Chapter 29.

37 14 6
                                    

A causa di un incubo,mi sveglio di colpo facendo aumentare i miei battiti cardiaci.
Mi guardo intorno e capisco di essere ancora a casa di Natasha con Jorge al mio fianco, scendo dal letto facendo attenzione a non svegliare il mio principe azzurro e scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Mi appoggio al piano cottura e mentre fisso l'orologio che segna le quattro nel mattino, ripenso al brutto incubo appena fatto.

《Dove credi di andare Giulia?Tu da qui non uscirai mai più, sarai a vita la mia schiavetta e la mia prostituta, nessuno ti troverà mai.》

《Lasciami Michele, sei malato, devi farti curare.》

《Sei tu la mia malattia, voglio ucciderti si ucciderti.》

Mi riappare in mente la scena dove con le sue mani cerca di soffocarmi, inizio a sudare fredda e le mie gambe a tremare.
Era circa un mese che non facevo più incubi in cui il protagonista era Michele, perché adesso la mia mentre mi fa questi scherzi? ..Mi domando se sono solo i miei vecchi pensieri o Michele ha i poteri magici e può parlarmi tramite sogni, ormai da quel ragazzo ci si può aspettare di tutto.
Bevo un altro bicchiere di acqua e torno in camera nonostante il mio fisico senza forze.
Apro la porta e trovo Jorge al centro del letto con lo sguardo perso nel vuoto, magari sta cercando di capire io che fine abbia fatto.

"Amore, stavo venendo a cercarti, va tutto bene?"
Senza risponderlo mi avvicino a lui e allargo le braccia per fargli capire che ho bisogno di un mega abbraccio, lui senza farselo dire due volte, mi avvolge a sé facendomi sentire al sicuro.

"Ti va di parlarne?" Mi sussurra nell'orecchio, ma sentendomi al sicuro tra le sue braccia e cullata dai suoi battiti, mi addormento.

JORGE'S POV.
È passata ormai un'ora da quando Giulia è tornata in camera con un viso pallido, sembrava che avesse visto un fantasma.
Una cosa è sicura, c'è qualcosa che la turba, lo percepisco anche ora che è tra le mie braccia, ha un respiro pesante e i suoi battiti sono irregolari, cosa starai sognando amore mio, calmati io sono con te.

"No non uccidermi ti prego NO" la sento urlare disperatamente e una lacrima le bagna il viso nonostante stia dormendo.
La stringo di più tra le mie calde  braccia e gli do un leggero bacio sul fronte, sperando che nella sua mente si proietta un me supereroe che la faccia stare bene.

Il suono della sveglia mi ricorda che è ora di alzarsi e come un ladro, mi alzo e scendo in cucina dove ci sono già Natasha e Manúel, lo so perché sento le loro voci. Nonostante la sveglia l'abbia messa Giulia perché doveva fare una commissione importante con la sua migliore amica, non mi va di svegliarla adesso che dorme come un angioletto.

"Buongiorno fidanzatini" gli dico alzando la mano destra.

"Dove l'hai lasciata la tua metà?" Aggiunge Manúel dopo che i due mi hanno riaposto al buongiorno.
Mi siedo con loro intorno al tavolo e mentre bevo una tazza di caffè, per darmi forze dopo una nottata di inferno, racconto loro ciò che è accaduto questa notte a Giulia.
Nel raccontare, sul viso di Natasha spunta uno sguardo di rabbia e i suoi pugni sono talmente stretti, che si vedono alla perfezione le sue piccole nocche bianche delle mani.
Senza dire una parola, Nata si alza e si posiziona sul divano, avendo sempre lo sguardo fulminante, in questa stanza regna il silenzio e questo non è buon segno. Mi alzo e mi posiziono vicino la finestra per osservare cosa c'è oltre il vetro.
Ormai il vento di Dicembre soffia tra le strade e l'aria Natalizia inizia a farsi pesante dato che tutte le persone addobbano le loro case con le ultime decorazioni. Questo è il mese dove i grandi magazzini sono affollati da persone in cerca di un regalo perfetto e le commesse dei negozi, sono esaurite per il caos. Un mese magico dove i bambini credono alla magia del Natale e aspettano che l'uomo dalla grossa pancia, il vestito rosso e dalla lunga e bianca barba, scenda giù dal camino per portare i regali a tutti i bambini che si sono comportati bene e dopo aver posizionato i pacchetti regalo sotto l'albero, degusta i deliziosi biscotti al cioccolato e beve un bicchiere di latte prima di andarsene.

Sposto il mio sguardo dalla finestra e lo posiziono sulla figura di Natasha.
I nostri sguardi si incastrano e riesco a percepire in lei, un qualcosa che la spaventa. Seduto al suo fianco, c'è Manúel che le stringe la mano e gli chiede di spiegargli il motivo di questa rabbia improvvisa ma lei scuote la testa a destra e sinistra per dire no e si appoggia sulla spalla del fidanzato, dove inizia a piangere.
Dopo essersi calmata e aver colmato la sua rabbia, inizia a spiegarci il motivo di tutto ciò.

"Sapete ciò che le è successo mesi fa, giusto?" Ci domanda prima di iniziare la spiegazione, acconsentiamo con un cenno di testa e la invitiamo a contonuare.. "Beh, da quel giorno Giulia aveva paura di chiunque la guardasse e di chiunque volesse parlare con lei! Ci furono giorni in cui si chiuse in camera e non uscì, non venne neppure a scuola! Aveva l'ansia di camminare per le strade e vedere un pullman passare perché pensava che ci fosse quel pazzo psicopatico."

"E cosa c'entra ciò con i suoi incubi?" Non posso fare a meno di domandarglielo.
"Adesso ci arrivo" mi dice lei gesticolando con le mani, in segno di essere più paziente e calmo.
"Un giorno, mi chiamò Sonia e mi chiese di andare da lei per parlare di Giulia, ovviamente ci andai e mi disse che ogni sera la sentiva urlare nel sonno e puntualmente dire 《Ti prego lasciami o non uccidermi》proprio come è accaduto questa notte.
La cosa che mi preoccupa e che mi fa arrabbiare tanto e che per farle passare la paura e questi incubi, la madre la portò da uno psicologo e dopo tante sedute, lei è guarita e adesso sorride!"
A queste sue parole, mi metto le mani nei capelli e resto a pensare a quanto sia forte la mia ragazza. Sono uno stupido, dovevo venire prima qui nonostante i suoi No ..dovevo aiutarla e invece non sapevo nemmemo delle sue sedute dallo psicologo.

Mi alzo dalla sedia dove ormai mi ero seduto per i troppi dispiaceri che mi avevano colpito e salgo in camera dalla mia principessa.
Non ho potuto aiutarla allora, ma adesso ci sono e non voglio starne fuori!.

#SpazioAutrice.
Scusate l'attesa,ma ho avuto problemi uno dietro l'altro.

Secondo voi il ritorno di questi incubi è una paura di Giulia o qualcosa di misterioso come se qualcuno volesse comunicargli qualcosa?😱
..Cosa accadrà alla piccola Giulia?

Nel posto più lontano•EM• #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora