Hope Pov
Al mio risveglio vidi Sebastian e William che parlavano sottovoce non molto lontano da me.
Non si erano accorti che mi ero svegliata cosí chiusi gli occhi, volevo ascoltare la loro conversazione.
"Senti la devi smettere di fare esperimenti su di lei, potresti metterti in grossi guai" sentii sussurrare da William.
Sebastian rise.
"Non lo farò.
La sua gente la odia, anche gli altri dominatori la odiano, perchè non posso giocare con lei tanto morirà in ogni caso, tutti la vogliamo morta" disse con tono altezzoso.
"È colpa tua fratello, l'hai spinta tu a prendere questa decisione, perchè tutto quello che tocchi muore?" Chiese con tono duro il fratello minore.
Silenzio.
Il moro sospirò.
"Dalle l'occasione di riscattarsi, è una brava ragazza, è altruista, è buona è coraggiosa.
Sta facendo di tutto per sopravivere, sappiamo tutti e due che se ha acconsentito alla condanna a morte e tutta colpa tua.
La stai spingendo verso la morte come hai fatto più volte, ma questa volta non la salverai dico bene?
Condannala all'esilio nel mondo dei mortali piuttosto.
Potrebbe rifarsi una vita, essere felice.
Fai un gesto buono ogni tanto non ti sei ancora stancato di essere cosí crudele?
È solo una ragazza, ha perso tutto e tutti ci credo che voglia morire" sbottò.
"È una persona debole.
Non la lascerò andare via" disse Sebastian.
William sospirò.
"Hai già preso di mira una ragazza e non è andata molto bene.
Sai cosa provavo per lei eppure te ne sei fregato".
Sebastian rise.
"O andiamo, ancora con questa storia?
Lei è ancora viva e muore ancora per te, non è divertente?
Non fare quella faccia da cane bastonato, sai benissimo che non potrai mai stare con lei.
Non ti fa schifo? È stato usata da me, da te e da molte altre persone, trovati qualcosa di nuovo" disse con tono arrogante il fratello maggiore.
Di chi stavano parlando? Chi era questa ragazza?
"Io amo solo lei lo sai benissimo.
Perchè non riesci a essere felice per me e lasciarci in pace una buona volta?
Lei non si merita di essere maltrattata da te solo perchè si è innamorata di me!
Lasciala stare".
"Abbiamo fatto un patto e lei non lo ha rispettato" esclamò il maggiore.
Un colpo secco sul metallo mi fece spaventare.
Probabilmente William doveva essere furibondo.
Perchè Sebastian non li lasciava amare?
Perchè se lui era infelice dovevano esserlo tutti intorno a lui?
"Non è proibito guardarmi!
Anzi sai benissimo che cosí si fa del male da sola!
Non è necessario punirla!" Sbottò il moro infuriato.
Sebastian sbuffò.
"Fratello ti stai rammollendo.
Quella schiava è il tuo punto debole.
Come io posso usarla contro di te potrebbe farlo qualcun'altro.
O la smetti con lei per sempre o sarò costretto ad ucciderla".
Aprí leggermente gli occhi per vedere che espressione avesse William.
Aveva i pugni stretti e stava stringendo i denti guardando con rabbia il fratello maggiore.
"Benissimo sia come vuoi, sarò più freddo del ghiaccio.
Posso dimenticarla ma io ti auguro di trovare l'amore della tua vita e non essere corrisposto cosí capirai cosa significa soffrire e finalmente verrà fatto del male a te".
Dopo queste parole il moro uscii come una furia.
Richiusi gli occhi.
"Io non amerò mai nessuna" esclamò il biondo cenere.
Lo sentì avvicinarsi.
Feci un respiro profondo e tentai di fare finta di dormire per non farmi scoprire di essere sveglia.
Sentì la sua mano appoggiarsi sulla mia testa per poi accarezzarmi i capelli.
Incredibile, perchè lo stava facendo?
"Chissà se funzionerà con te, sarebbe divertente vedere la reazione di tutti.
Tu come me sei stata sottovalutata, non hai mai avuto un'occasione di diventare regina, avresti sposato qualcuno per volere di tuo padre e avrebbe comandato lui.
Anzi sarebbe salito sul trono tuo fratello.
Lo stesso vale per me.
Se fosse stato per mio padre, William sarebbe salito al trono, anche se sono il maggiore non mi riteneva degno di diventare sovrano di Oasis.
Odiato da mio padre e amato da mia madre è sempre stato così.
Sono crudele perchè mi hanno fatto diventare così, non mi rispetta la gente se non uso la forza.
Ma vedrai che le cose cambieranno.
Manca veramente poco" mormoró continuando ad accarezzarmi i capelli.
Non si era accorto che ero sveglia?
Perchè aveva detto quelle cose?
In quel momento non sembrava un mio nemico...
Il suo tono non era stato crudele come al solito, era stato quasi dolce...
All'improvviso inizió a strattonarmi per svegliarmi.
Dovetti aprire gli occhi.
"Torna alle tue faccende schiava, hai dormito abbastanza".
Il suo tono era tornato freddo e crudele.
No, non si era accorto che avevo sentito tutto.
Annuì e scesi facendo attenzione.
Nel punto in cui mi aveva tolto il midollo osseo c'era una cicatrice che faceva male.
Dovevo aspettarmelo.
Abbassai lo sguardo e uscì.
Lui me lo fece fare.***
Quella sera continuai a pensare alla lite tra Sebastian e William e il discorso che mi aveva fatto il biondo cenere quando pensava dormissi.
Non aveva senso era come se stesse nascondendo qualcosa.
"Hope?".
Mi girai verso Nora.
Eravamo nelle cucine a cenare.
Era tardi, i tre fratelli e Liana erano rimasti a tavola per un bel po di tempo per cui finchè non si spostarono in salone li dovemmo servire senza fiatare.
"Hope?".
"Dimmi".
Nora sembrava preoccupata.
"Sei sicura di volerlo fare?
Mi sono documentata e prima di morire sarai torturata" disse con tono preoccupato.
"Cosa cambia da quello che mi fa Sebastian ogni giorno?
Conosco le mie tradizioni, so cosa mi aspetta e non mi importa un fico secco.
Voglio solo lasciare questo mondo.
Sono stufa di questa vita di merda chiaro?
Se Sebastian me lo permetterà finalmente moriró" sbottai.
Era da giorni che cercava di farmi cambiare idea.
La biondina mi guardava con gli occhi sgranati.
Pensai per aver chiamato il principe con il suo nome e per il desiderio così acceso di morire.
"Hope tu non te lo meriti..." mormoró afflitta.
Non riuscì a trattenere una risata.
"E tu meriti di vivere così?
Nonostante come ti tratta Sebastian sei allegra e riesci a essere positiva.
Cosa ti da la forza per andare avanti Nora dimmelo e potrei cambiare idea".
Ero curiosa, avevo una teoria riguardo a Nora, volevo sapere se avevo ragione.
La ragazza scosse la testa.
"No Hope non ti diró niente.
Se vuoi morire fallo pure ma se ti dicessi quello che vuoi sapere non sarei l'unica a rimetterci.
Non posso permetterlo".
Annuì e ricominciai a mangiare guardando di tanto in tanti Nora che mangiava.
In quel momento mi ricordai che era stata frustata proprio quel giorno.
Avevo sentito delle serve dire che era stato proprio William a farlo.
Si intravedevano le ferite dalla tunica, la ragazza aveva gli occhi rossi dal pianto.
A quel punto pensai che la mia teoria forse era davvero reale.
Ma come lei non eravamo più artefici del nostro destino.
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Hope
FantasyPREQUEL PHOENIX 460 a.c. Si dice che gli Arcadiani arrivarono intorno al 1300 d.c. sulla terra. Questa è una menzogna. Arrivarono molto prima verso il 300 a.c. Allora non esisteva una capitale, ma le cinque città battezzate dagli Arcadiani. Oasis la...