Mesi dopo.
Questi ultimi giorni di sveglia sono molto snervanti per le mie orecchie. Mi sveglio presto la mattina e la sera vado a dormire tardi, tutto ciò per studiare. Mi sento preparata ma la mia insicurezza mi dice di continuare a ripetere tutti i programmi delle rispettiva materie e la tesina.
Questo è il terzo giorno di esame, la prima prova, cioè quella di iItaliano e la seconda di Inglese l'ho superata senza problemi, spero solo di averle fatte bene. Dato che qualche tempo fa mi ha abbandonato l'aggeggio d'epoca rotondo rosso con le lancette nere, alle sei e quarantacinque la sveglia programmata sul telefono, fa il suo dovere. Sulle note di "Basic Bell" offerta gratuitamente dalla samsung, vengo svegliata per affrontare la terza prova. Devo ricordare di cambiare suoneria alla sveglia, ogni volta che suona, mi sveglio saltando dal letto pensando che stia accadendo qualcosa, dato che il suono è simile ad un allarme. Mi alzo dal letto e mi butto sotto la doccia fredda, così da essere bella sveglia, senza bagnare i capelli. Dopo essermi asciugata, indosso il jeans alto in vita e un body a mezze meniche rosso, fa davvero caldo in questo mese e in classe batte un sole pazzesco, rimpiango i miei pantaloncini con le canotte.
Scendo in cucina per fare colazione, e trovo già i miei genitori pronti per farmi l'imbocca al lupo. La mamma col suo sorriso e la voglia di trasmettermi sicurezza, mi prepara il latte con i cereali, io invece, ripasso nella mente le cose che non devo assolutamente dimenticare. Oggi sì che temo l'esame, chiunque sa che la terza prova è crudele, è quella che ti fa rimpiangere l'asilo. Svolgere quattro materie in un ora e mezza, passare da una materia all'altra senza un filo logico... cavolacci, mi sto facendo prendere dall'ansia. Per fortuna tra qualche minuto dovrebbero arrivare Jorge e Manúel per accompagnarmi a scuola, anzi accompagnarci, dato che passiamo a prendere anche Natasha. Prendo la borsa e dopo aver salutato i miei genitori, esco di casa per aspettare i ragazzi sul marciapiede.
Sono esattamente le otto, ho solo trenta minuti per arrivare e sistemarmi. Puntuale come una campana, la macchina di Jorge si ferma fuori casa mia e come un topo mi ci infilo dentro."Lo sportello non me l'hanno regalato Amore!!" Afferma il moro accompagnando la frase con una risata. Gli chiedo scusa e gli specifico anche che non l'ho fatta apposta, che poi è la verità, sono sovrappensiero.
Una volta prelevata Natasha, raggiungiamo la scuola. Anche lei è ansiosa e agitata come me, ha paura di farsi prendere dall'ansia e creare un disastro come ieri. Durante la prova di inglese l'ansia l'ha travolta e si è resa conto di aver pensato le risposte giuste ma di aver marcato quelle sbagliate. L'auto si ferma davanti l'entrata principale ed è possibile notare il cortile invaso da maturandi suddivisi in gruppi in base all'indirizzo e sezione.
"In bocca al lupo amore" dice Jorge dandomi un bacio appassionato.
"Crepi amore". Questo ragazzo è la mia dose di calma e stabilità.
Una volta che Manúel è riuscito a calmare la fidanzata, io e Nata scendiamo dall'auto e con la convinzione di essere pronte, ci incamminiamo verso la porta dell'inferno.//
"Davvero amore? Sono fiero di te" mi risponde Jorge a telefono, dopo avergli raccontato che forse ho fatto tutto bene, ma forse però. La paura di sbagliare c'era, ma lo studiare notte e giorno è servito a qualcosa. All'uscita scolastica doveva venirmi a prendere il moro ma per colpa del lavoro non ce l'ha fatta. Ci sono rimasta un pochino male, ma alla fine non è colpa sua. Adesso mi manca solo l'ultima tappa, l'esame orale. Mi sento pronta davvero, so tutto ormai, l'unica sfortuna è che sono nel primo turno e sono la seconda ad andare davanti la commissione.
"Sono arrivata amore, ci sentiamo dopo vabene?" Chiedo aprendo la porta di casa.
Anche oggi sono sola, i miei ancora non hanno preso le ferie, quindi sono costretti a lavorare.
"Okei amore, a dopo". Stacco la chiamata e corro in camera per mettermi i vestiti che uso per stare in casa, ovvero un pantaloncino di tuta grigio e un top corto nero. Lego i capelli in una coda e mi butto sul letto sotto il ventilatore. Prima di ripetere la tesina, rispondo ai messaggi che Laura mi ha lasciato su Whatsapp. In questi mesi non abbiamo mai smesso di parlare, siamo diventate molto amiche e questa cosa mi fa molto piacere. Ho raccontato di lei a Natasha e non vede l'ora di conoscerla dal vivo, per adesso si limitano a vedersi in webcam quando lei è qui da me oppure parlano tramite Messanger. Già hanno legato e nemmeno si conoscono, ahimè quel giorno in cui si incontreranno.
Anche Jorge ha avuto il piacere di conoscere Laura ma da quanto ho capito non vanno molto d'accordo. Secondo Laura , il mio ragazzo è molto antipatico e secondo Jorge, la mia amica è troppo "so tutto io". Spero che questa situazione cambierà, non mi piace sapere che due persone importanti per me, si odiano.Sono stata molto concentrata a raccontare alla mia amica questi giorni tremendi, che ho dimenticato anche di pranzare. Vado in cucina a prepararmi due toast con prosciutto e sottiletta e solo dopo essermi accertata che il mio stomaco stia bene e non muoia di fame, mi chiudo in camera per ripetere.
Dai rumori provenienti dal piano terra capisco di non essere più sola e che è finita la pace. Riconosco la voce della mamma, ma non dell'altra signora. Una pausa mi può solo far del benen giusto? Sono una ragazza che rispetta la privacy e le altre persone, ma ho un difetto enorme, quella di avere una curiosità enorme. Scendo come una ladre le scale ma con un' abilità eccezionale, inciampo sui miei stessi piedi e cado all'ultimo gradino. Sono una pessima agente 007.
"Salve" dico alzandomi da terra, mentre le due donne restano a fissarmi ridendo."Tesoro non ti avevo sentita scendere le scale" dice la mamma scrutandomi attentamente."Hai studiato?" Continua.
"Si madre, da quando sono tornata lo sto facendo. Non mi presenti la tua amica?"
"Che sbadata, tesoro lei è Marta, una mia vecchia amica dei tempi del liceo. Marta lei è mia figlia Giulia."
Saluto cordialmente Marta e ritorno in camera mia. È bello sapere che mia madre non è sola, spero che alla sua età anch'io avrò al mio fianco ancora le mie amiche del liceo.•Mercoledi 26 luglio, 2017.
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Nel posto più lontano•EM• #Wattys2017
Teen Fiction[STORIA COMPLETA. Iniziata il 06Dicembre2016 e terminata il 29Luglio2017 ❤] Seguire i propri sogni è difficile ma con un pizzico di fantasia e fortuna prima o poi tutto si avvererà. Giulia è una ragazza di diciassette anni e come tutte le adolescent...