Capitolo 3

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La mattina seguente mi alzai con calma, visto che non avevo lezione in accademia, andai a fare colazione e mi trovai Olivia
«Buongiorno», dissi preparandomi il caffè
«Ben svegliata, hai dormito bene?»
«Si»
«Ieri sera che fine hai fatto?»
«Sono tornata a casa, mi ha accompagnato Andreas»
«Carino...ottima scelta»
«Ci siamo baciati», confessai, «Ma è stato breve...ma a me e piaciuto tanto»
«Qualcuno qua è innamorata»
«Ma che dici, non è vero»
«Come dici tu...che fai stamattina?»
«Mi riposo, poi oggi pomeriggio ho le prove al teatro»
«Ci vediamo direttamente stasera quindi»
«Perché che hai da fare?»
«Università e poi lavoro...adesso scappo», e poi uscii di casa, io rimasi a casa da sola e non mi andava di cambiarmi e cosi rimasi in pigiama tutta la mattinata.

***

«Allora ragazzi, mettiamoci subito all'opera, che abbiamo poco tempo», disse Giuliano «I ragazzi già sanno qualche coreografia, mancano solo quelle in coppia»
«Ma è sempre cosi?», chiesi ad Andreas
«Si...ma meglio cosi che quando è incazzato», inizammo le prove senza fermarci neanche un minuto, né un minuto di pausa, dalle quattro fino alle diciotto tutta una filata
«Sono stanca morta», dissi a Virginia mentre ci stavamo cambiando
«Abituatevi, Giuliano sul lavoro è rigido...non si ferma finché non porta a termine quello che ha in mente, ed è meglio non farlo arrabbiare», ci disse una che si presentò come Elena
«Perché com'è quando è arrabbiato?»chiesi
«Meglio che non lo sai, ciao ci vediamo domani», prendendo la borsa ed uscì dallo spogliatoio, poco dopo uscimmo anche noi ma stavo quasi per oltrepassare la porta quando mi senti richiamare indietro
«Azzurra, puoi aspettarmi devo parlarti», mi disse
«Si certo», dissi rientrando in sala
«Andreas anche con te devo parlare», gli disse mentre stava uscendo
«Adesso?»
«Si, ne approfitto adesso...già che ci sto, andiamo nel mio ufficio che stiamo più tranquilli», disse, e cosi lo seguimmo
«Tu hai un idea di cosa ci vuole parlare?», sussurrai ad Andreas, fece di no con la testa
«Eccomi sedetevi...ehi, non fate quelle facce, mica vi castigo tranquilli», notando forse che eravamo molto preoccupati
«Nello spettacolo che stiamo organizzando, servono due ruoli protagonisti...ed io osservando tutti quanti, ho pensato a voi due»
«A noi due?», annuii
«E in cosa consiste?»
«Beh oltre alle coreografie comuni avrete dei passi due»
«Cioè noi dovremo ballare in coppia?», chiesi guardando prima Andreas e poi di nuovo Giuliano
«Si...c'è qualcosa che non va?»
«Ecco io non ho mai ballato a coppia con un ballerino, prima d'ora». Fino all'altro giorno ero ancora in accademia, mentre ora mi trovavo in un vero teatro a fare le prove di un musical, dove sarò protagonista.
Se questo non era fortuna, non sapevo come chiamarla.
«Questa sarà la prima volta, vedrai che sarà facile...Andreas ti darà un mano, poi».

***

«Quindi saremo una coppia», mi disse Andreas mentre uscimmo dal teatro
«Chi sarebbe una coppia?»,  chiese Elena, la fidanzata di Andreas, venendomi incontro
«Coppia di ballo, tranquilla...non ho nessuna intenzione di rubarti il fidanzato», dissi per tranquillizzarla
«Non devo preoccuparmi allora?», chiese
«No amore», la tranquillizzò Andreas
«Io vado, ci vediamo domani», dissi, andai al mio motorino e me ne andai via.

Ritornai a casa, non trovai nessuno, provai a chiamare Olivia per sapere dove sta ma mi diedi la segreteria telefonica, avevo fame e cosi mi preparai un panino e nel frattempo sentii aprire la porta e poco dopo apparve la mia coinquilina in cucina,  «Ehi...ho una fame», disse mordendo il mio panino
«Ehi, era mio», dissi
«Scusa, com'è andata la lezione a teatro?», chiese sedendosi
«Lascia stare...sarò la ballerina protagonista e farò coppia con Andreas»
«Non sei contenta, sai quante vogliono stare al tuo posto»
«Di ballare con Andreas o di essere la protagonista?»
«Entrambi», ridendo
«Si, e la sua fidanzata mi vuole morta»
«Perché è fidanzato?»
«Uno come lui non poteva essere single»
«Secondo me quando l'ho visto, hanno problemi come coppia»
«No, stanno bene...sembrano affiatati»
«No, fidati di me...hanno problemi»

Andreas's pov
«Ma devi proprio ballare con quella?», mi chiese Elena mentre stavamo a cena
«Non è stata una mia decisione»
«Ma non provi niente per lei vero?»
«Ma che cosa ti viene in mente? Certo che no», intanto ripensavo a bacio che ci c'eravamo dati l'altra sera fuori dalla discoteca, e mi era piaciuto
«A che pensi?», mi chiese
«Nulla, torno subito», mi alzai e  andai al bagno, mi guardai allo specchio e mi vidi  diverso
«Amore, tutto bene?», mi senti chiamare
«Si, arrivo», sospirai ed uscii, raggiunsi  Elena «Sicuro che vada tutto bene? Sei strano», mi disse
«Non mi sento molto bene, scusami non ce la faccio...torno a casa», mi alzai ed uscii dal ristorante lasciandola sola, eravamo venuti con la sua macchina e cosi tornai a casa a piedi ma non mi dispiaceva, sono cosi confuso che camminare mi avrebbe fatto bene, avevo Azzurra nella testa, ripensai al nostro incontro, ai momenti passati insieme, sono pochi ma non riuscivo a dimenticarli. Non andai a casa mia ma da Alessio, avevo bisogno di un amico

«Ehi, ma non eri a cena con Elena?», mi chiese appena mi vide davanti casa sua
«Si, ma non ci stavo con la testa...posso entrare?»
«Si», mi fece entrare e stava giocando alla play con la bottiglia di birra affianco
«Vuoi una birra?»
«Si», me la lanciò
«Dai su avanti, racconta», disse sedendosi sul divano
«Non riesco a togliermi dalla testa Azzurra», confessai
«Ahia questo è negativo amico»
«Grazie...è proprio un piacere parlare con te», mi alzai per andarmene
«Dai su non volevo, scusami»,mi fermò e io mi risiedei
«Credo di essermi innamorato...sul serio questa volta», esclamai

Azzurra's pov
Non riuscivo a prendere sonno, mi rigiravo continuamente nel letto senza speranza, avevo lui e il suo dannato sorriso nella mia testa, mi girai con lo sguardo rivolto al soffitto e mi venne in mente il nostro incontro, i pochi momenti passati insieme, erano pochi si ma indimenticabili.
«Basta, ci rinuncio», dissi alzandomi dal letto e andai a bere in cucina dove trovai Olivia che stava studiando
«Ehi, che fai in piedi?», mi chiese
«Non riesco a dormirea», risposi prendendo un bicchiere d'acqua e poi mi sedei affianco a lei
«Che cosa ti tormenta?»
«Non riesco a togliermi Andreas dalla testa»
«Non ti ho mai visto cosi»
«Sai credo proprio di essermene innamorata», esclamai.

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora