Chapter 46.

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È passato esattamemte un mese da quel giorno indimenticabile. Il mattino seguente pensavo di aver fatto un sogno, ma quando ho guardato i video e le foto, ho capito che veramente c'è stata una festa in mio onore ed una delle invitata era Emma Marrone.
È sabato mattina ed io sono sola in casa dato che, mio padre una settimana dopo essere tornato è ripartito, mentre la mamma credo sia andata dalla nonna o dall' estetista, chi lo sa. Ho appena finito di studiare le sei materie che devo portare per lunedì, per questo motivo decido di fare una sorpresa al mio amore che non vedo da un bel po, non solo perché il mio tempo è occupato dalla scuola e dallo studio, ma anche perché Jorge ha trovato lavoro in un azienda, quale e cosa faccia me lo sono dimenticata, però gli occupa molto tempo.
Spalanco le ante del mio armadio e prendo un jeans stretto semplice e una camicia a scacchi bianca e nera, raccolgo i miei capelli in una treccia laterale e come tocco finale, coloro le mie labbra con una tempera color nude. Riempio la borsetta con le cose che mi servono cioè chiavi di casa, cellulare, portafoglio e fazzoletti dato che tutte le volte che non li ho, mi viene il raffreddore ed esco di casa.
Metto le cuffiette azionando la mia playlist aggiornata con nuove canzoni e inizio a percorrere la strada che mi porterà nella mia futura casa. Prima di girare l'angolo pero, mi volto all'indietro per dare l'ultimo sguardo alla mia casa e assicurarmi di aver chiuso tutte le finestre. La mia attenzione viene catturata da due persone con i bagagli, credo siano moglie e marito, che bussano alla porta della casa da cui sono uscita. Tolgo le cuffiette e indosso i miei occhiali da sole, così da guardarli meglio, mentre torno sui miei passi già percorsi prima di arrivare all'angolo. La donna ha i capelli castani, è abbastanza giovane ed indossa un tailleur nero, il signore invece, anche lui non mi sembra vecchio ed ha i capelli castani, indossa uno smoking credo, dato che ha un pantalone nero, una camicia bianca, la cravatta grigia e la giacca appoggiata sulla valigia.
Non sapevo che in città ci fosse a un matrimonio, eppure qui le notizie volano, strano. Mi avvicino di più alle due persone che, accorgendosi della mia presenza, iniziano a scrutarmi dalla testaai piedi.

"Mi scusi, state cercando qualcuno?" Chiedo con molta gentilezza e facendo un piccolo sorriso.

La signora continua a guardarmi, mentre il signore decide a rispondermi.
"Salve signorina, mi sa dire chi abita in questa casa?"

"Scusate se mi permetto, ma potrei sapere il motivo?" Chiedo togliendo i miei occhiali da sole e mostrando il mio volto.

"Ma tu sei la signorina Ferrari?" Mi dice l'uomo con occhi spalancati, appena guarda meglio il mio viso.

Oddio sono degli Stalker, o forse sono dell'FBI... oppure sarà successo qualcosa a mio padre e loro sono qui per avvisarmi, almeno si può spiegare il loro abbigliamento.
"SI, p-perché?" Rispondo insicura.

Sul volto della signora si dipinge un'espressione schifettosa mentre l'uomo continua a sorridere.
"Scusi mi può dire lei chi è? Guardi che non ci metto nulla a chiamare la polizia!" Affermo alzando il tono di voce e abbassndo le mie braccia sui fianchi.

"Signorina abbassa i toni e porta rispetto, ci siamo intese?" questa volta ad aprire bocca è la signora, ed era meglio che si stava zitta è così antipatica. L'uomo vedendo la moglie parlarmi in questo modo e la mia espressione a punto interrogativo, si decide a darmi spiegazioni.

"Noi siamo i signori Martínez, stiamo cercando nostro figlio Jorge. È qui?"

Che bel modo di conoscere i genitori del proprio ragazzo, certo che nella mia vita non mi va mai bene.
Sento le guance andare in fumo per le figuracce che ho fatto, ma anche perché mia suocera mi ha guardata con aria schifata e mi decido a parlare.
"Hum Salve, si era qui, adesso si è trasferito in un appartamento qui vicino, sa tra qualche mese vivremo insieme"

Nel posto più lontano•EM• #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora