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Hope Pov

La notte prima di partire per la mia condanna a morte non dormì affatto bene.
Conoscevo bene le tradizioni del popolo del fuoco e prima di ammazzarmi mi avrebbero torturato per giorni.
Era un tradimento a Talos, il dominatore originale del fuoco, la creatura venuta da un'altro pianeta insieme agli altri dominatori originali.
Avevo buttato via il suo dono e ora l'avrei pagata cara.
Avevo supplicato Sebastian di non dire il nome di Nora ai dominatori del fuoco.
L'avrebbero fatta a pezzi se fossero stati a conoscenza di chi si trattasse.
Non dovevano sapere che avevo rinunciato al mio dominio per lei.
Stranamente accettó le mie suppliche e promise di non dire niente.
La mattina partì con Sebastian verso Ígnis.
Sebastian mi legó i polsi con una corda e salì a cavallo.
Così partimmo.
Non mi guardai indietro, non avrei sentito la mancanza di Oasis.
Mentre camminavamo verso Ígnis, il popolo dell'acqua mi guardò con disgusto mentre guardavano Sebastian con ammirazione.
Chissà cosa gli aveva raccontato Sebastian...

***

Non ci mettemmo molto ad arrivare nel mio vecchio regno.
Era come me lo ricordavo:
Piccole abitazione occupavano la città, vicino il palazzo reale c'era il grande vulcano, maestoso come sempre.
La vegetazione ricopriva parte della città rendendola ancora più bella.
Entrammo in città e riuscì a darmi dignità tenendo lo sguardo alto, guardando la gente.
Gli abitanti della città mi guardavano con odio e disgusto.
Si sarebbero sfogati parecchio durante la mia permanenza.
Mentre camminavo accanto al mio padrone ero stupita di essere tornata.
Ero sicura che non avrei mai più rivisto la mia terra e invece eccomi quì per la mia morte.
Arrivati a palazzo ad aspettarci c'era mia cugina Kirsten.
La nuova regina.
Ella aveva sempre aspirato al trono e ora ci sedeva sopra, soddisfatta come non mai.
Al contrario di me aveva capelli scuri e occhi color nocciola penetranti.
Riconobbi gli abiti fatti apposta per la regina, cosí capí che ora era lei che comandava.
Insieme a lei c'era il consigliere Soren che in quel momento gli stava dicendo qualcosa nell'orecchio.
Probabilmente gli stava dicendo come comportarsi in quel momento.
La donna era più grande di me di parecchi anni e sembrava molto felice di vedermi.
Tipo che non vedeva l'ora di vedermi morta.
Si rivolse al futuro sovrano di Oasis.
"È un piacere rivederti Sebastian" disse Kirsten con un sorriso malizioso.
Il dominatore dell'acqua contracambiò quel sorriso.
Alzai gli occhi al cielo, erano sicuramente stati a letto insieme.
"Ti ho portato quello che il tuo popolo ha richiesto.
Penso che mi fermerò a vedere lo spettacolo, ho sempre amato questo genere di cerimonie" disse lanciandomi un'occhiata divertito.
Lo ignorai.
"Ne ero certa, ti ho fatto preparare una delle migliori stanze del palazzo, resterai soddisfatto" disse la donna con voce civettuala.
Sebastian sorrise.
La gente iniziava a radunarsi, avevo la sensazione che il cammino verso la mia morte stava per cominciare.
Infatti appena vidi arrivare Tara, l'ex amica che mi aveva tradita, capí che le mie ipotesi si sarebbero avverate.
Ella guardò la regina per capire se poteva cominciare.
La regina annuí con un sorriso soddisfatto.
Notai che il dominatore dell'acqua si era messo da parte per godersi lo spettacolo.
Aveva lasciato la corda alla castana che ora la teneva stretta.
Come se volessi scappare...
"Popolo di Ígnis finalmente oggi avremmo giustizia!" Disse la regina rivolgendosi al popolo.
Essi applaudirono ed esultarono.
"Questa giovane donna, o meglio la vostra vecchia principessa ha rinunciato al dominio per salvare una schiava dominatrice dell'acqua.
A quel tempo eravamo ancora in guerra con Oasis quindi non possiamo assolutamente perdonarle questo grave reato!" Continuò con tono minaccioso.
Il popolo sembrava d'accordo.
"Sapete tutti come funzionano le nostre pene di morte quindi cominciamo!
Spetterebbe a Talos ucciderti per aver buttato il suo dono, ma visto che non c'è, toccherà a noi renderli giustizia" disse la dominatrice del fuoco facendo un cenno di assenso alla castana.
Ella tirò fuori un coltello dal fodero della sua cintura e in un colpo secco tagliò la mia tunica.
Cosí rimasi completamente nuda.
Che vergogna.
Primo passo disonore.
Mi tolsero anche il collare di Sebastian e glielo diedero.
Mi sorprese abbastanza che non disse nulla a riguardo.
Quello che venne dopo fu abbastanza ovvio.
Insulti e affermazioni poco lecite arrivarono alle mie orecchie.
Completamente nuda.
Ora avrei dovuto camminare in mezzo alla folla fino ad arrivare a un piccolo palco.
La ragazza mi slegò la corda e mi spinse in avanti cosí cominciai a camminare.
Si aprí un piccolo varco fra la gente cosí cominciai ad attraversarlo.
La gente cominciò a lanciarmi insulti, oggetti, cibo e persino palle di fuoco che schivai a malapena.
La camminata durò venti minuti scarsi, il palco non era molto lontano.
Rimasi impassibile per tutto il tempo.
Salí le scale e vidi che Tara e la regina mi avevano seguito mentre Sebastian non era salito, si era formato uno spazio enorme tra lui e la gente.
Egli mi guardava incuriosito.
Passo numero due: tortura.
Tara mi fece inginocchiare a forza e distolsi lo sguardo da Sebastian.
"Procedi" ordinò la regina.
Tara mi prese i capelli tirandoli e estrasse il coltello dal fodero.
"Ferma Tara, perchè non facciamo decidere al principe di Oasis quale parte del corpo della sua schiava dovrà essere mutilata?".
Guardai Sebastian.
Sorrise e fece una linea dalla gola al cranio.
"Scuoiate solo la parte sinistra" ordinò il dominatore dell'acqua sogghignando.
La regina fu molto felice della sua decisione e quindi anche il popolo.
La dominatrice cominciò a scuoiarmi, lentamente.
Dovevo soffrire e il popolo doveva godersi lo spettacolo.
Mi lasciai avvolgere dal dolore, allontanandomi sempre di più dalla realtà.
Faceva male, appena pensavo che il peggio fosse passato qualcosa di peggiore mi accadeva.
Questo era peggio di tutto quello che mi era accaduto fin ora.
Anche se fossi sopravissuta sarei rimasta sfregiata.
Ma non era quello il mio caso, sarei morta.
"Prendile anche un po di cuio capelluto" disse Sebastian con tono allegro.
A quanto pare Sebastian non era ancora soddisfatto, Tara mi tagliò tutta la parte sinistra dei capelli e poi asportò tutta la pelle della parte sinistra della testa.
Sentivo sgorgare il sangue su tutto il viso e facevo fatica a respirare.
Respiravo con il naso.
Non volevo urlare nè piangere, non potevo permettermelo, dovevo avere un po dignità per me stessa.
Almeno prima di morire.
Troppo sangue.
Sentì le voci in modo ovattato non chiaro come al solito.
Venni incatenata al palco e fui lasciata lì sdraiata, nuda come un verme.
La folla si dileguò e la regina mi informò che domani ci sarebbe stata l'esecuzione.
Sebastian salí sul palco.
"Sono sicuro che il popolo non è ancora soddisfatto e a dire il vero nemmeno io.
Cosa ne dici di un combattimento con me?
Non all'ultimo sangue è il tuo popolo deve ucciderti.
In palio c'è la tua libertà se vincerai cosa ne pensi piccola Hope?" Disse il biondo cenere sogghignando.
Strinsi i denti e annuí.
"Accetto" dissi con le poche forze che avevo.
La regina acconsentí e lo comunicò al popolo che ne rimase soddisfatto.
La regina lasciò il palco e mentre guardavo l'anfiteatro in cui domani avrei dovuto mettere piede vidi Sebastian avvicinarsi.
"Buona fortuna piccola Hope ne avrai un gran bisogno" disse sogghignando.
Non riuscí a risponderli, egli sorrise e si allontanò dirigendosi al palazzo con Kirsten.
Mi serviva un miracolo per vincere, non avevo forze per combattere ma  avrei dovuto trovarle.

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