Hope Pov
Mangiammo in silenzio mentre i miei pensieri continuano ad opprimermi.
Quando finí mi alzai e mi stiracchiai.
Sebastian mi stava guardando.
Forse temeva che senza catene potessi attaccarlo?
A questo punto non ne avevo più motivo.
Lui non aveva più niente da dirmi, sapevo che con la nostra chiacchierata non avremmo risolto nulla.
Assolutamente nulla.
"Eri tu quello che voleva parlare con me a tutti i costi.
Devi dirmi altro?" Chiesi impassibile.
Egli annuí.
"Non sono pentito per quello che ho fatto.
Non sono più quello di una volta, provo odio per tutti e tutto a parte mia sorella e mio fratello, non credere di fare la differenza ora" disse gelido.
Risi.
"So chi sei Sebastian.
Sei una bestia assetata di sangue.
Non provi amore per nessuno.
Neanche per la tua famiglia non raccontare stronzate.
Ti lascio qualcosa che prima di buttarmi nel vulcano mi hai chiesto.
Giusto perchè ti meriti un esame di coscienza" dissi avvicinandomi a lui.
Lo presi dalla camicia e lo baciai.
Lui non si oppose e dopo qualche secondo ricambiò il bacio approfondendolo sempre di più.
Mi attirò a sè mettendo una mano su un fianco e l'altra sulla mia guancia mentre le mie mani tenevano la sua camicia.
Mi stava piacendo quanto stava piacendo a lui, mi staccai comunque sorridendo maliziosamente.
"Ti piaccio ancora tanto Sebastian.
Ti conviene farti un esame di coscienza una volta per tutte" sussurrai soddisfatta.
Egli annuì.
"Si e allora?
È vero.
Cosa ti aspettavi? Che dicessi di no?
È chiaro come il sole.
Lo odio nella stessa maniera in cui ti odio" ringhió prendendomi per il polso.
Con l'altra mano mi liberai bruciandolo.
"Non toccarmi.
Non puoi odiarmi.
Non hai motivo per farlo sei solo un poppante psicopatico stammi lontano".
Dopo qualche secondo tornammo a baciarci.
Ma che cazzo stava succedendo?
Dovevo fermarmi.
Fermati Hope.
Porco demonio fermati!
Non ero in grado di fermarmi e neanche lui.
L'odio e l'attrazione che provavamo l'uno per l'altro ci aveva portati a baciarci con una tale passione e intraprendenza che inconsciamente stavamo emanando il nostro dominio.
Lui una nebbia gelida, io un calore incandescente.
Non ci fermammo a un bacio.
Facemmo sesso.
Ma come l'ultima volta dominai io.
Sesso, nient'altro.
Ci ritrovammo a prendere fiato io sopra di lui sull'erba ormai gelata e bruciata.
"Come ho detto prendi una decisione" dissi impassibile.
Egli mi ignoró.
Così mi alzai e mi rivestii.
"O mi odi o mi ami Sebastian.
Ne riparleremo quando cambierai atteggiamento" ci riprovai.
Il dominatore dell'acqua si mise seduto.
"Non posso farlo.
Sono cambiato troppo drasticamente per tornare quello di prima".
Lo guardai severamente.
"Sei patetico.
Goditi la vita, sempre se ci riesci" dissi per poi allontanarmi.
Sentì un dardo di ghiaccio sfiorarmi la guancia così mi girai innervosita.
"Hai altro da dirmi?" Chiesi a denti stretti.
Il biondo cenere si stava rivestendo.
"Cosa dovrei fare per avere il tuo perdono?" Chiese con indifferenza.
Quasi gli risi in faccia.
Non poteva fare niente, o forse si?
"Lascia che William e Nora siano felici e si sposino.
Lascia che governino il paese".
Non avrebbe mai accettato.
Il dominatore dell'acqua rimase di sasso dalla mia richiesta.
"Che cosa?" Mi chiese basito.
Gli lanciai un'occhiataccia.
"Vuoi il mio perdono?
Bene, incomincia da questo.
Lascia che tuo fratello sia felice".
Egli serró la mascella.
"Cosa avró in cambio?".
Risi.
"Niente.
Se vuoi qualcosa da me dovrai guadagnarti il mio perdono.
Io voglio che ti penta di tutti i tuoi crimini e ponga rimedio.
Voglio che torni indietro.
Se e quando ce la farai potremmo di nuovo parlarne.
Se invece vuoi solo sesso ti con-".
"Non voglio solo sesso.
Ci penseró stammi bene piccola Hope".
Serrai la mascella e me ne andai.
Non ce l'avrebbe mai fatta.***
Il tempo scorre velocemente.
Visitai Amudros, Ashes e Ánemos.
Non mi feci notare quasi perniente e passai dei mesi interessanti.
Quando peró ascoltai una conversazione di due viaggiatori in cui uno diceva che il sovrano William di Oasis mi stava cercando urgentemente rimasi un po sorpresa ma non intimorita.
Così mi diressi alla città e dopo qualche giorno ci arrivai.
Feci in tempo a mettere piede in città che fui subito condotta a palazzo.
L'aria che girava in città era di pura tranquillità, William doveva essere un grande sovrano.
La cosa che probabilmente mi sorprese di più fu sapere che William e Nora si erano sposati.
Sebastian aveva fatto qualcosa o era sparito dalla circolazione?
Venni a conoscenza che era stato Sebastian ad arrendersi al loro amore e ora era da quasi due settimane che combatteva nell'arena dove si tenevano gli incontri tra le bestie più pericolese dei cinque regni e Sebastian le stava affrontando tutte da sole.
Forse per riguadagnare l'onore perso?
O forse era completamente impazzito a questo punto.
"E io che centro?" Chiesi a William mentre guardavamo Sebastian combattere contro delle bestie.
"Ormai è esausto.
Non capisco cosa stia cercando di fare.
Questi dovevano essere i giochi annuali in cui i vari combattenti combattevano tra loro all'ultimo sangue ma Sebastian ha deciso di riprendersi l'onore strappato combattento contro le bestie più imponenti e malvagie dei cinque regni" mi spiegò il sovrano di Oasis.
Annuí.
"Ora dimmi cosa centro io" riformulai.
Egli sembrò seccato dalla mia richiesta.
"Tu?
So che ricordi di quando tu e Sebastian vi amavate.
Lui si sta distruggendo per espiare le sue colpe.
Per il male che ti ha fatto.
Ricordo quando Sebastian era una brava persona, voglio che torni quello che era prima e tu sei stata l'unica di cui si sia davvero innamorato".
Dovevo credere a queste stronzate? Stavamo parlando di Sebastian!
"Senti, parliamoci chiaro.
Quell'uomo che vedi nell'arena una volta poteva essere buono ma ora la sua anima è nera come la pece.
Ha commesso troppo crimini, uccise troppe persone innocenti e non parliamo di quello che ha fatto a me, perchè lo sai benissimo.
Non puoi salvare tuo fratello" dissi schietta.
William non sembrava sorpreso dalla mia reazione.
"Bene allora ti chiederò solo una cosa.
Ho gettato un'ultima sfida a mio fratello prima di riguadagnarsi l'onore.
Uccidere un minotauro nella terra degli umani e tu andrai con lui".
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Hope
FantasyPREQUEL PHOENIX 460 a.c. Si dice che gli Arcadiani arrivarono intorno al 1300 d.c. sulla terra. Questa è una menzogna. Arrivarono molto prima verso il 300 a.c. Allora non esisteva una capitale, ma le cinque città battezzate dagli Arcadiani. Oasis la...