16. Battle for freedom pt.2

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"Cosa vuoi farmi ora?" chiese con il suo sorrisetto strafottente.
Stava soffrendo eppure restava il solito imbecille.
Non sapevo perchè ma stare sopra di lui mi trasmetteva una strana sensazione.
Sentivo caldo là sotto.
"Ora ti imbarazza stare sopra di me?" Disse sogghignando.
Lo guardai in cagnesco e gli sbattei l'elsa del coltello sul naso.
"Lo vuoi assaggiare il sangue della pelle che ti ho appena tolto?" Dissi con lo stesso sorrisetto.
Egli sogghignó.
"E come vorresti farmelo assaggiare?".
"Così".
Leccai la cicatrice fatta sul petto e lo baciai ficcandoli la lingua in bocca.
Egli ricambió quella specie di bacio.
Non mi accorsi che stava diventando il bacio passionale e che stavo iniziando a togliere la mano dalle sue palle.
La rimisi stringendoli le palle e mi allontanai.
"Perché ti sei fermata, avevo capito che ti stesse piacendo baciarmi, chissà da quanto tempo lo desideravi" disse sogghignando.
Gli tirai uno schiaffo.
"È stato solo un impulso sessuale, io provo solo odio per te ricordalo" dissi seria.
Egli annuì.
"Sta di fatto che ora vorresti fottermi come io ho fatto tante volte con te".
Gli puntai il coltello in gola.
"Non dire stronzate"ringhiai.
Sebastian rise.
"Questa situazione di dominio ti eccita da morire.
Avere finalmente il controllo su di me, farmi quello che vuoi.
Non ho ragione?" Chiese sorridendo.
Ringhiai.
"Anche se fosse?".
Il dominatore dell'acqua sorrise.
"Non posso muovermi, questa sarà la tua unica occasione di vendicarti sessualmente su di me.
Fai il tuo gioco piccola Hope".
Gli strinsi le palle facendolo gemere dal dolore.
Sentivo il suo pene indurirsi a ogni secondo che passava e anche io sinceramente mi sentivo eccitata per la prima volta.
Era vero, questa sensazione di controllo e dominio mai avuta mi stava facendo eccitare.
Per la prima volta in vita mia avevo voglia di fare sesso.
"Forse non sei in grado, non sei capace di fottermi, ti vergogni di tutta questa gente che ti vedrà fare sesso con me davanti a loro e...".
Presi un pezzo di stoffa e glielo ficcai in bocca.
Ero stanca delle sue chiacchiere.
Avrei fatto il suo gioco, ma non lo avrei fatto venire.
Avrei solo soddisfatto me stessa.
Ne ero capace.
"È divertente il fatto che tu mi stia pregando di fotterti.
Proprio tu che hai sempre voluto tutto quando volevi.
Io avró quello che voglio, ti scoperó davanti a tutta questa gente per farli capire che ora io ho il controllo.
E non ti lasceró venire" dissi sogghignando.
Sebastian sputó il pezzo di stoffa.
"Non ne saresti comunque capace.
Riesci a farmi venire solo con la bocca e comunque faccio tutto io" mi ridicolizzó.
Ringhiai.
Stracciai un pezzo della sua tunica e lo imbavagliai tenendo il piede sulle sue palle.
Ora non avrebbe potuto parlare.
Coraggio pensai.
Sebastian mi diceva con lo sguardo che non ce l'avrei fatta.
Ma io non mi sentivo obbligata, avrei potuto torturarlo ancora come aveva sempre fatto lui, ma la verità è che ora mi sentivo potente.
Volevo avere tutto il controllo finchè avrei potuto averlo.
Anche se avevo vinto contro di lui non mi avrebbero dato la libertà.
Scappare sarebbe stato inutile senza poteri.
Lo feci, presi il suo pene e mi penetrai.
Sapevo che al dominatore dell'acqua piaceva entrare completamente dentro di me così lo feci.
Lo feci entrare fino in fondo e lo sentì gemere anche se non poteva dire una parola.
Tenni una mano stretta al coltello
Sulla sua gola e una sul suo petto per reggermi.
Iniziai uscendo ed entrando piano per farlo soffire.
A me piaceva moltissimo invece lui preferiva andare sempre veloce.
Ce la stavo facendo, il dominatore dell'acqua aveva le pupulle dilatate e gemeva per quanto gli fosse permesso.
Gli tolsi la stoffa in bocca e continuai a fotterlo.
Più forte e più veloce.
"Al diavolo tutto sei incredibile" gemette.
Sorrisi era quello che volevo sentire.
Non avrei mai pensato di essere capace a stare sopra.
Era una sensazione unica, assolutamente piacevole.
Sebastian mi pregava di fare di più, ma non lo avrei fatto venire.
Quando venni e fui soddisfatta restai un secondo ferma per godermi ancora quella strana unione e poi lo feci uscire sogghignando.
Sebastian si lamentó.
Rimisi la mano che avevo sul suo petto muscoloso che avevo graffiato fino a poco prima sulle sue palle gonfie.
"È stato divertente" esclamai con un sorriso divertito.
Egli mi guardava in cagnesco, doveva essere davvero arrabbiato e sopratutto insoddisfatto.
Il sangue gli stava ancora colando su tutto il corpo, forse avevo affondato un po troppo con il coltello ma non mi importava, se lo meritava.
Sebastian mi guardava in modo strano, non capivo a cosa stesse pensando...
Dovevo ammazzarlo ora, mi ero vendicata di tutto quello che mi aveva fatto.
Avevo fatto passare troppo tempo, ero sicura che avrebbe cercato di liberarsi appena avessi abbassato la guardia.
"Prima di uccidermi baciami ancora" mormorò.
Scossi la testa.
"Non esiste".
"Ti prego" mi supplicò.
Mi morsi il labbro inferiore.
"Ti odio da morire.
Tu non hai mai avuto pietà di me perchè dovrei averne io per te ora?
Sei l'uomo più crudele che io abbia mai conosciuto, ti detesto" mormorai.
"Sei sicura di detestarmi ancora dopo avermi baciato e aver fatto sesso con me davanti a tutto il tuo popolo?" Disse sorridendo.
Annuí.
"Non è più il mio popolo ormai.
Mi hanno tradito per aver salvato una vita umana.
Non voglio più averci a che fare.
È stato solo sesso, sei tu che mi hai insegnato a rimanere impassibile davanti a tutti.
Congratulazione Sebastian, hai fatto di me una tua copia" dissi impassibile.
"Per me non è stato solo sesso, per la prima volta in vita mia ho sentito qualcos'altro oltre al piacere fisico, quando mi hai baciato e quando mi hai scopato.
So per certo che ora sei come me perchè adesso sei tu che hai il controllo, prima non sarebbe successo.
Ti riveleró una cosa che ho visto prima.
Ho visto una scintilla di fuoco uscire dalle tue mani.
Mi hai bruciato il petto prima, guarda tu stessa, sei la legittima regina di questo popolo.
Guarda il palmo della tua mano, la cicatrice che ti rende una dominatrice del fuoco è sempre più visibile, dimostra che hai ancora il dominio.
Hai un potere innato, devi solo tirare fuori il dominio che c'è in te.
Fallo o morirai carbonizzata nel tuo amato vulcano" disse serio.
Aveva ragione il suo petto era bruciato.
Mi guardai il palmo della mano, il simbolo era visibile.
Come avevo fatto?
"Senti basta giocare con me, io davvero voglio farla finita, poteri o no io morirò.
Ne ho bisogno" dissi impassibile.
"E se ti dicessi che provo qualcosa per te?
E se ti dicessi che ti ho sempre odiato perchè provavo qualcosa per te ma non hai mai ricambiato?" Disse serio.
Lui non poteva provare qualcosa per me.
"Non ti credo.
Io ti ucciderò, niente mi fermerà.
Io non tornerò con te a Oasis per vivere come la tua schiava per tutta la vita.
Io non ce la faccio" esclamai.
L'uomo dagli occhi scuri sorrise.
"Tu non vuoi mettere fine alla tua vita, vuoi continuare a vivere.
Se mi lasci andare convincerò la regina a lasciarti libera e se vorrai tornerai con me a Oasis come qualcosa di nuovo.
Potrei annullare il matrimonio con Liana per iniziare una relazione con te.
Posso farlo fidati di me" disse con tono coinvincente.
Ma non abbastanza coinvincente per farmi cadere nella sua trappola.
"No Sebastian non cadrò nella tua trappola.
Sono una femmina ma tu non mi piaci affatto, io desidero starti lontana.
Sei meschino, sei una persona orribile.
So tutto di William e Nora.
Ho sentito la vostra conversazione in laboratorio, non è stato difficile scoprire che era di Nora che stesse parlando.
Lo avevo capito dalle tue aggressioni senza motivo quando Nora osava anche solo guardare William con sguardo triste di chi ha la persona che ama vicino ma che non potrà mai averla perchè uno stronzo si mette fra di loro.
Ho scoperto che le hai anche tolto il suo dominio quando hai scoperto la loro relazione clandestina.
Non ti vergogni della persona che sei? Dovrebbero toglierti il dominio e bandirti nel mondo mortale" sbottai infuriata.
Egli mi guardò incredulo.
"Sei più inteligente di quanto pensassi.
Nora è una bastarda nata da un dominatore del fuoco e dell'acqua.
Quando il padre del padre di Nora capí di chi era figlia Nora uccise suo figlio e la madre e vendette Nora come schiava.
Aveva 15 anni quando arrivò nel nostro palazzo e da subito dimostrò uno strano interesse per William.
Esaudiva tutte le richieste di William mentre con me le faceva in modo forzato.
Quando William capí cosa provava lei, lui era già innamorato e decisero di iniziare una relazione clandestina.
Non li vedo bene insieme semplicemente perchè Nora non doveva nascere.
Poteva avere in corpo troppo potere cosí glielo tolto.
I dominatori non dovrebbero stare con dominatori di diverso dominio.
E inoltre è una schiava, è stata usata troppe volte per essere desiderata da qualcuno.
Ho fatto la scelta giusta e basta" disse tranquillamente.
Ero incredula erano motivi assurdi, come si permetteva di decidere con chi doveva stare William!
Affondai il coltello nel suo stomaco.
Egli gemette.
"Sei un bastardo Sebastian.
Sapevo che mentivi quando dicevi di voler stare con me, abbiamo dominio diverso e hai appena confermato che non potremmo mai stare insieme.
Sei spazzatura, non troverai mai l'amore perchè amerai solo te stesso.
Posso capire William e Nora, devono odiarti molto per quello che li hai fatto.
Io ti consiglio di pensare a quanto sei crudele e dovresti pensare a cambiare se no rimarrai da solo".
Mi alzai e sentí di nuovo quella sensazioni alle mani.
Riuscivo a sentire del calore ma non riuscivo ancora a dominarlo.
Il simbolo sul palmo della mano bruciava e pulsava.
Mi girai verso Sebastian, egli era più forte di quanto pensassi, si tolse il coltello lasciando sgorgare il sangue e mi guardò con un sorrisetto malefico.

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