21. Training pt.2

49 8 0
                                    

Hope pov

L'addestramento del giorno dopo fu molto più faticoso, Vex mi insegnó vari metodi per creare il fuoco muovendo tutto il corpo in sincronia.
Alcuni, ammisi di non conoscerli, ero felice di conoscere da chi aveva una conoscenza così grande di questo dominio.
Dopo una pausa per pranzare ricominciai a darmi da fare.
"Lo so che è solo il secondo giorno ma voglio che mi provi ad attaccare con il dominio.
Vediamo quanto hai imparato" disse esibendo un sorriso sgembo.
Annuì.
Mi misi in posizione e chiusi gli occhi.
Ce la posso fare, non devo farmi prendere dall'ansia, non sarà come l'ultima volta.
Non mi abbandonare perfavore...
Pensai riferendomi al fuoco che viveva in me.
Cominciai a muovermi con gli occhi chiusi ma poi li riaprì.
Non avevo colpito Vex neanche una volta ma non mi importava.
Questa sensazione di tepore, calma e leggerezza che sentivo era troppo bella.
Vex si muoveva per schivare i miei attacchi sorridendo.
Ad un certo punto mi rispedí indietro una palla di fuoco.
L'aveva proprio fermata con le mani per un secondo e poi me l'aveva spedita indietro.
"Oggi imparerai come usare il fuoco altrui a tuo vantaggio.
Il combattimento è finito.
I movimenti sono migliorati, sei meno rigida" esclamó con tono sincero.
Era vero, ma volevo migliorare.
"Ma prima voglio insegnarti un'altra cosa.
Emanare calore a grandi distanze.
Sai che se usi questo trucchetto potresti fare indietreggiare il tuo avversiario o disarmarlo?" Chiese guardandomi incuriosita.
Scossi la testa.
Non avevo mai sentito di una cosa del genere.
"Insegnami".
La ragazza dai capelli fatti di lava annuì e inizió a fare movimenti armoniosi per poi fermarsi.
Improvvisamente sentí un caldo rovente.
L'aria si era fatta molto pesante e iniziavo a fare fatica a respirare.
Sentivo odore di zolfo e mi iniziarono a lacrimare gli occhi.
Dopo qualche secondo l'aria tornó respirabile.
Vex si avvicinó a me e mi spiegó i movimenti.
Mi spiegó che questo tipo di trucchetto di solito veniva usato dai dominatore della lava ma che anche molti dominatori del fuoco riuscivano ad usarlo.
I dominatori della lava a quanto ne sapevo io erano rari.
Molto rari.
Non era facile dominare un potere del genere, saperlo usare e dominare avrebbe potuto significare la distruzioni di città intere.
Ma non mi scoraggiai.
Seguì le indicazioni di Vex e cercai di fare quello che mi era stato chiesto di fare.
Fallì un sacco di volte e riuscì solo ad emanare un po di calore a qualche metro di distanza.
Mi sedetti una decina di minuti per riposarmi mentre mi asciugavo il sudore.
Tamponai piano il panno sulle ferite e sulla parte scuoiata della pelle.
"Vedrai che guarirà" mi disse con tono gentile.
Non ci credevo affatto così sospirai e mi alzai.
"Continuamo".
Vex mi spiegó prima a parole come avrei potuto usare il fuoco altrui a mio vantaggio e poi me lo fece vedere.
Mi sembrava abbastanza complicato e anche se cercai di impegnarmi al massimo non ce la feci nemmeno una volta.
Dopo ore ad averci provato mi lasciai cadere a terra esausta bocheggiando.
La ragazza dai capelli fatti di lava mi porse dell'acqua e cercai di non berla troppo in fretta.
Quando mi sentì meglio mi appoggiai al muro seguita da Vex.
"Per oggi abbiamo fatto abbastanza è meglio che tu vada riposarti" mi disse sorridendo.
Annuì.
"Vengo a chiamarti quando sará pronta la cena".
Annuì ringraziandola e percorsi i vari corridoi arrivando a quella che iniziavo a chiamare la mia stanza.
Prima di addormentarmi emisi una piccola fiamma dall'indice e mi addormentai sorridendo.

