Hope Pov
Furono tre giorni infernali per me.
Rischiai più volte di morire, la cosa che mi faceva più male era che il mio stesso potere avesse cercato più volte di uccidermi.
Per un dominatore del fuoco era normale avere una temperatura alta, ma la mia era così alta che stavo bruciando, letteralmente!
Si era formato uno strato di fuoco intorno al mio corpo che aveva cercato di uccidermi.
Non ero abituata a bruciarmi e sentendo quel tipo di dolore che mi veniva causato da me stessa, era orribile.
Non avevo saputo controllarlo.
Si era ritorto contro di me proprio come aveva detto Sebastian.
Ora ne avevo paura e provai quasi sollievo a sapere che sarebbe scomparso.
Un'altra cosa strana, era che il mio fuoco era diventato blu.
Pochissimi dominatori erano riusciti a produrre il leggendario fuoco di Talos, il dominatore originale del fuoco.
La creatura felina aveva insegnato a pochi eletti questa tecnica e pochissimi erano riusciti a controllarla e a esserne degni.
Nel mio caso non c'era nulla da andare fieri, perchè era stato il mio potere a controllare me.
La mia gente se mi avesse vista sarebbe rimasta delusa.
Stava diventando tutto troppo pesante per me, Sebastian era sempre più malvagio e iniziavo a pensare che non sarei sopravvissuta neanche un'anno la dentro.
Avevo paura, una paura folle che non mi era mai capitato di provare.
I suoi giochi psicologici stavano facendo effetto e non pensavo che sarebbe accaduto tanto in fretta.
Credevo di essere più forte.
Mi lasciai andare e il mio corpo ricominció a tremare, ogni volta che respiravo con il naso buttavo fuori piccoli spruzzi di fuoco, come i draghi.
Era stato inutile cercare di controllarmi, ero sfinita, tenevo a mala pena gli occhi aperti.
Maledetto Sebastian!
"Devi cercare di controllarlo, so che puoi farcela.
Il fuoco è il tuo elemento, non lasciarti sopraffare da esso" disse Nora appoggiando uno straccio bagnato sulla mia fronte.
Avrei voluto risponderli che era troppo tardi, che il fuoco era vivo ed era difficile prenderne il controllo.
Avrei voluto mandarla a fanculo ma l'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu un gemito di dolore.
"Coraggio puoi farcela.
Hai intenzione di arrenderti?
Lui si gode lo spettacolo, ma presto si stancherà, ricomincerà con i suoi giochi e tu dovrai essere pronta a resistere facendoli vedere che hai ancora dignità e forza" disse con tono duro e risoluto.
Proprio lei parlava?
Nora non aveva una dignità, Sebastian le faceva del male e godeva in un modo che neanche quando faceva del male a me restava così soddisfatto.
No, va bene, io tiravo fuori il peggio del principino, c'era una grande differenza tra me e Nora per Sebastian.
Volevo ancora scoprire la verità, era qualcosa di grosso e proibito quello che nascondeva, altrimenti Nora non si sarebbe comportata così.
I suoi discorsi di incoraggiamento parlavano chiaro.
Era stata una combattente, era una persona forte che era stata spezzata e lasciata nel suo abisso di disperazione.
Fanculo dovevo rialzarmi, fare vedere a quel verme di Sebastian che ero ancora in grado di lottare.
Dovevo riprendere il controllo.
"Sp-osta-ti" sussurrai.
Ella si spostò immediatamente allontanandosi a una distanza di sicurezza.
Strinsi i pugni e urlai concentrando tutta la mia rabbia sul mio elemento.
Mentre urlavo sputavo fuoco, tenevo gli occhi ben aperti per non fare danni.
Controllo.
Mi stavo sforzando in una maniera incredibile per fare vedere chi comandava.
Mi misi seduta di scatto e cominciai a fare movimenti con le mani cercando di produrre del fuoco a mio piacimento.
Ci riuscii e lo controllai.
Sempre di più fino a renderlo di nuovo mio.
Il fuoco era tornato a essere rosso normale.
Ma qualcosa cambiò.
Il fuoco si ribellò di nuovo sorprendendomi e mi avvolse, facendomi gridare dal dolore.
Mi lasciai cadere su letto e prima di svenire vidi il volto di Sebastian che sorrideva.***
Appena mi svegliai capì effettivamente cos'era accaduto.
La stanza era deserta, era pieno giorno.
Quanto tempo era passato?
Il mio dominio si era ritorto di nuovo contro di me e di nuovo mi aveva sopraffatto.
Avevo bruciature ovunque che facevano un male tremendo, le braccia erano piene di bolle e in alcuni punti la pelle era andata via e addirittura si vedeva l'osso.
Niente sangue.
Non mi spiegavo il perché.
Ero esausta, non mi andava di farmi domande, non mi chiesi neanche perché ero ancora viva dopo tutto questo.
Ma su una cosa stavo ragionando.
Tutti quei dominatori che avevo ucciso grazie al mio potere erano state morti agonizzanti a cui adesso mi sentivo in colpa.
Avevo provato sulla mia stessa pelle cosa il fuoco.
I miei antenati per dare onore a queste morti si facevano un taglio si una parte del corpo per fare vedere quante persone avesse ucciso l'individuo e onorare la loro morte.
Forse avrei dovuto farlo anche io ...
Era deciso, lo avrei fatto nel caso qualcuno mi avesse guarito.
Avrei riportato a galla una vecchia tradizione.
Mi sentivo esausta, mi addormentai sognando la mia vecchia vita.
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Hope
FantasíaPREQUEL PHOENIX 460 a.c. Si dice che gli Arcadiani arrivarono intorno al 1300 d.c. sulla terra. Questa è una menzogna. Arrivarono molto prima verso il 300 a.c. Allora non esisteva una capitale, ma le cinque città battezzate dagli Arcadiani. Oasis la...