Capitolo 24

176 12 0
                                    

Era la sera prima dello spettacolo, ed ero molto agitata. Mi dovevo distrare per non pensare al giorno dopo, altrimenti sarei impazzita
«Ragazzi, facciamo qualcosa questa sera?»
«Ci sto», mi si accodò la mia amica
«Discoteca per tutti?», chiese Alessio, tutti rispondemmo di si, e così dopo esserci messi d'accordo per le macchine andammo verso la solita nostra discoteca
«Vuoi qualcosa da bere?», mi chiese Andreas dopo essere entrati
«Un gin tonic»
«Okay, vado a prenderlo», e così mentre lui andai verso il bancone io raggiunsi gli altri ai divanetti e, mi misi vicino ad Alessio
«Agitata per domani sera?», mi chiese
«Troppo... è il mio primo spettacolo e voglio che vada tutto bene»
«Andrà tutto bene, tu sei bravissima... Giuliano ha preparato un capolavoro e verrà una bomba», ritornò Andreas con il mio drink
«Grazie», e lo bevvi tutto «Ti va di ballare un po'? Oppure vado da sola», dissi
«Non ci penso nemmeno...vengo anch'io», e così ci alzammo e andammo in pista e cominciammo a ballare.

Alle due passate, uscimmo dalla discoteca e ci dividemmo dal resto del gruppo, «Andiamo a casa tua?», gli chiesi
«Non sono capace di dirti di no»,e così andammo verso la macchina
«Ehi Andreas, stavi andando via senza di me...sai che sono venuto con te», disse Alessio alle nostre spalle
«Ma non puoi andare in macchina con Virginia?», gli chiesi
«E va bene, ci vediamo domani», e così va verso la macchina di Virginia mentre noi ce ne andammo verso casa di Andreas.

Entrammo in casa, leggermente brilli, non sapevo bene quanti drink avevo bevuto, forse due e tre, ma io reggevo poco l'alcool
«Fai l'amore con me», dissi, si avvicinò e cominciò a spogliarmi fino a quando non rimasi in intimo davanti a lui. Non mi vergognai più come prima.
Feci un passo davanti a lui e iniziai a spogliarlo, poi mi prese e mi fa sdraiare sul letto e lui si mise sopra di me e cominciò a baciarmi fino ad arrivare alla mia zona intima, inarcai la schiena emettendo un gemito.
Prese il preservativo e se lo srotolò sulla erezione e poi entrò dentro di me, prima piano e poi più velocemente, fino ad raggiungendo l'orgasmo urlando l'uno il nome dell'altro e, poi crollammo esausti l'uno affianco all'altro.
«Ti amo», mi sussurrò
Due parole, ma che per me valgono tantissimo
«Ti amo anch'io», dissi prima di addormentarmi.

***

Il mattino dopo, allungai la mano verso l'altra parte del letto per cercare Andreas ma sentii solo il vuoto, aprii gli occhi per svegliarmi e in quel momento stava entrando lui con un vassoio con la colazione. Se questo non era un buongiorno.
«Buongiorno amore mio», disse poggiandolo sul letto e poi mi lasciò un bacio sulle labbra
«Buongiorno...ho una fame», dissi, prendendo il cornetto e cominciai a mangiarlo
«Sei pronta per stasera?»
«Non iniziare che mi fai salire l'ansia»
«Vedrai che andrà benissimo»
«Dobbiamo stare a teatro alle sette,che facciamo nella mattinata?»
«Tu preparati e, vedrai», mi lasciò un bacio e poi si alzò, finii di fare colazione vedendo i messaggi, alcuni erano per augurarmi buona fortuna per stasera.
Mi alzai e andai a farmi la doccia e poi mi vestii. Avevo lasciato un po' di vestiti a casa di Andreas.
Andai in cucina e Andreas era concentrato a lavare i piatti, lo andai ad abbracciare da dietro
«Sai che sei un perfetto uomo di casa» ,dissi
«Non direi... è solo che mi piace avere la casa in ordine, ma comunque ho finito e torno subito, vado a vestirmi», poi sparii mentre io lo aspettai seduta sul divano e quel momento mi chiamò mia madre
*In bocca lupa per stasera*
*Grazie e crepi...ma tu ci sarei vero?*
*Certo, non ho mai appoggiato questa tua passione ma se ti rende davvero felice, dovrò cominciare ad accettarla*
*Grazie, non sai quanto mi rende felice sapere che ci sarai stasera*
*Ci vediamo stasera, spacca tutto*, poi salutai e riattaccai, entrò Andreas
«Che è successo?», chiese preoccupato, vedendo che stavo piangendo
«Niente, ho appena parlato con mia madre e mi ha detto cose bellissime»
«Sono contento per te, ci sarà questa sera?»
«Si, per la prima volta mi vede ballare»
«Vedrai che sarà orgogliosa di te...come lo sono io con te», mi baciò
«Dove andiamo?», chiesi
«Sorpresa», uscimmo di casa e salimmo in macchina.

Sentii qualcuno baciarmi il collo, sorrisi involontariamente,
«Siamo arrivati», disse, mi stiracchiai e poi scesi dalla macchina e mi accorsi che stavamo al mare
«Mi aiuti?», mi chiese
«Certo», lo raggiunsi e presi lo zaino e poi andammo in spiaggia, distesi l'asciugamano e lui si tolse la maglietta, in quel momento stavano passando delle ragazze che facevano commenti su Andreas
«Cazzo se guardano,sembrano che non hanno mai visto un uomo nudo», esclamai
«Con chi ce l'hai?»
«Con quelle là...non la smettevano di guardarti»
«Sei gelosa?»
«Stavano guardando qualcuno che è mio», si avvicinò e mi baciò
«Io ho occhi solo per te»
«Ti amo»
«Anch'io ti amo».

***

Dopo aver passato una bella giornata al mare, verso le sette tornammo a Roma e andammo a teatro per prepararci alla prima
«Pronti?», chiese Giuliano entrando nel camerino
«Si, daremo il meglio»
«Cosi vi voglio...finite di truccarvi e sistemarvi e poi tutti nel camerino sei ragazzi che dobbiamo parlare prima della prima», ci avvisò
«Okay», poi lui uscì e noi finimmo di truccarci e vestirci, senti il mio telefono vibrare, ed era un messaggio da parte del fratello di Andreas
«Chi è?», chiese Virginia
«Il fratello di Andreas»
«Leggi...che dice?», lo aprii
«Beh mi augura solo in bocca a lupo per stasera e mi dice che ci vediamo dopo lo spettacolo»
«É stato carino dai»
«Si, spero che abbia superato quello che è successo tra di noi»
«Credo di si»
«Ragazze, dobbiamo andare tutti in sala, Giuliano deve farci un discorso prima di uscire», ci avvisò Teo
«Arriviamo», dissi ci sistemammo e poi andammo in sala, andai a sedermi vicino ad Andreas
«Allora oggi c'è la prima, date il massimo di voi e andrà tutto per il meglio. Non pensate a niente altro tranne che allo spettacolo», poi ci alzammo e ci mettemmo al centro e urlammo merda, merda, merda. Era un rito che facevano tutti, sia attori che ballerini, prima di salire sul palco, e poi ci toccammo a vicenda i culi in quanto era un segno scaramantico.
«Io vi guardo da fuori, andate a finire di prepararvi che tra poco si inizia», disse e poi ci lasciò andare nei nostri camerini.

1.2.3
Si va in scena.

...
Continua al prossimo capitolo

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora