Capitolo 15

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«Ma stai ancora così? Dai su sbrigati che la festa sta per iniziare», mi disse Olivia entrando in camera
«A me non va di venire»
«Non se ne parla...non puoi rimanere chiusa a casa, devi uscire e divertiti», andò al mio armadio per vedere cosa potevo mettermi, «Non hai niente di adatto...ci penso io», e poi andò in camera mia per ritornare con un vestito aderente nero con la parte alta del seno quasi trasparente
«Se credi che io indosso quel vestito, te lo può scordare», dissi
«Invece si, sei bella, single e vuoi o no far impazzire Andreas?», non risposi perché infondo aveva ragione, e cosi lo presi e mi vestii
«Così si fa...vieni che ti trucco», mi sedei sulla sedia e mi lasciai nelle sue mani.
Quando aveva finito, mi specchiai e quasi non mi riconoscevo, era un'altra me.
E mi piaceva. Il trucco era non troppo pesante e i capelli erano tirati su.
«Rimarrà a bocca aperta quando ti vede vestita così», disse. Ci sperai
«Dai andiamo», uscii dalla stanza e io indossai i tacchi, presi la borsa e la segui fuori
«Prendiamo la mia macchina, sul motorino vestite così non mi pare il caso», disse mentre uscimmo
«Come vuoi», salii in macchina e poi partimmo verso il teatro. Li si teneva la festa.

«Bella la festa eh?», mi chiese Veronica, vedendomi in disparte a guardare gli altri che ballavano
«Non è male...a proposito dov'è tuo fratello che gli voglio fare gli auguri di compleanno»
«Ma oggi non è il suo compleanno»
«Come?». Mi avevano mentito. Ad un tratto la musica si spegne, ed Elena saliu sul palco. Stava iniziando a capire qualcosa, forse.
«Grazie a tutti per essere qua, volevamo fare un annuncio molto importante...», chiamò Andreas  sul palco, «...ci sposiamo tra due mesi-disse Elena, tutti applaudirono, meno che io.
Fermai un cameriere con un vassoio di champagne e ne presi due bicchieri, stavo prendendo il terzo ma venni fermata
«Azzurra, piano», mi disse Veronica e mandando via il cameriere
«Si sposa ti rendi conto...ho bisogno di qualcosa di molto forte per mandare giù questa notizia», e me ne andai al bancone.
Alle undici e mezza mi ero fatta circa sette shottini, mischiato a qualche drink, cocktail ed ero mezza ubriaca. Non era mia intenzione ubriacarmi questa sera, ma dopo quella notizia
«Azzurra, basta», mi disse Olivia allontanandomi dal bancone
«Sto benissimo», in mezzo alla pista vidi Andreas ed Elena e li raggiunsi, barcollando un po
«Congratulazioni agli sposi», dissi alzando il bicchiere di vodka
«Azzurra, sei ubriaca?», chiese Andreas
«Per niente», continuando a bere poi un ragazzo mi venne addosso e io finii a terra, scoppiando a ridere «Che caduta...oh gira tutto», dissi
«Azzurra, hai fatto lo spettacolo...adesso pero andiamo», disse Olivia cercandomi di alzarmi con l'aiuto di Andreas
«Ci penso io», disse e mi portò fuori dal teatro.
Una volta fuori allentai la sua presa e cominciai a correre verso la strada, -Lui si sposa-gridai a un signore che passava in quel momento
«Scusala, non sa quello che fa...Azzurra, finiscila», disse Andreas prendendomi le mani, lo guardai in faccia e poi gli diedi un bacio
«Oddio,mi gira la testa...credo di svenire», dissi
«No Azzurra...», ma era troppo tardi perché svenni tra le sue braccia.

***

Il mattino dopo, mi svegliai e mi resi conto di non essere in camera mia. Non mi ricordavo niente di quello che era successo
Girai la testa verso il comodino e trovai un biglietto
Buongiorno. Sono dovuto uscire presto...tu fai come se fossi a casa tua
Andreas
Tentai di ricordare ma avevo un vuoto di memoria. Mi ricordai delle festa e dell'annuncio del fidanzamento di Andreas e Azzurra, e poi il vuoto.
Mi alzai e andai in bagno per darmi una sciacquata, tornai in camera e trovai un paio di jeans da donna,dovevano essere di Elena, portavamo la stessa taglia e così decisi di indossarli. Con tutti i vestiti che aveva, non se ne sarebbe accorta, e poi trovai una felpa, presi la borsa ed uscì per andare a casa mia, dove trovai la mia coinquilina che faceva colazione,
«Ehi chi si rivede», mi disse «Come stai?»
«Meglio non parlarne», mi tolsi i tacchi e vado a fare colazione, e poi a farmi la doccia.

Andreas's pov
Ritornai a casa mia, «Azzurra...sei sveglia?», dissi entrando in camera e vidi che il letto era ben fatto e con un biglietto
Grazie per quello che hai fatto per me. Ci vediamo a lezione. Ho trovato dei jeans di Elena, li ho indossati...spero che non se la prende...e una tua felpa.
Azzurra
Non negai che sperai ci fosse ancora. Ma la capivo dopo quello che avevo detto ieri alla festa. Dovevo avvisarla prima.
Suonò il citofono, e mi ritrovai davanti Elena, «Ciao amore», disse
«Ciao»
«Perché ho come l'impressione che stessi aspettando qualcun altro»
«Ma no, che vai a pensare...sono rientrato da poco...che cosa sei venuta a fare?»
«Ho un po di tempo libero, e ho pensato di andare a pranzare insieme, ti va?»
«Certo», presi la giacca, il telefono, le chiavi di casa e andammo a mangiare al nostro posto, al giapponese.

Azzurra's pov
«Che cos'hai?», mi chiese Olivia entrando in camera e mi vide a letto
«Non mi sento tanto bene»
«Sarà stato ieri sera, hai bevuto troppo e non sei abituata. Riposati e vedrai che andrà meglio»
«Posso chiederti un favore?», annuii , «Potresti abbassarmi un po le tapparelle?»
«Certo», andò alla finestra per chiuderle e poi mi lasciò riposare. Anche se la mia testa non fece altro che pensare all'annuncio del matrimonio. Mi continuai a chiedere perché non mi aveva accennato nulla. Eravamo andati a un concerto insieme, mi aveva baciato e avevamo anche pranzato a casa mia. E io che credevo di piacergli, ma invece stava progettando di sposarsi.
Ad un tratto mi squillò il telefono, lessi su il display 'Andreas', e decisi di non rispondere. Staccai la chiamata e mi rimisi giù, e questa volta mi addormentai.

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora