Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]

Capitolo 7

Andreas's pov
Suonano il campanello, e rimasi sorpreso di vedere Elena
«Pensavo che fossi sul treno, ti stavo per venire a prendere»,  dissi
«Volevo farti una sorpresa, non sei contento?»
«Certo, ma non hai incontrato nessuno mentre salivi?»
«No, non c'era nessuno...ma tutto bene?»
«Si,perché»
«Sei strano...devi dirmi qualcosa»
«No»
«Sei solo?»
«Certo, chi vuoi che ci sia»
«Te lo chiedevo perché ho visto due tazzine usate»
«Ehm...sono stato io ho bevuto prima da un bicchiere poi sono andato a vestirmi e sono ritornato ma mi sono dimenticato e me ne sono preparato un altro», mentii, era la bugia più assurda che potevo inventarmi ma ci aveva creduto
«Hai da fare oggi? Devo parlarti», dissi
«Si,devo vedermi con delle amiche...anzi scappo perché sono in ritardo, ci vediamo a teatro, tanto se li vero?»
«Si..», per poi andarsene da casa mia lasciandomi solo.

Azzurra's pov
«Non so che cosa ti sia successo, ma per favore non smettere oggi hai ballato benissimo», mi disse la prof mentre tutte se ne stavano andando. Anche se ero la protagonista di un musical, dovevo comunque frequentare l'accademia
«Grazie»
«Chiunque sia stato, ti fa davvero bene...non perderlo mai»
«Ci proverò, adesso vado», prendendo la mia roba
«Alla prossima, sempre cosi mi raccomando»
«Si, ciao», dirigendo verso la porta e me ne andai, all'ingresso mi stava aspettando Virginia
«So io chi centra con tutta questa felicità», mi disse
«Smettila»
«Ma prima dimmi che ho ragione, centra lui vero?»
«Si»
«Ah lo sapevo», si mise a saltare per la strada
«Virginia...smettila.Ti guardano tutti»
«Come stato? Voglio che mi racconti tutto»
«Si, interessa anche me...dai racconta», disse una voce alle nostre spalle, per poi scoprire che era Alessio, il fratello di Andreas
«Ciao Ale»
«Ciao, sto aspettando»
«Vabbe meglio che vado,  mia madre mi sta aspettando, ci vediamo alle prove», mi disse Virginia
«Okay, a dopo», e cosi rimanemmo io e Ale
«Che cosa intendeva dire la tua amica?», mi chiese
«Ma niente di che, oggi ho ballato meglio del solito e si è congratulata con me»
«E a chi si deve questo onore? A mio fratello forse? Sei andata da lui dopo che ci siamo salutati vero?»
«Ma no, che ti viene in mente...sono andata a casa mia a dormire»
«Sento che non mi stai dicendo la verità ma fingo di crederci, hai da fare adesso? Voglio portarti in un posto»
«Adesso no»
«Vuoi venire allora?»
«Si», e così lo seguii in macchina.

***

«Quanto manca?», chiesi dopo quasi un ora che eravamo in macchina
«Siamo arrivati», disse mentre parcheggiò «Sono sicuro che ti piacerà», disse poi scese dalla macchina e venne dalla mia parte per aprirmi la portiera, «Ti fidi di me?», mi chiese
«Si»
«Seguimi allora», porgendomi la mano e io gliela diedi, e poi ci incamminammo.
Camminammo per altri quindici minuti,
«Mi fanno male i piedi... manca ancora molto», dissi
«Se vuoi posso prenderti in braccio», lo guardai strano ,«Sul serio», lo ignorai e proseguii avanti, fino a quando non arrivammo a un distesa verde dove vi si trovava un campannone e dei tizi che si lanciavano con il paracadute
«Alessio, che cosa significa questo
», chiesi
«È la mia sorpresa per te»
«Perchè?»
«Non esiste nessun perché, mi andava di farti questa sorpresa...hai mai volato con il paracadute?»
«No, pero è nella mia lista di cose da fare prima di morire»
«Bene, allora il tuo giorno è arrivato», intanto si era avvicinato un signore, «Il suo paracadute è pronto»
«Grazie...vieni seguimi», mi disse e cosi lo seguii
«Aspetta, vieni con me vero? È la mia prima volta e ho paura», dissi
«Fidati, ci sarò io»,poi ci misero l'imbracatura e ci mettemmo in posizione, «Buon divertimento, ci vediamo dopo», ci disse
«Grazie»
«Pronta?», mi chiese Alessio
«Si», e cosi iniziammo a salire, ero davvero felice, guardai il paesaggio meravigliata.

«Allora com'è stato?», chiese il tipo che ci aiutò a togliere l'imbracatura
«É stato stupendo», risposi «Grazie»,dissi ad Alessio
«Di niente, hai fame?»
«Si»
«Andiamo a mangiare allora», e così ritornammo indietro e poi andammo a mangiare al mc donalds.

Dopo aver mangiato tornammo a Roma, e mi accompagnò al teatro
«Grazie ancora per oggi, mi sono divertita molto», dissi quando eravamo davanti il teatro
«Prego», mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia

Andreas's pov
Usci dal teatro per prendere un po d'aria quando vidi la macchina di mio fratello con dentro Azzurra,  e proprio in quel momento lei gli stava dando un bacio, mi diede fastidio.
Scesero dalla macchina e si dirigono verso di me
«Ciao fratellino, come va?», mi chiese Alessio
«Bene...voi invece dove siete andati?»
«L'ho portata a fare deltaplano»
«Si, ci siamo divertiti tantissimo»aggiunse
«Che bello, sono molto felice per voi», sorridendo forzato
Sono sicuro che la faccio divertire molto di più io senza andare sul paracadute, pensai
«Vabbe io ho delle cose da fare, ti. chiamo questa sera», disse Alessio
Era ora che te ne andassi, «Okay, ci sentiamo stasera», le rispose, poi si salutarono e se ne andò via, noi rimanemmo da soli
«Glielo hai detto di ieri sera?»,  chiesi
«Non devo mica per forza dirglielo, siamo soli amici»
«Beh pero penso che non gli piacerà comunque»
«Tu invece glielo hai detto a lei?»
«Ancora no, ma glielo dirò molto presto», glielo dissi sussurrando all'orecchio, e vidi che si era agitata
Beh quando glielo dirai, ne riparliamo», disse e poi entrò a teatro e io poco dopo di lei buttando la cicca della sigaretta nell'apposito cestino.
«Sono contenta di trovarvi insieme, devo parlarvi», ci disse Veronica
«Adesso? Abbiamo le prove», dissi
«Giuliano lo sa, iniziate cinque minuti più tardi...venite con me», e così la seguimmo in ufficio
«Questa domenica sareste disponibili per un esibizione live?»
«Esibizione live in che senso? E poi dove?», chiese Azzurra
«In una scuola di ballo, organizzano una serata e mi hanno detto se ho una coppia da far esibire»
«E lei ha pensato a noi, giustamente»
«Si»
«Io ci sto, dovrebbe essere carino», rispose Azzurra
«Anch'io»
«Grazie mi avete salvato»
«Quando prepariamo la coreografia?»
«Ecco, siete disposti a rimanere un'altra ora e mezza qua?»
«Si,ma non di più»
«Si»
«Okay, allora dopo vi dico tutto..ora andate se non mio fratello mio uccide»,e così uscimmo e andammo in sala, ci unimmo agli altri.

Azzurra's pov
Dopo le prove, tutti se ne andarono mentre io e Andreas rimanemmo da soli, come sempre, poco dopo entrò Veronica
«Grazie per essere rimasti, facciamo poco...la canzone che dovete ballare è questa...», premette play ed uscirono le note di Luce di Elisa
«No...ti prego questa no», disse Andreas
«Invece è carina...», risposi «...anche se mi ricorda troppo qualcosa», l'ultima frase senza volerlo l'aveva detta anche Andreas, e noi ci guardiamo perché era lo stesso. Era le stessa canzone che c'era in macchina di Andreas, il giorno del nostro incidente.
«Ah vedo che è una canzone importante, cosa vi ricorda?», chiese Veronica sedendosi sul palco
«Ma niente di che, è una stupidaggine»,dissi
«Si, niente di importante», ripete Andreas. Ma era stata la stupidaggine più bella della mia vita.
«Beh questa stupidaggine come la chiamate voi, dovete ricordarla metterla nella coreografia»
«Non dovrebbe essere difficile»
«Venite con me che vi mostro la coreografia»,  e cosi si alzò e andrò a prendere il telefono e noi la seguimmo, poi ce lo passò
«Molto bella ma il bacio finale è compreso?», chiesi
«No pero se lo vorreste fare non è male»
«Bene, allora non si fa...toglielo dalla coreografia»
«No, lascialo..magari all'ultimo minuto le cose cambiano», aggiunse Andreas, lo guardai.

Alle 21, uscimmo dal teatro
«Visto che sono le 21 che ne dici di andare a mangiare qualcosa insieme?», chiese Andreas
«Non so, devo vedere che ha fatto la mia coinquilina»
«Hai paura di stare da sola con me, forse?»
«Paura di stare con te? Mai»
«Allora andiamo», e cosi andammo alla pizzeria dove eravamo andati l'ultima volta tutti insieme, prendemmo la pizza e poi andammo a sederci fuori a tavoli.

Dopo aver mangiato, mi riaccompagnò a casa
«Sai credo che ti faccia divertire più io di mio fratello», mi disse dopo avermi fatta scendere
«Ah si, ma davvero»
«Te lo dimostrerò», e poi se ne andò  lasciandomi senza parole.