Hope Pov
"Va bene, facciamo una pausa".
Era da qualche ora che mi concentravo sul dominio del magma ma ancora niente.
Mi sedetti per terra e bevvi l'acqua appoggiando la schiena alla parete.
Vex si sedette vicino a me e sorrise.
"Visto che stiamo facendo una pausa ti dispiace se ti chiedo un po di te?" Le chiesi con un po di timore nella voce.
Era da mesi che vivevo con lei e ancora non sapevo nulla di lei.
La curiosità si faceva sempre più grande.
La ragazza dai capelli fatti di magma annuì un po titubante.
"Va bene, perchè no?" Disse sorridendo.
Mi misi comoda per ascoltarla.
Ero proprio curiosa.
"Come sai mio padre è Talos e mia madre era una dominatrice del fuoco.
Successe più di 100 anni fa.
Mia madre era una sacerdotessa, passava parte del suo tempo al tempio di Talos a pregare e cose così.
Aveva un marito si chiamava Desos.
Era il capo delle guardie del palazzo.
Sembra tutto tranquillo, tutto normale non è vero?
Invece non era affatto così.
Dimenticavo di dirti che mia madre si chiamava Leila.
Era stata costretta a sposare Desos contro il suo volere perchè suo padre era in rovina con il denaro e così si sarebbero salvati.
Lei non aveva potuto dire una parola era stata costretta e basta.
Lei lo detestava, volevo sposarsi con l'uomo che amava.
Non era una donna bellissima, aveva qualche voglia sul corpo, delle cicatrici e aveva una corporatura non esattamente da Afrodite".
Le feci segno di continuare.
"Aveva degli occhi verde smeraldo e dei capelli color mogano meravigliosi.
Per questo forse Desos aveva accettato a sposarla.
Tutti non la consideravano e suo marito la considerava solo un oggetto.
Talos per molto tempo l'aveva osservata e si era innamorata di quell'animo dolce e gentile che nessuno notava in lei.
Così una mattina apparve nel tempio e vedendo la donna prostrarsi a lui così grata della sua presenza, Talos si sentì scaldare il cuore.
Era una sensazione nuova, lui non si era mai innamorato di un'umana ma sapeva anche che lei provava solo grande rispetto per lui e che non avrebbe mai provato nulla per lui.
Le cose inaspettamente cambiarono quando i due iniziarono a frequentarsi nel tempio quando non c'era nessuno.
Presto Leila si innamoró di Talos e fecero l'amore".
Okay fin ora era molto interessante come storia.
Ma come aveva fatto Talos a...
La ragazza dai capelli fatti di lava ridacchió.
"Sta tranquilla, Talos usó la sua forma umana".
Scoppiai a ridere.
E io che pensavo a chissà che cosa.
"Comunque sia Leila rimase incinta, dopo qualche mese la pancia iniziò a vedersi e Desos pensò che sua moglie l'aveva tradita, la fece arrestare e sbattere in cella.
Leila rimase da sola ad affrontare la gravidanza per mesi e per qualche motivo sopravivemmo entrambe.
Talos non sapeva niente se no l'avrebbe portata via e lo fece quando lo scoprì.
Appena sentí la notizia della sua amata in prigione incinta scatenò la sua furia e portò via mia madre quí.
Purtroppo al momento del parto lei morí e io nacqui".
Che storia triste, se Talos l'avesse scoperto prima forse la madre di Vex sarebbe sopravissuta...
"Da mia madre ho solo preso qualche voglia e ho un'occhio verde come il suo.
Per il resto somiglio a mio padre.
Per questo non sono mai andata nel mondo esterno.
Anche se non lo da a vedere mio padre ci tiene molto a me e anche se sono immortale come lui ha paura che mi facciano del male.
Dopo quello che ho visto fare a te neanche io ho più voglia di uscire.
Gli umani sono cosí crudeli..."
Sospirai.
Eravamo molto crudeli...
È cosí questa era la sua storia.
Era rimasta tutta la vita rinchiusa quí a sbirciare il mondo esterno senza esserci mai andata per paura di essere linciata.
E come darle torto, la gente l'avrebbe mangiata in un boccone.
La gente era troppo bastarda per capire.
Se voleva venire nel mondo esterno avrebbe dovuto farsi rispettare facendo vedere il suo potere.
"Così questa è la tua storia...
È perfino più tragica della mia, non vuoi vendetta?".
Io personalmente mi sentirei veramente furiosa con questa gente.
Ah già lo sono già.
Ella scosse la testa.
"No, Talos si è già vendicato.
Ha sterminato buona parte del popolo del fuoco.
E poi sono passati centinaia di anni...
Non sono arrabbiata, mi piace essere quello che sono, mi piace vivere con Talos.
Prima che tu arrivassi viaggiavo con lui.
Non è proprio corretto che non sono mai uscita da quì.
In verità non sono mai stata a Ígnis.
Ma ho visitato il mondo mortale e nessuno ci ha mai visto.
Facciamo attenzione a non farci vedere.
La mia vita mi piace e quando non sto con te passo il tempo con le progenie degli altri dominatori originali in un luogo che non ti posso rivelare" disse sorridendo timidamente.
Annuì.
Quindi non è sempre stata quì.
Per me stava rinunciando al suo tempo prezioso.
"Mi dispiace che sei obbligata a stare con me invece che stare con Talos o con i tuo amici" dissi dispiaciuta.
Vex scosse la testa.
"All'inizio eri davvero una rottura, ma ora mi stai simpatica.
Hai qualcosa che gli altri della tua specie non hanno Hope.
Tu sei diversa da loro.
Sei buona, ti preoccupi degli altri prima di te stessa, sei altruista, sei coraggiosa, determinata.
Sai quando avere pietà della gente e quando è il momento di uccidere.
Essere la schiava di Sebastian non ti ha cambiata.
Tu pensi che sia successo, ma non è vero.
Se no non ti starei aiutando.
Se no Talos non ti avrebbe accolta quì" disse con tono profondo e serio.
Non ero sicura che fosse la verità, io non mi sentivo come mi aveva descritto...
Mi volevo solo vendicare, questo mi stava dando forza.
Sopratutto di Sebastian.
Vex aveva cambiato espressione, ora sembrava pensierosa, come se dovesse dirmi qualcosa di importante.
"Aproposito di Sebastian.
Guardando nella tua mente Sebastian ti ha parlato di Nicolas.
Tuo zio.
Devi sapere la verità perchè io la conosco, devi sapere perchè Sebastian ti odia cosí tanto, devi sapere perchè non sapevi nulla di Nicolas.
Ma devi volerlo davvero perchè questo cambierà tutto" Mi chiese con uno strano tono della voce.
Annuì titubante.
Sebastian mi aveva accennato qualcosa su mio zio ma ora volevo saper tutto.
"Si raccontami tutto".
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Hope
FantasyPREQUEL PHOENIX 460 a.c. Si dice che gli Arcadiani arrivarono intorno al 1300 d.c. sulla terra. Questa è una menzogna. Arrivarono molto prima verso il 300 a.c. Allora non esisteva una capitale, ma le cinque città battezzate dagli Arcadiani. Oasis la...