32. You're my world

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Hope Pov

Uscita dal palazzo mi incamminai verso una taverna.
La gente sembrava essersi tranquillizzata e io potei iniziare a bere.
E quando mai mi sono ubriacata per amore pensai.
Presi anche una stanza per la notte perchè sapevo che mi sarei ubriacata e non avrei potuto muovere un dito.
Sentire la gente parlare di Sebastian mi faceva venire i nervi.
Non potevano stare fottutamente zitti?
Non avevo bisogno anche di una rissa per farmi odiare di più cosí continuai la mia serata tenendo sempre il mantello con il cappuccio per non fare vedere il mio volto.
Prima di partire con Sebastian avevo rubato un sacchetto pieno di monete d'oro da un riccone.
Era stato fin troppo semplice, lo avrei rifatto.
Si stava iniziando a fare tardi, la taverna iniziava a svuotarsi e finalmente c'era molto meno baccano.
"È libero questo posto?".
Annuí fregandomene altamente di chi me lo aveva chiesto e continuai a bere.
"Serataccia?".
Annuí di nuovo.
L'uomo vicinò a me ordinò la stessa cosa che avevo ordinato io.
"Non deve essere male visto come la butti giù".
Lo ignorai.
Dopo aver bevuto tirò un rutto con i fiocchi.
"Mica male" esclamò soddisfatto.
Ma questo non aveva un cazzo da fare?
"Senti vuoi lasciarmi-" mi girai, era Sebastian.
Che cazzo ci faceva quí? E come avevo fatto a non riconoscere la sua voce?
Ah già ero ubriaca fradicia.
"Come hai fatto a trovarmi? E soprattutto perchè sei quí? Dovresti goderti la tua bella" dissi con voce impastata.
"Ti ho cercato tutta la sera e finalmente ti ho trovato.
A me non mi interessa Lianna glielo detto chiaro e tondo a lei e mio fratello che sono innamorato di te".
Sbuffai, tutte stronzate.
Feci segno di darmi ancora da bere ma Sebastian mi prese in braccio e mi portò verso le stanze.
Non opposi resistenza.
Ero stanca morta e ci vedevo doppio.
A quanto pare si era informato bene perchè quella era la stanza dove avevo lasciato le mie cose.
Egli chiuse la porta a chiave e mi mise sul letto.
"Vai a casa Sebastian è lí il tuo mondo..." sussurrai mentre la testa mi girava.
Egli invece di andarsene si sedette e mi diede un po d'acqua da bere.
"Non lo ripeterò una seconda volta perchè è troppo sdolcinato, ma il mio mondo sei tu ora.
Non mi importa di altro" mi rivelò sorridendo.
Risi.
"Hai ragione è una cosa tremendamente sdolcinata".
Egli rise con me accarezzandomi il fianco.
"Sei scomparsa, pensavo te ne fossi andata per sempre.
Ho avuto paura".
Sembrava sincero...
"Forse... forse volevo che mi cercassi..." sussurrai.
Il dominatore dell'acqua sorrise.
"Guarda come ti sei ridotta...
Sei ubriaca fradicia, potrei dirti qualunque cosa che domani non te la ricorderesti" mi prese in giro.
"Avanti vediamo".
"Ti amo" lo disse guardandomi negli occhi serio.
Arrossí.
Gli presi la manica della camicia e lo invitai a sdraiarsi accanto a me.
Egli lo fece e incominciò a coccolarmi.
Lo abbracciai e sentí che ora potevo dormire tranquilla con lui che mi accarezzava i capelli e vegliava su di me.

***
La mattina dopo non fu affatto piacevole.
Vomitai per un sacco di tempo in un vaso.
Alla fine mi sentivo malissimo.
Avevo un malditesta allucinante e lo stomaco sottosopra.
Sebastian mi stette accanto per tutto il tempo fino a che non uscí e tornò con un bicchiere con dentro un miscuglio di cose pensai.
"Tu vuoi uccidermi, ora ne sono certa" dissi guardando il bicchiere.
Egli me lo porse ridacchiando.
"Ti aiuterà a superare più velocemente la sbornia fidati".
Lo presi e lo mandai giù tappandomi il naso.
Rabbrividí.
Che schifo.
Poi mi diede dei pezzi di menta da masticare per l'alito.
Fui ben felice di togliermi piano piano quel fetore.
Piano piano stetti un po meglio.
I ricordi si facevano strada nella mia mente.
La serata a bere e a rimurginare, la comparsa di Sebastian, la conversazione con lui e tutto il resto.
"Il mio mondo sei tu" ricordavo bene queste parole.
Forse lui pensava che non ricordavo nulla ma era tutto il contrario.
"Stai meglio".
Alzai lo sguardo, Sebastian si era avvicinato e mi stava guardando in modo strano.
Annuì.
"Stavo solo pensando a ieri..." Risposi.
Egli sorrise.
"Ricordi qualcosa?" Mi chiese divertito.
Sogghignai.
"Il mio mondo sei tu" dissi facendoli l'occhiolino.
Il dominatore dell'acqua divenne bordeaux e io scoppiai a ridere.
"Ricordo molto bene la scorsa notte.
Il tuo animo dolce e gentile sta emergendo tesoro?" Gli chiesi divertita.
"NO. Cioè forse.
Io non sono mai stato dolce".
Sembrava LEGGERMENTE confuso, ma tutto questo era divertente e allo stesso tempo dolce.
"Certo, ricordi che io ricordo tutto non è vero?".
Egli annuì.
"E allora non dire stronzate.
Facciamoci un bel favore, vediamo di dirci la verità va bene?" Chiesi seria.
Sebastian sospirò.
"Non è così facile Hope.
Faccio fatica a dare ascolto a tutti questi sentimenti che mi piacerebbe reprimere.
Mi imbarazza e mi fa imbestialire".
Sorrisi.
"Vedi? Hai appena detto quello che pensi, è esattamente quello che volevo".
Mi avvicinai con cautela fino a rimanere a qualche centimetro di distanza dalle sue labbra.
Fu lui a baciarmi.
Un semplice bacio niente di più.
Restammo tutto il giorno nella stanza della taverna.
Non successe niente di che, restammo a letto a parlare molto.
Scoprí perchè qualche anno fa Sebastian mi piaceva così tanto.
Aveva un lato che nascondeva a tutti tranne che con me.
Lo aveva fatto in passato e lo stava facendo di nuovo.
Se avesse funzionato tra di noi sarei stata ben felice.
Non li avrei mai detto di Vex e della tana di Talos.
Quello sarebbe stato l'unico segreto che avrei avuto con lui.
Sarebbe stato strano stare con lui, ma giá mi stavo abituando alla sua compagnia e mi sentivo felice.

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