Hope Pov
Sua figlia?!
Come sua figlia?
Ragionai sulle parole che mi aveva appena detto Talos e guardai Vex.
La carnagione era ambrata come la sua, aveva le orecchie e la coda dello stesso colore e forma.
Uno dei suoi due occhi era identico a Talos e per finire una mortale non poteva avere dei capelli fatti di lava.
Tutto tornava.
Ma una cosa me la chiedevo.
Come aveva fatto a concepire Vex?
No, meglio non farsi queste domande pensai rabbrividendo.
"Devo proprio padre?" Chiese la ragazza con tono leggermente scocciato.
Come se fossi un peso.
Ma guarda questa.
Talos emise un piccolo sibillio e Vex sbuffó.
"D'accordo come vuoi".
Il dominatore originale del fuoco le porse una pergamena ed ella la lesse subito.
"Sicuro che ce la possa fare in sei mesi?" Chiese dubbiosa.
"Si, sei l'alieva migliore che abbia mai avuto, sono sicuro che riuscirai a farcela" disse con un piccolo sorriso.
Ero proprio quì e parlavano come se non ci fossi...
Vex annuì e si rivolse a me.
"Bene umana giura di eseguire tutto quello che ti diró senza opporti minimamente" disse con tono serio.
Annuì.
"Lo giuro".
"Bene torneró a casa ogni mese per vedere i suoi progressi.
Ho delle cose da fare, gli altri mi aspettano".
Detto questo Talos uscì.
Si riferiva agli altri dominatori originali?
"Vediamo che sai fare" disse la ragazza sogghignando.***
Erano passate diverse ore dal momento in cui Talos se n'era andato e Vex aveva testato le mie capacità in ogni mido possibile scarabocchiando ogni tanto sulla pergamena.
Ero esausta.
"Hai delle belle buone capacità ma non so se riusciresti a reggere il mio addestramento" disse guardandomi con un sorrisetto strafottente.
Le lanciai un'occhiataccia.
"Cosa te lo fa pensare?".
Mi indicó.
"Hai il fiatone e non abbiamo neanche cominciato".
Restai zitta per un secondo.
"Ti do la possibilità di farmi vedere che ci tieni davvero a diventare più forte.
Se riuscirai a colpirmi anche solo una volta, avrai vinto.
Se invece non ti alzerai entro un minuto avrai perso".
Non swmbrava così forte, potevo farcela.
Appena accettai la vidi scattare talmente veloce verso di me che non riuscì a spostarmi e venni sbalzata con violenza contro il muro.
Gemetti.
La ragazza cominció a contare.
Ai sei secondi mi alzai.
Barcollai un secondo e ripresi il controllo di me stessa.
Vex attaccó di nuovo, questa volta riuscì a proteggermi e restai in piedi.
Mi misi in posizione di guardia, incominciammo a muoverci in modo circolare, la ragazza dai capelli di lava aveva un sorriso beffardo stampato in faccia.
Dovevo osservarla e scovare il suo punto debole.
Non cercava neanche di proteggersi, voleva che attaccassi.
Ero impulsiva ma non cosí tanto da diventare stupida.
Ella alzò le spalle, sorrise e attaccò.
Di nuovo quella velocità strabiliante.
Sentí il naso rompersi.
Imprecai.
Tentai di darli un pugno in faccia ma lei lo schivò e contrattaccò con un calcio sulle costole.
Caddi per terra.
Era fortissima.
Non riuscivo a fare un bel niente...
Strisciai lontana da lei per riprendere fiato e riordinare le idee.
Doveva avere un fottuto punto libero!
Dovevo agire di astuzia.
Mi scagliai su di lei e all'ultimo momento scivolai e tentai di colpirla di lato, era pronta e ricevetti una ginocchiata sullo stomaco.
Caddi e sputai sangue respirando a fatica.
"Avanti non sai fare di meglio? È davvero noioso e deprimente.
Sei così arrendevole, cos'è devo fotterti per farti arrabbiare?
Non ti è bastato quel lurido dominatore dell'acqua?" Chiese disgustata.
Merda, come faceva a sapere questa stronza?
Strinsi denti e mi rialzai.
Era arrivata a 33 secondi.
L'attaccai e per un pelo non riuscì a colpirla.
Ricevetti un pugno nella parte scuoiata della pelle e lanciai un grido di puro dolore.
Scorretta.
Bastarda.
"Quanto fa male? Sei debole, sei stata spezzata, non puoi vincere, arrenditi e vattene umana".
Non potevo farlo, non potevo scappare.
Mi rimisi in posizione di guardia e l'attaccai: cominciammo a combattere.
Riuscivo a malapena a difendermi dai suoi attacchi mentre i miei attacchi venivano bloccati con grande facilità.
Ad un certo punto mi prese per la gola e venni lanciata contro la parete.
Non riuscì ad alzarmi, sanguinavo molto sopratutto dal naso e dalla pelle scuoiata.
"Non farmi perdere tempo.
Se è tutto quì quello che sai fare, non so cosa Talos abbia visto in te.
Non hai neanche il tuo dominio, che cosa ci fai quì?" Chiese con arroganza.
Ella formó una palla di fuoco per sfottermi e la scagliò su di me sfiorandomi.
"Reagisci!".
Ella mi tiró su per i capelli e mi scaraventò sulla parete.
Lanciai un urlò straziante e rimasi a terra.
Vedevo sfocato da quanto ero sfinita.
"Usa il tuo dominio o lo farò io umana!".
Ora basta! Lo avevo perso perchè nessuno lo capiva?!
"Non ce l'ho! Basta!" Urlai.
Vex ringhiò e mi scagliò una palla di fuoco.
Formai uno scudo con le braccia, urlai.
Vex iniziò a tempestarmi di palle di fuoco, non riuscivo più ad avere il controllo del mio corpo.
Basta, basta, basta.
Non voglio essere più debole, voglio reagire, voglio essere padrona di me stessa e del mio destino...
Ma forse era troppo tardi?
Era davvero arrivata la mia ora?
Forse mio fratello aveva sbagliato a chiamarmi Hope.
Io non centravo nulla con la speranza, ero un eterna delusione e fallimento.
Ero stata spezzata troppe volte per ricompormi, avevo avuto troppi traumi per reagire.
"Allora fallo per me, vendicami, reagisci per me, diventa più forte, hai del talento, usalo.
Puoi fare cose che io non ho mai visto fare, hai del potenziale, usalo.
Sei stata coraggiosa sorellina, sono fiera di te.
Ora combatti e riprenditi ciò che è tuo".
Avevo appena sentito la voce di mio fratello, poteva essere solo un'allucinazione per reagire ma sentí le lacrime scendere sulle mie guance veloci e abbondanti.
Non mi importava se era solo un allucinazione.
Lo avevo sentito, mi aveva dato la forza necessaria per reagire.
Kyron lo farò per te.
Ti vendicherò fratello mio.
Era come se il mio corpo avesse reagito ai miei pensieri.
Mi alzai, stesi un braccio e vidi qualcosa di simile al blu dirigersi verso Vex.
Un'attimo dopo svenni.
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Hope
FantasyPREQUEL PHOENIX 460 a.c. Si dice che gli Arcadiani arrivarono intorno al 1300 d.c. sulla terra. Questa è una menzogna. Arrivarono molto prima verso il 300 a.c. Allora non esisteva una capitale, ma le cinque città battezzate dagli Arcadiani. Oasis la...