27. I remember

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Hope Pov

Venni trascinata nel bosco.
Non volevo andare con lui cosí gli resi difficile portarmi via.
Egli legò le catene intorno ad un albero e si sedette di fronte a me.
Ormai il sole era sorto da un pezzo e faceva un po meno freddo perfortuna.
"Sei pronta per parlarmi?".
Lo ignorai tenendo l'attenzione sull'erba che solleticava le mie gambe.
Sebastian mi prese il mento per costringermi a guardarlo ma io chiusi gli occhi.
Ero ostinata, avrei parlato quando mi sarei sentita pronta.
Il dominatore dell'acqua sbuffò e mi lasciò andare.
Lo vidi allontanarsi dicendo che avrebbe preso qualcosa da mangiare per il pranzo.
Dopo un paio di ore tornò indietro con del cibo comprato in qualche bottega pensai.
Me lo porse ma io lo rifiutai.
"Andiamo voglio solo parlarti, mangia qualcosa" disse con tono scocciato per poi sedersi e cominciare e mangiare.
Alzai gli occhi al cielo e lo ignorai.
"Sei cosí fottutamente ostinata!
Che cazzo ti costa parlare con me?".
Sbuffai.
"Rispondimi!".
Mi arrivò un forte schiaffo sulla guancia.
Mi morsi il labbro inferiore e lo guardai male.
"Avanti picchiami.
Sai fare solo questo.
Picchiarmi e violentarmi.
Sei un mostro" dissi gelida.
Egli strinse i pugni.
"Se solo tu collaborassi non arriverei a questo punto" disse ringhiando.
Sbuffai.
"Io non ho niente da dirti, non voglio avere niente a che fare con te".
Un'altro schiaffo.
"Va bene continua a vendicarti, continua pure!" Urlai.
Sebastian alzó di nuovo la mano ma non la mosse questa volta.
"Ti ho salvato dalla zona glaciale, voglio solo parlarti e poi sarai libera di andartene".
Risi.
"Non ci credo".
Un'altro schiaffo.
Iniziai a emettere fiammelle dalle narici.
"Basta!
Sai perchè non voglio parlarti?
Perchè mi sono ricordata quello che Nicolas mi aveva fatto dimenticare!
Tu ti sei vendicato per tutto questo tempo perchè io ho ceduto!".
Il dominatore dell'acqua era sbalordito.
"Tu... tu ti sei vendicato per tutto questo tempo...
Come hai potuto?!
Sei diventato un mostro!" Urlai.
"Anzi è tutta colpa mia..." sussurrai.
Non avevo il coraggio di guardarlo, indirettamente avevo creato io tutto questo.
"Ho ucciso mio fratello..." sussurrai.
Se solo fossi stata più forte, se solo avessi resistito ancora un po...
Non sarebbe successo tutto questo...
Non sarebbero morte delle persone, non sarebbe morto mio fratello.
Sentì le lacrime scendere sulle mie guance, non riuscivo a fermarmi.
"Ma-ma... tu dovevi proprio vedermi distrutta in ogni piccola parte di me...
Hai fatto si che i nostri paesi si scontrassero e che tu ammazzassi centinaia di loro...
Hai ucciso mio fratello, mio padre e per cosa? Per farla pagare a me?
Sei soddisfatto almeno?".
Finalmente alzai lo sguardo con le lacrime che non avevano intenzione di smettere di sfociare sulle mie guance.
Il dominatore dell'acqua per la prima volta sembrava spaesato.
Non disse una parola mi guardava soltanto.
"Ricordo tutto capisci?
Ho visto... ho visto cos'hai fatto per me...
Mi amavi perchè mi hai fatto questo?" Li chiesi disperata.
Lui non rispose.
Appoggiai la fronte sulla sua e li feci vedere perchè avevo ceduto.
Sebastian nella cella che sarebbe stato ucciso se io non mi fossi arresa.
Appena mi scostai i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Toccó piano la scuoiatura che lui stesso aveva ordinato di farmi fare.
"Io..."
Si scostó e si allontanó dicendo che sarebbe tornato.

***

Il sole era tramontato da un pezzo e Sebastian non era tornato.
Presi in considerazione il fatto che sarei morta quì e lui si sarebbe preso la sua rivincita personale.
Cambiai idea quando vidi del fuoco avvicinarsi, anzi Sebastian che teneva una torcia accesa con un sacco di legna sotto braccio.
Nessuno dei due disse una parola e quando Sebastian accese il fuoco si sedette e guardó con sguardo assente il suolo.
Ora era lui che non voleva parlare...
La cicatrice che gli avevo inflitto non era guarita, lo avevo notato solo ora, chissà se anche quella sul petto era rimasta.
Il mio stomaco inizió a brontolare e questo sembró svegliarlo dal suo trans.
"Dovremmo parlarne".
Alzó lo sguardo su di me, era serio, capì che ora avremmo chiarito.
Annuì.
"Si dovremmo".
Sebastian mi sciolse dalle catene senza dire una parole e mi diede quella che doveva essere la cena.
Ma ora non era tempo di mangiare.
"Perchè sei diventato così Sebastian?" Gli chiesi interrompendo l'attimo di silenzio che si era formato tra di noi.
Egli tornó a guardarmi negli occhi.
"Perchè ingenuamente pensavo che il nostro amore fosse così grande da non farti mai dimenticare di noi.
Eppure lo hai fatto, mi hai tradito" disse con tono severo.
Emisi una piccola risata di scherno.
"Ti ho salvato il culo ed è così che mi ripaghi?".
Il dominatore dell'acqua strinse i pugni.
"Non lo sapevo".
Che scusa del cazzo pensai.
"Potevi immaginarlo no?
Lo avrei fatto solo per una questione di vita, io ti amavo" esclamai con odio.
Egli mi guardó scandalizzato.
"Mi hai fatto così tanto male...
Hai fatto a pezzi la mia anima, il mio corpo, ti sei preso tutto di me..." sussurrai.
"Volevo vendetta, tu sai cos'ho fatto per te..."
Ringhiai mentre pensai a tutte le cose che mi aveva fatto lui.
Le lacrime cominciarono a scendere copiose sulle mie guance.
"E tu cosa hai fatto a me?
Sebastian tu mi hai reso la tua schiava, mi hai torturato, sono stata la tua cavia da laboratorio, mi hai tolto dei denti solo perchè non so fare i pompini, mi hai fatto fare questa cicatrice e mi hai scopato con la forza.
Mi hai tolto il mio dominio...
Come ci si sente a fare queste cose alla donna che una volta amavi?
E la lista è lunga ti ho solo detto le cose più importanti" dissi con odio.
"Ora mi sento una merda lo ammetto.
Ma sono cambiato e volevo rovinarti".
Razza di stronzo pensai.
"Non è vero tu non ti senti in colpa, tu sei Sebastian, non provi emozioni, anzi si, provi odio e vuoi che si faccia tutto quello che vuoi altrimenti uccidi".
Egli annuì.
"È così e non sono quì per rimediare.
Come tu provi solo odio per me io provo indifferenza ora.
Voglio solo chiarire" disse serio.
Annuì.
"Abbiamo tutta la notte, ma prima voglio mangiare".

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