Capitolo 21

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«Dai su vieni, voglio farti vedere un vestito troppo carino», mi disse Olivia mentre correva verso h&m.
Oggi era domenica e cosi avevamo deciso di andare al centro commerciale.
La seguii nel negozio e mi fece vedere questo vestito che a mio gusto personale, non era un granché. Essendo sua amica glielo dissi senza problemi, perché le amiche servivano a questo a dirti la verità su qualsiasi cosa
«Carino ma non te lo vedo addosso», dissi
«Dici?»
«Sono tua amica e ho il dovere dirti la verità...non ti si addice al tuo corpo»
«Beh forse hai ragione, è un po da troia», ridemmo e andammo a vedere altro.
Non trovando nient'altro uscimmo a mani vuote, «Mi aspetti un attimo che devo andare in un posto»
«Certo...ma sbrigati», poi se ne andò mentre io mi andai a sedere su una panchina, mentre stavo andando passai davanti a un negozio di vestiti eleganti per uomo e, proprio in quel momento era uscito Andreas dal camerino, mi fermai e restai lì a guardarlo. Senza farmi vedere, entrai ne negozio e mi nascosi dietro un camerino
«Questo secondo te com'è?», sentii dire ad Alessio
«Dai questo, non è male», gli rispose
«Bho a me non convince più di tanto»
A me si invece, stai benissimo
«Allora provatene un altro...», si girò verso la mia direzione e per farmi vedere mi abbassai
«Quello nero in vetrina si può provare?», sentu chiedergli al commesso
«Si certo», sentii i passi del commesso quasi vicino da me e cosi mi spostia più avanti con il risultato di far cadere per terra il manichino
«Ma che diamine!», esclamò il commesso «Ma che cosa ci faceva nascosta la dietro?», mi chiese
«Ecco io... », cercai una risposta valida
«Azzurra...», mi chiese Andreas arrivando poco dopo
«Che coincidenza anche voi qua», dissi
«Conoscete questa ragazza?», chiese il commesso
«Si»
«Beh io...devo proprio andare...Olivia mi sta aspettando», e cosi uscì dal negozio e andai alla ricerca della mia amica, la trovai in un negozio di gioielli, la raggiunsi
«Non sai chi ho appena visto? Anzi che figura di merda ho appena fatto...», dissi
«Di che parli»
«Ho visto Andreas che si stava provando il vestito per il matrimonio...»
«Che coincidenze! Che ne pensi di questo?», mi chiese mostrandomi un anello maschile
«Carino...ma per chi è? Per te non penso, visto che è da uomo»
«Per mio fratello, ovviamente, cosa vai a pensare, fa il compleanno a breve», poi pagò e mentre era alla cassa mi feci un giro e vidi un bracciale da uomo, in pelle che era perfetto per Andreas. Non sapevo quando glielo darò ma decisi comunque di comprarlo
«Azzurra andiamo», mi chiamò la mia amica
«Si, un attimo comincia ad avviarti...ti raggiungo subito»
«Okay», uscì e io chiamai la commessa «Mi scusi, potrebbe incartarmi questo bracciale», dissi, annuii ed eseguii
«È per qualcuno di importante?», si lasciò uscire
«Più o meno»
«È uno dei più belli bracciali che abbiamo in negozio, deve essere per  qualcuno davvero importante»
«Lo è davvero»
«Ecco tenga a lei...e buona fortuna»,sorrisi, mi diede il pacchetto, pagai e poi usci raggiunsi Olivia al reparto ristoro. Mangiammo al mc e qua rincontrammo Andreas e Alessio.
«Possiamo unirci a voi?», chiese quest'ultimo
«Ma certo», rispose Olivia, cosi si misero al nostro tavolo, Alessio di fronte la mia amica e Andreas di fronte a me.

«Hai comprato il vestito?», gli chiese Olivia
«Si, dopo averne visti un paio alla fine ho trovato quello giusto»
«Posso farti una domanda?»
«Certo», Olivia mi guardò e io capii subito che gli stava per chiedere,
«Perché avete deciso di anticipare il matrimonio?». Lo sapevo
«È stata un idea di Elena e il padre ha subito accettato»
«Beh potevi comunque rifiutare»
«È impossibile rifiutare davanti a uno potente come il padre»
«Vabbe, io direi di andare che si è fatta una certa ora», dissi alzandomi, mi misi la giacca e gli altri mi seguirono
«Vi accompagniamo alla macchina», disse Alessio, e noi accettammo. Lui e Olivia camminarono davanti mentre io e Andreas un pò più indietro in silenzio. Anche se avevo tante cose da dirgli.
Una volta arrivati alla nostra macchina, salutammo i ragazzi e poi ce ne andammo.

***

«Va bene ragazzi, per oggi può bastare», disse Giuliano quando avevamo concluso la coreografia, «Fatela sempre cosi e andiamo alla grande», tutti radunarono le loro cose e si affrettarono ad uscire dal teatro, rimasi per ultima e mi si avvicinò Giuliano
«Come stai?», mi chiese
«Cerco di andare avanti»
«Ma se tipo una di queste sere ti invitassi a mangiare una pizza, quante possibilità ho che mi dici di si?»
«Diciamo abbastanza possibilità»
«Bene, un buon inizio...quindi se ti invitassi domani sera?»
«Accetto ma a patto che ci incontriamo là, voglio guidare»
«Okay, come vuoi...non ho nessun problema»
«Grazie...mi fai sapere poi dove e a che ora?»
«Si, ti scrivo un messaggio», poi uscimmo dal teatro insieme, lo salutammo e poi ci separammo.
Tornai a casa e la mia amica ancora non c'era, andai a prepararmi da mangiare e poi mi misi a guardare la televisione fino all'arrivo di Olivia
«Ciao», disse entrando e poggiando la borsa sul tavolo, sparendo poi in cucina e poi si ritornò da me a guardare la tv
«Tutto bene?», le chiesi
«Si...sei tu quella che non sta bene»
«Io sto benissimo»
«Eh...come no»
«Sto cercando di andare avanti con la mia vita, e non pensare ad Andreas...e a questo proposito domani sera sono a cena con Giuliano», le comunicai
«Come Giuliano?»
«Beh mi ha invitato e non mi sembrava carino rifiutare e poi se voglio dimenticarmi di Andreas dovrò cominciare da qualche parte»
«Hai ragione ma proprio con il tuo coreografo di danza? Chissà cosa penseranno le altre»
«Pensassero quello che vogliono, non mi interessa sinceramente», mi alzai «Credo che andrò a dormire», dissi
«Si anch'io», e cosi ci dirigemmo verso il corridoio per poi entrare ognuna nella sua stanza.
Andai a chiudere la finestra, indossai il pigiama e poi mi misi sotto le coperte ma prima che riuscì a chiudere occhio passarono venti minuti, troppi pensieri che si aggiravano su una persona sola.

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora