Capitolo 6

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«Ho visto che con mio fratello le cose vanno alla grande», mi disse Andreas dopo aver finito le prove
«Beh si ci stiamo conoscendo»
«Quindi adesso state insieme?»
«Per il momento no, ma forse un giorno»
«Sono contento per voi, spero che siate felici»
«Magari un giorno organizziamo una cena a quattro»
«Si può fare», mentre parlammo entrò il fratello «Ehi bella, sei pronta?», mi chiese avvicinandosi
«Si»
«Dove andate?», chiese Andreas
«Hanno aperto un nuovo locale di cucina spagnola a mezz'ora da qua, ci facciamo un salto»
«Ah divertitevi»
«Grazie, sicuro lo facciamo≥, e poi uscimmo, «Lascio il motorino qua, e andiamo con la tua macchina», dissi
«Okay», e cosi salii nella sua macchina.

Andreas's pov
«Come mai sei voluto venire qua? Da quando questa passione per la cucina spagnola?», mi chiese Ale
«Da sempre, io amo la cucina spagnola», ma intanto mi guardavo intorno, «Non lo sopporto, cosa le sta dicendo di cosi divertente da farla ridere cosi tanto?», esclamai
«Ma con chi ce l'hai?»,
girandosi «Ah adesso ho capito, sei patetico»
«Cazzo si tocca, io lo ammazzo»
«Andreas se ti piace cosi tanto, perché non glielo dici...invece di stare qua a spiarli»
«Sono solo preoccupato per lei...conosco mio fratello, e la farà soffrire»
«A me sembra davvero innamorato»
«Fa cosi con tutte, per poi lasciarle...non voglio che si illuda»
«No a te da solo fastidio chiunque ragazzo si avvicina ad Azzurra, ammettilo»
«Invece no»
«Guarda come stai reagendo solo perché tuo fratello è uscito con lei, dai Andreas sei davvero patetico», lo ignorai ma intanto continuavo a guardarli. Forse un po aveva ragione. Mi dava fastidio vederla con un altro che non ero io.
«Alessio mi sono stancato, andiamocene», dissi
«E con la cena? Ormai abbiamo ordinato»
«Non lo so, ma voglio andarmene», chiamai il cameriere «Ci può portare il conto, per favore»
«Ma ancora non avete finito»
«Non mi interessa, dobbiamo andarcene, ce lo può portare, per piacere», insistii
«Come vuole, vado a prenderlo», e se ne andò tornando due minuti dopo con lo scontrino, «Le cose che non avete mangiato, non ci sono sul conto...potete andare a pagare in cassa», ci disse
«Grazie», e poi se ne andò e andammo a pagare, «Questo è quello che avete ordinato, e che non siete riusciti a mangiare, ve lo offriamo noi»
«Grazie», disse Alessio prendendolo, salutammo e uscimmo, «Sei sicuro di non volerlo?», mi chiese
«Si, mangialo tu...io me ne vado a casa», dissi, stavo per andare alla macchina quando mi sentii chiamare
«Tutto bene?», mi chiese
«Si, ho bisogno di dormire...ci vediamo domani»,e poi salii in macchina e andai via.

Azzurra's pov
Stavo al ristorante spagnolo con Alessio, mi faceva molto ridere, era premuroso e gentile. Era il ragazzo che chiunque ragazza desiderava, quando senza volerlo mi girai verso l'entrata e lì in quel momento vidi Andreas che stava pagando
«Cazzo,ci fa mio fratello qua? Lui ha sempre odiato la cucina spagnola», esclamò Alessio
«Beh forse non più», ma a dire la verità anch'io ero curiosa di sapere cosa ci faceva qua
«Non penso, sarà venuto per controllarmi...credo che non gli vada giù che mi sento con te»
«Ma no, cosa vai a pensare», mi arrivò un messaggio, vidi che era da parte di Andreas
Siete molto carini insieme, spero che mio fratello possa renderti felice, davvero.
Buonanotte, Andreas
«Che cos'è successo?», mi chiese
«No, nulla la mia coinquilina mi ha avvertito che rientra domani sera...comunque sono stanca, possiamo andare?»
«Certo»,  chiamò il cameriere per farci portare il conto, pagò lui e poi uscimmo
«Ti accompagno a prendere il motorino»
«Si grazie», e così andammo davanti dal teatro
«Grazie, sono stata bene», dissi prima di scendere
«Anch'io», si avvicinò e stava per baciarmi ma io spostai la testa e gli diedi un bacio sulla guancia,
«Buonanotte», e poi scesi dalla macchina e andai al motorino, misi il casco e prima di partire,lo salutai con la mano e partii via.
Ma mentre stavo aspettando il semaforo,  un motorino andò a finire addosso ad una macchina e da quell'episodio mi ricordai di quando avevo incontrato Andreas, e da lì la mia vita era cambiata e così quando diventò verde invece di girare a destra verso casa mia, girai a sinistra diretta verso casa di Andreas.
Non mi fermai ma prosegui dritta verso la mia scelta, quando arrivai sotto casa sua, parcheggiai il motorino e corsi a citofonare, suonai una, due, tre volte ma nulla, non mi rispose e cosi afflitta me ne tornai indietro quando vidi entrare la sua macchina, parcheggiò e poi scese, e rimase sorpreso di vedermi la a quell'ora
«Che cosa ci fai qua? Non eri a cena con mio fratello?», mi chiese
«Ho detto che ero stanca e cosi ci siamo salutati»
«Ok», ci guardammo per un po senza dire nulla
«Forse ho fatto male a venire, meglio che vada», dissi, ma me ne stavo andando via quando lui mi prese per il braccio
«No, aspetta...», mi girai verso di lui e i nostri visi erano vicinissimi, e poi le sue labbra erano sulle mie, non indugiai e ricambiai il bacio lasciando cadere il casco per terra che rotolò vicino alla macchina, gli misi le braccia intorno al collo.

***

La mattina mi svegliai e notai di non essere in camera mia, affianco a me vidi Andreas. Mi ricordai delle sera precedente.
«Buongiorno», gli dissi appena si sveglia
«Buongiorno», rispose stiracchiandosi, poi si alzò e mi diede un bacio, quando squillò il suo telefono
«Chi è che chiama a quest'ora della mattina», disse alzandosi prese il telefono, «È Elena», mi disse
«Beh rispondi», risposi alzandomi dal letto, indossai la maglietta e poi uscii dalla camera e raggiunsi la cucina per preparare il caffè poco dopo entrò Andreas, «Che cosa voleva?», chiesi mentre stavo mangiando dei biscotti che avevo trovato in un credenza
«È appena salita sul treno, e mi ha detto se l'andavo a prendere»
«E tu ci va ovviamente, chiaro»
«Le parlerò, le dirò tutto ma ho bisogno di tempo», avvicinandosi
«E intanto noi giochiamo a fare gli amanti, a me non va», allontanandomi «Ieri sera ho sbagliato a venire qua, prendo le mie cose e me ne vado», ritornai in camera e radunai tutte le mie cose, quando entrò Andreas che mi fermò, «Dai aspetta non andare, quello che é successo ierisera è stato bellissimo...ma non posso lasciarla cosi senza dirle niente, capiscimi»
«Io ti capisco, ma capisci anche me...finché non parlerai con Elena, meglio non vederci»
«E come facciamo con le prove?»
«Là dobbiamo lasciare fuori i problemi personali, come ha detto Giuliano»
«Proverò a parlarci prima possibile, ma per favore non andare»
«Ma devo passare a casa, cambiarmi e andare in accademia»
«Ah capito, ci rivediamo?»
«Alle prove stasera, vado», stavo per uscire quando lui mi fece girare e mi baciò, ricambiai con passione
«Dai Andreas, devo andare≥, tentando di liberarmi, lo squillò del suo telefono mi aiutò, andò a prenderlo e io ne approfittai per uscire di casa, una volta dentro l'ascensore feci mette locale di quello che era appena successo con Andreas, di quanto mi era piaciuto e quanto sono stata bene, arrivai a piano terra e vidi Elena che stava entrando nel suo palazzo, mi si gelò il sangue.
Ma non era sul treno?

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora