Hope Pov
Tutto divenne più facile, mi abbandonai completamente al mio destino.
Era più facile così, non provavo assolutamente nulla, mi dedicavo ai compiti assegnati così non avevo il tempo di pensare.
Tutto quello che mi faceva Sebastian lo sentivo appena e non ci davo importanza.
Si divertiva a torturarmi o a scoparmi ma non me ne fregava nulla.
Non avevo piú niente, perchè dovevo combattere?
Ero nelle stanze di Sebastian e gli stavo facendo un pompino, era una delle cose a cui piaceva particolarmente a lui.
Oggi stavo facendo tutto io stranamente, di solito comandava lui i movimenti, poche volte mi lasciava fare.
"Spostati" lo sentì dire.
Lo feci e lo guardai in faccia.
Mi tiró uno schiaffo.
Sentì il bruciore propagarsi sulla guancia ma lo ignorai.
"Quante volte ti ho detto di stare attenta con i denti?
Mi sono stufato, ti leveró i canini" sbottó infuriato.
Purtroppo ero ancora inesperta e mi capitava di toccare la sua pelle con i denti, non avrebbe mai cambiato idea, neanche se lo avrei scongiurato.
Abbassai lo sguardo tanto per fare scena, non me ne fregava nulla...
"Si, padrone" sussurrai.
Successe tutto in fretta un coltello, dolore, sangue.
Prese un coltello e mi tiró indietro per i capelli, aprì la bocca e lo lasciai fare.
Quando mi tolse il primo il dolore fu indescrivibile, sentì le lacrime scendere sul viso.
Succedeva spesso che me accorgessi dopo un bel po.
Secondo, terzo e quarto.
Dolore.
Mi avvolgeva come una coperta ogni volta, stavo imparando a gestirlo.
Il dominatore dell'acqua mi curó le ferite e il sangue smise di uscire, iniziando il processo di guarigione.
"Ricomincia da capo".
Godeva letteralmente nel farmi del male, aveva il pene duro.
Annuì e lo ripresi in bocca, egli sospiró soddisfatto.
"Ora va molto meglio..." mormoró contento.
Era un po strano non avere più dei denti, mi sarei abituata, come tutto del resto.***
Le settimane che seguirono furono parecchio strane.
A quanto pare Sebastian stava cercando una moglie e molte donne di varie città si presentarono al palazzo.
Voleva diventare al più presto sovrano del popolo dell'acqua.
Una in particolare attiró l'attenzione del dominatore dell'acqua.
La princepessa Liana, erede al trono del popolo della terra.
L'indomani sarebbe arrivata a palazzo e quindi tutto era molto scatenato per i preparativi per il suo arrivo.
Il dominatore dell'acqua voleva che fosse tutto perfetto.***
L'arrivo di Liana si fece sentire molto.
Non la conoscevo molto, non ci avevo passato tanto tempo insieme quando avevo visitato il regno della terra ma sembrava una brava persona.
Sebastian da subito inizió a recitare la parte del gentiluomo.
Dava i brividi.
Perfortuna non mi diede importanza per parecchi giorni, sperai che sarebbe durata per tutto il suo soggiorno, ma da quando la fortuna era dalla mia parte?
Era sera e mi trovavo nelle cucine per svolgere le mie solite faccende noiose, quando una serva mi disse che Sebastian voleva vedermi nel salone.
Di certo non ero contenta, ma ero sicura che ci sarebbe stata anche Liana e di certo non avrebbe voluto farli vedere il mostro che viveva in lui.
Quindi raggiunsi velocemente il salone e vidi Sebastian e Liana conversare amabilmente su due poltrone con due calici di vino in mano.
Mi schiarii la voce per farli capire che ero arrivata e per un secondo il dominatore dell'acqua sogghignò.
Mi fece segno di raggiungerli mentre la dominatrice della terra mi guardava incuriosita.
Mi fermai davanti a loro e rivolsi lo sguardo sul pavimento.
I due posarono i calici sul tavolino vicino.
Ella aveva gli occhi verde smeraldo, capelli castani legati in una pettinatura complicata.
Era vestita con abiti eleganti.
Era come me la ricordavo.
"Allora è proprio vero quello che si dice in giro" disse la principessa con tono interessato.
Sebastian ridacchió.
"Io non mento mai.
È stato piuttosto semplice piegarla al mio volere" esclamó il principe con tono pienamente soddisfatto.
"È vero che non hai più il tuo dominio?".
Alzai lo sguardo e annuì.
Liana mi guardava affascinata, come se fossi una cavia da laboratorio.
Ma negli ultimi tempi Sebastian aveva giocato parecchie volte con me nel suo laboratorio quindi si puó dire che ero anche una cavia.
"Ti vedo un po confusa, lascia che ti dica di cosa stiamo parlando" disse l'uomo sogghignando.
Non volevo sentire, volevo andarmene, scomparire.
"Le cinque città parlano tutte di te.
Parlano del tuo disonore.
Inizialmente eri partita anche bene.
Sacrificarti per il tuo popolo, una vera eroina.
Ma appena sei arrivata quì hai capito che strada avevi imboccato e tutto è andato a rotoli non è vero?".
Strinsi i denti e annuì.
Farmi pesare le mie decisioni questo stava facendo.
Sleale come al solito.
"In particolare la tua gente ti odia per aver rinunciato al tuo dominio per una schiava dominatrice dell'acqua.
Mi hanno chiesto più volte di consegnarti a loro per l'esecuzione.
Vorrebbero bruciarti viva.
Ti odiano davvero molto" disse con tono tranquillo.
Davvero il mio popolo mi odiava così tanto?
Non pensavo che si sarebbero spinti a tanto...
Nel mio popolo ai peggiori traditori veniva strappato il dominio con la forza e poi venivano bruciati vivi davanti a tutti.
Era un gesto atroce che avevo visto poche volte durante la mia vita.
Rabbrividii.
Lui non mi avrebbe lasciato andare, ne ero sicura, si divertiva troppo con me per farla finita.
"Sto pensando seriamente di consegnarti a loro.
Anche gli altri popoli sono d'accordo con loro e le cose stanno iniziando a infiammarsi per così dire".
Una battuta? Quel uomo era il male.
Come poteva scherzare su una cosa del genere?
"Ci andró" dissi decisa.
Se questa era la via più vicina per farla finita l'avrei accettata.
Il biondo cenere ridacchió.
"Vuoi davvero andare incontro alla morte?".
Annuì.
Facciamola finita.
"D'accordo ti consegneró".
Il dominatore dell'acqua si rivolse alla principessa.
"Visto? È completamente matta te lo avevo detto".
Egli mi fece un gesto per scacciarmi e così uscì.
Era andato tutto storto dall'inizio ma finalmente ero pronta per morire.***
Era ufficiale.
Sebastian e Liana si sarebbero sposati.
Il dominatore dell'acqua aveva deciso di consegnarmi al mio vecchio popolo prima dela loro cerimonia.
Giusto per godersi lo spettacolo.
Immaginai che volesse usarmi ancora un po prima dell'esecuzione.
Ero spaventata e eccitata allo stesso tempo.
Finalmente stava arrivando la mia fine, avrei messo a tacere la mia esistenza e non avrei sofferto mai più.***
Erano passate delle settimane e fra qualche giorno ci sarebbe stato il matrimonio di Sebastian e quindi anche la mia esecuzione.
Ero nel laboratorio del dominatore dell'acqua stesa su un lettino gelido incatenata.
Dei tubicini erano conficcati dentro il mio corpo.
Del liquido usciva e del liquido strano entrava.
Ogni volta che entrava sentivo dolore.
Sebastian sembrava tranquillo, mi avvisò che ora mi avrebbe tolto il midollo osseo e che avrebbe fatto male.
Io non sapevo nemmeno cosa fosse e dove si trovasse sinceramente ma non avevo paura.
Poteva davvero fare così male?
Egli trasforma dell'acqua in ghiaccio appuntito e la punta cominció a girare facendo un rumore orribile.
Chiusi gli occhi.
Non potetti fare a meno di urlare disperatamente quando il ghiaccio perforó violentemente la mia pelle.
Eccome se faceva male!
Sentì risucchiare qualcosa per poi uscire.
Non ero abituata a soffrire così tanto, stavo tremando e respiravo affannosamente.
Il biondo cenere mi bendó la ferite.
Stava uscendo molto sangue.
Mi tolse le catene e mi disse che potevo andare via e mi avvisó di fare attenzione.
Appena cercai di reggermi sulle mie gambe caddì e sentì il naso rompersi.
Che cosa mi stava succedendo?
Non riuscivo a muovermi.
Di nuovo sentivo le lacrime uscire copiose, che cosa mi aveva fatto...
Sentì le braccia del principe tirami su e rimettermi sul lettino, il suo sguardo era serio.
Perchè doveva sempre umiliarmi?
"Ti avevo detto di fare attenzione" disse con tono tagliente.
Cercai di rialzarmi ma sentivo il mio corpo tremare violentemente.
"Che cosa mi hai fatto?!" Sbottai spaventata.
Egli non sembrava divertito come al solito, sembrava interessato al mio corpo, a cosa mi stava succedendo.
"Non capiresti.
Per questa volta ti aiuteró" disse con tono meno rigido.
Mi curó.
Non stavo capendo nulla di quello che stava facendo e sinceramente non ero in grado ora come ora di ragionare.
"Il midollo si rigenerà in poco tempo".
Mi aveva curato anche il naso e ora sembravo stare un po meglio.
Mi aiutó a sedermi e mi dette qualcosa che sembrava cibo.
Non vedevo molto bene in quel momento.
Accettai e lo mangiai.
Era qualcosa di dolce, non riuscì a capire di cosa si trattava.
Perchè si stava preoccupando per me?
"Ora dormi, quando ti sveglierai sarai in grado di andare via" disse mettendo a posto degli oggetti.
Lo avrei fatto comunque, ero stravolta.
La fine stava proprio arrivando e lo dimostrava il fatto che Sebastian per una volta era stato gentile con me.
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Hope
FantasiPREQUEL PHOENIX 460 a.c. Si dice che gli Arcadiani arrivarono intorno al 1300 d.c. sulla terra. Questa è una menzogna. Arrivarono molto prima verso il 300 a.c. Allora non esisteva una capitale, ma le cinque città battezzate dagli Arcadiani. Oasis la...