*

Il tempo passó in fretta.
Erano passati tre mesi e mi sentivo soddisfatta di me stessa.
Ora controllavo perfettamente il mio dominio ed ero felicissima di questo.
Talos non si era più fatto vedere, almeno fin ad ora.
Voleva vedere cosa avevo imparato da Vex.
Voleva che combattessi contro di lei e io non esitai ad accettare.
Mi ero allenata duramente e volevo che si vedesse quanto mi ero sforzata.
Appena ci diede il via non esitai ad avventarmi contro la ragazza dai capelli fatti di lava.
Cominciammo a combattere senza dominio.
Da Vex avevo impararo nuove tecniche di combattimento che non mi sarei mai immaginata di conoscere.
Dopo un po cominciammo a usare il dominio del fuoco.
Iniziai a dare sempre di più seguendo alla lettera ció che mi era stato insegnato.
Riuscivo a tenerle testa in qualche modo anche se nel profondo sapevo che non stava dando il massimo.
Il suo dominio diventava sempre più forte e io iniziavo a vacillare.
Ella aveva usato il mio dominio contro di me una dozzina di volte e ora mi ritrovavo parti della pelle bruciate.
Capì cosa stava facendo quando l'aria si fece improvvisamente torrida e odorava di zolfo.
La pelle cominciava a bruciarmi e il mio respiro si fece più lento.
Un alone di nebbia si sparpaglió per tutta la stanza, riuscivo a vedere solo gli occhi di Talos che mi fissavano pieni di aspettative.
Senza accorgermene venni colpita molte volte non capendo da dove Vex arrivasse.
Va bene, dovevo restare calma, non era importante se non vedevo.
Dovevo ascoltare ció che accadeva intorno a me, solo così avrei potuto reagire alla strategia della dominatrice del fuoco.
Non era facile concentrarmi con tutto quel caldo ma dovevo farcela.
Sebbene Vex si muovesse come una felina pronta ad un agguato mi concentrai al massimo e la sentì arrivare.
Prima di colpirmi mi scansai e per un soffio non la colpì.
La nebbia si diradó e tornammo al combattimento corpo a corpo.
Ella continuò ad emanare calore dal corpo così non osavo attaccare.
I suoi attacchi divennero più brutali e dovetti proteggermi ma così stavo solo scappando, dovevo reagire.
Avevo imparato molto dai suoi insegnamenti, ora era tempo di batterla al suo stesso gioco.
Ripetei i movimenti che aveva fatto Vex per emanare calore e ce la feci.
Feci indietreggiare la ragazza anche se potetti vedere un mezzo sorriso sulle sue labbra.
Contrattaccai con tutto quello che avevo imparato e riuscì a colpirla.
Non so come ci riuscì ma riuscì ad usare il suo dominio a mio vantaggio.
Ricordo solo di aver richiamato quella forza a me e poi di averla usata a mio piacimento.
Più facile a dirsi che a farsi.
Da quel momento presi sicurezza e riuscì a starle dietro combattendola e colpendola.
Non era minimamente ferita come me ma mi sentivo orgogliosa di quanto ero migliorata pensai appena Talos ci fermó.
Il dominatorio originale del fuoco mi disse che ero migliorata incredibilnente ma che potevo migliorare ancora e potevo risvegliare il dominio della lava che esisteva in me.
Si portó via Vex per un po e quando ella fu di ritorno mi disse che suo padre era molto soddisfatto di come stavano andando le cose.
Voleva di più e lo volevo anche io.
Non ero ossessionata dal potere figuriamoci.
Ero solo ansiosa di imparare e fare vedere a tutti che non ero nata per essere dominata, per essere una schiava o un giocattolo.
Volevo essere pericolosa, fare capire a tutti che non ero debole.
Sopratutto a Sebastian.
Volevo essere rispettata e questi pensieri insieme all'allucinazione che avevo avuto mi spingeva a fare sempre di più.

HopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora