Chapter 21.

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'Siamo arrivati?' chiede la mia amica
'No' afferma Manúel..
Natasha inizia a lamentarsi e si apre un battibecco tra i due.
Io e Jorge scoppiamo a ridere ed è proprio il mio Moretto a porre fine a questa storia.
'Siamo arrivati,adesso potete smettere di litigare' afferma parcheggiando e spegnendo il motore della macchina.
Lo sportello su cui ero appoggiata si apre e Jorge mi porge la mano aiutandomi a scendere,arrossisco e mi scappa un piccolo sorriso.

L'insegna della discoteca è ricca di colori e già dall'esterno è possibile ascoltare il ritmo della musica e la puzza di fumo e alcol.
Ci dirigiamo all'entrata dove troviamo un bodyguard alto e robusto,tra le sue mani ha una cartellina con sopra vari fogli su cui c'è la lista delle persone presenti questa sera,noi siamo al duemilesimo posto.
'Capito Giuly?'

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Natasha.
'Mh?'
'Ma insomma mi stai ascoltando?' Odia non essere ascoltata,e quando accade parte come una macchina,prima di prima fino ad arrivare alla quinta,dipende da come la rispondi..questo è uno dei suoi difetti.
'Scusa,stavo pensando a quanto è bella questa discoteca'

'Comunque ti stavo dicendo,divertirti ma non bere troppo'

'Anche tu'
Detto ciò la mia amica si mimetizza tra le altre persone seguita da Manúel.

Mi sento persa,sono sola circondata da perfetti sconosciuti,ho perso natasha e di conseguenza anche Manúel e non trovo Jorge.Estraggo il telefono dalla piccola borsetta nera e provo a chiamare quest'ultimo ma come primo tentativo è fallito,segreteria telefonica.
Mi guardo intorno e noto due posti interessanti dove potrei andare ad attendere i miei amici;
Il primo è un bel divanetto nero in pelle,sicuramente comodo,decorato con i brillantini,il secondo invece è il banale bancone del bar.
Dopo varie decisioni e stupide conte,decido di andare in entrambi i luoghi.Mi reco al bar per prendere un drink e poi subito scappo sul mio amico nero,il divanetto.

'Ciao'.
Una figura maschile interrompe interrompe la mia visuale.
Il ragazzo non è male,indossa una camicia nera abinata ad un paio di jeans a cavallo basso e le superstar anch'esse nere.Dai suoi occhi rossastri,capisco che è ubriaco e quasi mi spavento.Dico quasi dato che dietro di lui una figura,per me angelica,viene in mio soccorso.

'Nicholas,sparisci,lei è con me!'

La voce di Jorge mi illumina il viso e un sorriso si placa sulle mie labbra.
Si siede vicino a me e gli sussurro un grazie nell'orecchio.
Il moro prende la mia piccola mano e inizia ad accarezzarmela,mi irriggidisco al suo tocco e sembra accorgersene dato che smette e mi invita a scatenarci in pista.

'Ti stai divertendo?' Mi chiede prendendomi per i fianchi e continuando a ballare.

'Tantissimo,grazie per avermi portato qui'.
Come risposta delle dolci labbra si posano sulle mie.

'Dai vi prego,sono le 4 domani dobbiamo partire,vi muovete?'
Mi rivolgo ai tre profughi ma solo il mio moro mi risponde dato che i due piccioncini sono più che brilli.
'Io prendo Manúel,tu prendi Natasha,li facciamo sedere entrambi dietro.'
Gli faccio segno di aver capito e finalmente ci dirigiamo in auto.
Sono stanca e i tacchi iniziano a farsi sentire,domani ho il viaggio di ritorno verso casa e questa cosa mi turba molto,mi mancherà ogni singolo giorno e persona.

'Grazie per averci accompagnate e per non aver fatto la stessa fine del tuo amico' dico ridendo.

'Non ne avevo bisogno piccola'.

Jorge mi stampa un casto bacio sulle labbra e scompare sfrecciando nella sua auto.

#SPAZIOAUTRICE
Eeeehy,non sono scomparsa,sono solo molto impegnata con lo studio,scusatemi😢

Però con questo capitolo vi voglio augurare un buon fine settimana❤❤

Nel posto più lontano•EM• #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora