti perdere quell esame.'-
Così poco dopo siamo di nuovo sulla sua jeep.
-' allora di che esame si tratta?'-
-'psicologia.'- dico sbattendo la testa contro il finestrino con fare melodrammatico.
-'è la materia che avrei studiato se avessi continuato con la scuola... oltre a musica ovviamente.'-
-'giusto, hai lasciato tutto? I tuoi non ti hanno ucciso?'- chiedo prendendo la palla al balzo per sapere di più su di lui.
-'tra un impegno e l altro non ho più tempo per studiare ma non ci ho rinunciato. Un giorno riprendero'-
-'non vuoi cantare per il resto della tua vita? Guardandoti sul palco si direbbe che è il posto dove devi stare per sempre.'-
-'niente dura per sempre. Un giorno le persone si dimenticheranno di me... è la mia più grande paura in realtà. La tua università È la north giusto?'-
Annuisco ancora presa dal sul discorso.
Lui svolta in una strada laterale.
-'non si dimenticheranno di te'- dico sicura. -'ieri sera ho visto quelle persone... e sono stata dalla loro parte, ho provato quello che provavano e non credo che ne avranno mai abbastanza.'-
-'quindi neanche tu ne avrai mai abbastanza di me?'- si gira a guardarmi con un sopracciglio alzato.
Gli lancio un' occhiata senza arispondere facendolo ridere. -'non mi sentirai mai dire una cosa del genere ad alta voce'-
-'mi basta che pensi la risposta.'-
Pensata. No. Non credo ne avrò mai abbastanza.
-'così potrai leggermi nel pensiero e capirla?'-
-'L ho appena capita.'- dice con un sorriso dei suoi.
-'allora sei pronta per questo esame? Vuoi ripetermi gli argomenti?'-
Scoppio a ridere.
-'dopo quello che è successo in questi giorni? Assolutamente no.'-
-'così mi fai sentire in colpa. cosa intendevi dicendo che potrebbero cacciarti?'-
-'esattamente quello. Ho degli arretrati da pagare, non posso chiedere ai miei altri soldi per saldare la retta.. uso il mio stipendio per l affitto e per quello che riesco della scuola ma non basta. Passare gli esami è l unico modo per avere una borsa di studio.'- dico pratica.
Ormai è diventato un mantra.
-'un bel po' di pressione direi'- dice seriamente preoccupato. -'potrei darti una mano.'-aggiunge colto dall illuminazione.
Scuoto la testa con fermezza. -'no. Non accetterò mai.'-
-'ma per me non è un problema. Perché torturarti in questo modo se posso aiutarti?'-
-' perché non sono fatta in questo modo. Non sono i soldi che voglio da te'- ribatto accalorandomi.
Mi stupisco che non se ne renda conto.
-'non ho mai pensato questo.'- si affretta a dire. -'ma mi piacerebbe aiutarti e toglierti da questa situazione.'-
-'mi stai già aiutando. Più di quanto credi'- assicuro accarezzando la sua mano sul cambio.
-'adesso che si fa?'- oso chiedere.
Lui sa a cosa mi riferisco. Ieri sera è stato un sogno, eravamo entrambi travolti da quel momento, dalle emozioni del concerto. Ma oggi siamo svegli e c'è la vita vera. Il sogno può durare nella vita reale?
-' qualsiasi cosa vogliamo fare'- dice sicuro stringendo la mia mano sul cambio. -'voglio che funzioni. Ti voglio nella mia vita Anna ero serio ieri sera. Voglio condividerà con te più cose possibili.'-
Faccio un mezzo sorriso. -'sono felice di sentirlo. Perché anch'io ti voglio nella mia vita. Ma....'- indugio. -'quando partirai?'-
-'rimarrò qui ancora una settimana prima di riprendere il tour in Europa. Quindi ho intenzione di passare con te ogni secondo di questi sette giorni.'-
-'dici sul serio?'-
-'si. Voglio conoscere tutto di te, Portarti nei miei posti preferiti e sapere di più della tua vita.'-
-' c'è poco da conoscere su di me . La mia vita non è come la tua... però mi piace come programma. Molto. Ma dopo questa settimana...'-
-'penseremo a quella dopo.'- ribatte voltandosi verso di me con il suo sorriso stampato in faccia. Amo il fatto che il suo sorriso riesca a convincermi di qualsiasi cosa. -'funzionerà Anna. Lo faremo funzionare. Te l ho promesso solo...'-
-'solo?'-
-'spesso tutto questo è più grande di me ma è la mia vita. L ho scelta. Per te è diverso.. se mai dovesse diventare troppo per te..'-
-'Shawn non lo diventerà. Non so spiegartelo.. non so spiegarlo neanche a me stessa ma sento che finche staremo insieme andrà tutto bene. Forse anzi probabilmente quando rimarrò sola si faranno avanti le trecento mila paranoie che si stanno nascondendo nel mio cervello ma voglio crederci.'-
-' dovremmo stare insieme più spesso de quelle paure si nascondono'-
-' direi di sì.'-
-'facciamo un passo alla volta ok? Con calma.'- Annuisco e lui appoggia una mano sulla mia coscia.
-'ok.'- la stringo e gli sorrido.

Like This | Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora