Chapter 31.

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Dalla nostra prima litigata,sono passati due giorni, questo sta a significare che domani è la vigilia di Natale ed io non ho ancora comprato nessun regalo. Due giorni fa sono anche ritornati i genitori di Natasha ed io e Jorge siamo ritornati nella dimora dei miei genitori, anche se la famiglia della mia migliore amica ha insistito di farci rimanere lì con loro.
Sono le tre del pomeriggio e tra pochi minuti verrà a prendermi Natasha con la madre per andare al Centro Commerciale, per quanto riguarda il mio fidanzato,non lo vedo da questa mattina dato che è andato con i miei genitori a fare delle "commissioni anonime"..già complottano contro di me.
Indosso un paio di jeans, una felpa grigia della nike e le mie adorate adidas. Piastro i capelli e lascio il mio viso ad acqua&sapone.
Prendo la borsa con l'occorrente ed esco di casa sentendo il clacoson della macchina di Vanessa, nonché madre di Natasha.

"Buon pomeriggio" dico entrando in macchina e allacciandomi la cintura...si,nonostante sia seduta dietro, Vanessa ci tiene alle regole della strada. Dopo un paio di minuti arriviamo al centro commerciale, scendiamo e Natasha dice alla madre di venirci a prendere tra due ore.

La prima tappa che facciamo è il bar. Ci sediamo a tavolino e ordiniamo due cornetti a cioccolata bianca e per bere, io un succo a mirtilli e Natasha un cappuccino. Dopo aver consumato il nostro squisito spuntino, anche se io chiamerei colazione, paghiamo e andiamo a comprare il regalo a Manúel.
Nata ha già le idee chiare su cosa regalare al fidanzato, ha optato per la tuta dell'adidas grigia mentre io sto ancora a zero. Avevo pensato anche io ad una tuta, però non mi va di fare lo stesso regalo che lei fa a Manúel, poi avevo anche optato per un profumo, però non so quale possa piacergli.

"Ecco, l'ho trovata..è proprio a datta a lui! gia me lo immagino che figo sarà- ride mentre resta a fissare la tuta, vado a pagare, tu aspettami fuori che devo comprare una cosa che non puoi vedere" mi dice la mora facendomi una linguaccia.
Seguo i suoi ordini e inizio a camminare davanti le vetrine ornate di decorazioni come pupazzi di neve, stelle di natale, bastoncini di caramelle in polistirolo e tante altre ancora.
Mi giro sul lato sinistro e un nuovo negozio attira la mia attenzione, avrà aperto da poco dato che l'ultima volta che venni, non c'era! Mi avvicino e noto che è un'orologeria di marca.
Si accende la lampadina e mi si illumina la mente, Bingo!-esclamo senza rendermene conto e attirando l'attenzione del ragazzo dietro al bancone.

"Salve, posso esserle d'aiuto?"

Si infiammano le guance dall'imbarazzo per l'accaduto di prima e dopo una decina di secondi mi decido a rispondere. "Uhm si..vorrei vedere quel orologio dell'armani che c'è in vetrina"

Il ragazzo apre la vetrata e mi da tra le mani l'orologio. Sono più che sicura che è come piace a lui, già il fatto che è nero opaco, vado sul sicuro...Jorge ama il colore nero. "Okei,lo prendo!"
Mi faccio incartare il regalo, pago ed esco dal negozio raggiungendo Natasha che si avvicina ad ogni vetrina per vedere se sono in quel negozio, ma dico io,non può benissimamente chiamarmi?
"Cornettina,sono quii" dico sventolando la mia delicatissima mano.

"Oh ma dove cavolo eri" dice sbuffando e incrociando le mani al petto.

"Ho fatto il regalo a Jorge, poi vedrai! Tu intanto hai svuotato il negozio dell'adidas?"

"Curiosa?beh, poi vedrai gne gne".
Rido a crepapelle ed entro in altri negozi alla ricerca di un regalo per mia madre, mio padre e infine Natasha e Manúel.
Dopo vari entra ed esci da tutti i negozi che riempivano il centro commerciale, ho comprato per quanto riguarda i membri della mia famiglia, a mia madre una borsa grigia della Marc Picard invece, a mio padre un portafoglio nuovo dato che si lamenta che il suo è piccolo.
Alla mia migliore amica ho preso un vestitino che si è provata prima da Zara, ma non l'ha preso perché prima di entrare nel negozio, già aveva comprato un vestitino, conoscendola, all'aprire del pacco saltellerà per tutta la casa.
Per ultimo, nonché per il rompiscatole più grande che è entrato nella vita della mia bff ,ho preso una maglietta consigliata da Nata.

Finito lo shopping, usciamo dal centro commerciale e puntuale come sempre, arriva Vanessa con la sua Fiat 500 bianca e nera.
"Avete svuotato un centro commerciale per caso?" Ci dice guardandoci con una faccia super scioccata
Io e Natasha ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere. Per tutto il tragitto ho racconto a Vanessa cosa ho comprato, tralasciando il regalo di Natasha ovviamente.

***
Sono tornata da circa un'ora e subito mi sono buttata sotto la doccia, ho un infinito bisogno di rilassarmi, questo pomeriggio avanti e indietro per i negozi mi ha provocato un mal di testa enorme. Indosso il mio accappatoio fuxia di microfibra e inizio ad ascigarmi i capelli mentre canticchio qualche canzone di Emma per rilassarmi ancor di più.
Essendo troppo applicata ad avere gli occhi chiusi, salto al tocco di due mani che mi prendono per i fianchi e mi attirano a sé.

"Oddio ma sei stupido? Potevi farmi venire un infarto! E poi chi ti ha detto di entrare? Esci subito, mio padre ti spezza in due se ti vede qui!" Urlo contro Jorge e lui per calmarmi mi da un bacio sulle labbra e mi dice che i miei genitori sono andati a fare la spesa quindi siamo soli.
Jorge mi prende il phono che avevo tra le mani e mi fa sedere sul bordo della vasca mentre lui, inizia ad asciugarmi i capelli.

"Ecco fatto!" Afferma fiero di sé.

"Grazie amore mio" gli sussurro all'orecchio posandogli un bacio sul collo.
Mi afferra per i fianchi "Dai amore, lasciami vestire" gli dico, ma non sembra ascoltarmi dato che mi prende in braccio e mi fa aggrappare con le gambe intorno ai suoi fianchi portandomi in stanza. Mi appoggia sul letto e inizia a baciarmi con foga.
Non ho ancora avuto la mia prima esperienza, ma a questi tocchi di Jorge sento del fuoco dentro che non so spiegare.
Jorge inizia a baciarmi il collo e non può fare a meno di slacciarmi l'accappatoio, restando a fissare il mio corpo. "Sei bellissima" mi sussurra sulle labbra e sono sicura di essere dicentata rossa rossa, mi metto le mani sugli occhi, ma Jorge me le toglie dicendomi che non devo aver vergogna di lui. Noto la sua erezione crescere e inizia a passare le sue mani sui miei seni, a questo nuovo tocco che prova il mio corpo, mi viene la pelle d'oca.
Ciò che ci ferma è il rumore della porta d'ingresso chiudersi e la voce di mia madre che ci informa di essere tornata. Jorge sobbalza dal letto e subito esce sistemandosi mentre io prendo un altro intimo e il pigiama e l'indosso frettolosamente.
Scendo a salutare i miei e mia madre ci informa di sederci a tavola dato che aveva comprato le Pizze.
Mangiamo e iniziamo a parlare del più e del meno riguardo questo pomeriggio e dagli sguardi che si scambiano Jorge e i miei genitori, metto la mano sul fuoco che mi stanno nascondendo qualcosa di molto importante!
Continuo a mangiare senza farci caso e inizio a pensare a ciò che stava per accadere, ora sono sicura di ciò che voglio.

#SpazioAutrice.
Buona seraa pandini🐼❤
Dato che il capitolo precedente era abbastanza corto,ho deciso di scrivere un capitolo un po più lungo rispetto ai precedenti..e anche un capitolo più emozionante❤❤
Spero che anche questa volta ho centrato il vostro interesse,per qualsiasi cosa informatemi tramite commentie stelline.✏🌟🌟

Se vi piace questa storia e volete aiutarmi a farla crescere,consigliatela ai vostri amici❤
Un forte abbraccio,Roberta❤😘

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