Chapter 41.

32 11 6
                                    

Un nuovo giorno sta per iniziare, più passano i giorni e più si avvicina il mio compleanno. In realtà sono ancora indecisa se fare la festa o meno, mi piacerebbe festeggiare con i miei amici e parenti però mi scoccia il fatto di dover fare spendere molti soldo ai miei genitori.
Anche questa mattina la sveglia suona, ma con molta gioia, non alle sette meno un quarto ma alle nove. Oggi è assemblea d'istituto e dato che è senza obbligo di frequenza ho optato di non andare promettendo a me stessa di svegliarmi alle nove per studiare. Prendo il cellulare e apro Whatsapp per leggere le ultime news nel gruppo classe e per rispondere al buongiorno di Jorge.
Questa mattina aveva un colloquio di lavoro presso un azienda, spero che gli vada bene. Mio padre gli aveva proposto di lavorare con lui, ma il moro ha rifiutato perché non vuole favoritismi e non vuole nemmeno stare sempre lontano da me, ha detti testuali parole "Se mi sono trasferito qui per trovare un lavoro che mi faccia stare lontano da Giulia, restavo a Barcellona no?"... beh non ha tutti i torti.
Mi alzo dal letto e mi ricordo di essere sola dato che mio padre è fuori per lavoro e mia madre è andata a trovare la nonna che sta poco bene. Mi lavo, indosso i vestiti che uso per la casa nonché leggins nero, una maglia bianca e una felpa con la zip di paperina e mi immergo nella magia dello studio avendo la compagnia del nostro Pirandello.

Sento la porta d'ingresso aprirsi e subito il mio pensiero va ai ladri.
Idiota ragiona, essendo mezzogiorno forse è tua madre? -mi ricorda la stupida voce della coscienza che appunto, ha ragione.

"Giulia sei In Casa?" Urla mia madre dal piano di sotto, probabilmente dalla cucina dato che ha il vizio di entrare in cucina quando arriva a casa.

"Si mamma sto in camera, sto studiando" le dico alzandomi e aprendo la porta della stanza che avevo chiuso.
Perché hai chiuso la porta se eri sola?
Perché cavolo me lo chiedi se sai benissimo che ho paura.
Ma perche devo essere per forza io la tua coscienza?

"Giulia, hai capito?" Urla la mamma con tono arrabbiato.

Ora cosa le dico? "Uhm.. la nonna sta meglio? Ah che bello" dico sperando che sia così.

"Ma Giulia ti ho chiesto se hai fatto il letto, come vedi sei sempre distratta" dice lei scandendo la parola distratta.
"Comunque adesso arrivo" continua.

Mi giro per guardare la stanza e mi aggorgo di non aver fatto il lettino, cavolo se la mamma vede il letto in queste condizioni, inizia a farmi la solita predica che dura mezz'ora e non è una cosa piacevole sentirsi dire sempre le stesse cose. Mi chiudo la porta alle spalle e inizio a sistemare nei migliori dei modi le lenzuola e il piumone.. devo dire che, per essere un letto fatto in mezzo minuto, è venuto abbastanza bene.
Sento il rumore causato dal tacco degli stivali di mia madre sulle scale e capisco che sta salendo, in un batter d'occhio mi siedo sulla sedia e prendo il libro tra le mani iniziando a leggere. La porta di schiude e sento la mamma fissarmi e anche se non la vedo, so che ha sul viso il suo sorrisetto di soddisfazione dato che nonostante lo studio sono riuscita a mettere in ordine la stanza.
Scendo in cucina dove c'è la mamma alle prese con i fornelli e la sento canticchiare... segno che gli manca papà. Con l'arrivo del nuovo anno mio padre è stato mandato per lavoro tre mesi in America, infatti non dovrebbe esserci nemmeno il  giorno del mio compleanno e questa cosa mi rende triste, anche se non voglio festeggiare, mi avrebbe fatto piacere ricevere un'abbraccio dall'uomo che mi ha cresciuta.

"Mamma... ti manca papà?"
Ma che domanda stupida gli fai? Mi sembra logico che gli manca..sveglia Giulia  è suo marito.

"Da quanto tempo non vedi Jorge?" Mi chiede la mamma.

"Facciamo domanda su domanda? Comunque un paio di giorni.. e devo  ammettere che mi manca"

"Ecco, ti sei risposta da sola allora.." dice con aria malinconica.
"perché non ti prendi una pausa studio ed uscite un po questo pomeriggio?" Continua.

Beh l'idea non è male, però non voglio rimanere la mamma da sola e poi non mi va di vederla così.

"E se invece di uscire con Jorge, usciamo noi oggi pomeriggio?"
La mamma alza il sopracciglio sinistro e inizia a rifletterci sú..
"Daai mamma, un po' di shopping che sarà mai?"

"Shopping? Tesoro lavati le mani è pronto, poi vestiti decentemente che dobbiamo andare al centro commerciale!" Dice velocemente la mamma con il sorriso sul labbra e gli occhi raggianti. 
Come detto da lei, mi lavo le mani e faccio anche un colpo di telefono ad Jorge per dirgli di oggi.
Il moretto ci è rimasto un po' male perché voleva vedermi ma ha capito e quindi ha detto che  mi aspetta questa sera a casa.

***
"Tesoro come sto con questo?" Sento dire per l'ennesima volta da mia madre che esce dal camerino con un sorriso a trentadue denti.

Da quando siamo arrivate ha svaligiato quasi tutti i negozi presenti in questo centro commerciale.
È proprio vero che lo shopping è la medicina per ogni donna.
"Mh questo non mi  piace tanto.." le dico con molta sincerità, non gli dona, è troppo... troppo nero.
Siamo andate avanti così finché non ha deciso di comprare due jeans, tre vestitini, un paio di chanel,  una nuova borsa, perché dice che la sua è ormai consumata, in quanto ha solo due mesi e varie magliette. Io mi sono  limitata a comprare un jeans a vita alta nero e la tempera per le labbra color nude.
Sono ormai le nove, i negozi stanno chiudendo e il mio stomaco inizia a farsi sentire. Essendo ormai tardi, non posso più andare da Jorge, spero che non si arrabbi. Digito un messaggio di scuse e gli chiedo se domani pranziamo insieme.
Nel ritorno verso casa, la mamma ha ammesso che si scoccia di cucinare quindi, si ferma in pizzeria per prendere due pizze, una margherita per lei e una con wrüstel e patatine per me, che avremmo mangiato a casa dato che sono stanca e non ci tengo ad essere osservata da tutti mentre mangio con le mani la mia pizza. 
In questa pizzeria la maggior parte delle persone sono strane, mangiano la pizza con forchetta e coltello, capite che orrore? È come bere col cucchiaio.
Cosa c'entra il cucchiaio ora?
Stupida mente ma devi sempre pensare?. I miei discorsi immaginari vengono messi in pausa dalla vibrazione del mio telefono, è un messaggio da Jorge.

Amore❤:《Avevo preparato una cena per noi, oggi era il nostro mesiversario, tranquilla l'ho data ai vicini, buonanotte amore! 》
O mio dio sono stupida, stupida stupida. Concordo con te sorella.
Chiamo mamma e gli spiego la situazione, lei con tutta la calma di questo mondo dice che ci pensa lei.

#SpazioAutrice❤✔
Cosa ne pensate di questo capitolo? Ragazzi fa un caldo enorme, è faticoso anche scrivere ahaha, a parte gli scherzi.. che avrà in mente Sonia?🙊 
Io già ho una risposta per il prossimo capitolo ma...
A voi le idee, magari scelgo una vostra risposta❤😏

Prossimo aggiornamento giovedi sera/venerdì mattina. 💕🌟✏

Vi consiglio di passare da ClopinNDP per leggere la sua bellissima storia.
È di genere FANTASIA ed è intitolata "il trono di Vikenstone".

•Martedì 27 giugno, 2017.

Nel posto più lontano•EM• #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora