Un mese dopo
Ultima sera in Sicilia, e poi finiva la nostra turnee in giro per tutta Italia. In qualunque posto è stato fatto sold out. E come prima esperienza di musical era andata molto bene, oltre le mie aspettative.
Era stato qualcosa di magico, spettacolare calcare i più grandi palchi che fino a quel momento avevo visto da spettatrice.
Per tutto il tempo della tournée pensavo anche a un modo per dire ad Andreas della faccenda dell'anno a Los Angeles, e al fatto che avevoo deciso di accettare. Era un occasione che capitava una sola volta nella vita, e dovevo coglierla. Si sapeva che la carriera dei ballerini, aveca vita breve. Poteva non ricapitarmi più.
Per il momento lo sapevo solo le mie amiche Olivia e Virginia, i fratelli Peparini e anche Alessio, che aveva sentito mentre lo dicevo a Virginia nel camerino e mi avevaa promesso che non avrebbe detto niente, ricordandomi anche lui che era meglio che glielo dicevo io ad Andreas, piuttosto che lo scopriva da solo.
«Ehi, oggi è l'ultima volta», disse Veronica affacciandosi al mio camerino
«Eh già»
«Hai deciso per quella cosa a Los Angeles?»
-«Sh abbassa la voce...», dissi, spingendola dentro e prima di chiudere la porta controllo se non c'era nessuno
«Ancora non glielo hai detto?»
«No,non trovo il modo né il coraggio. Ho paura di come potrebbe reagire»
«E quando glielo dirai? Il giorno prima della partenza?»
«No...una volta finita la tournée e tornati a Roma, gli parlerò»
«Ma di che cosa hai paura? Che si arrabbia?»
«No... forse un po' si»
«Vedrai che sarà felice per te»
«Lo spero», bussarono alla porta ed era proprio Andreas, «Ciao...non sapevo che ci fossi anche tu», disse vedendo che c'era anche Veronica
«Stavamo solo parlando..vi lascio, ho delle cose da fare», così uscì e ci lasciò solo
«Tutto bene?»
«Si, mi devo finire di vestire»
«Ci vediamo fuori», e così mi lasciò anche lui da sola, chiusi la porta del camerino e mi ci appoggiai sopra, perché era così difficile dire la verità?
Sperai davvero che non si arrabbiasse.Andreas's pov
Era per tutta la tournée che Azzurra era strana, la vedevo che spesso mi evitava, che si zittiva quando arrivavo io, avevo come l'impressione che mi stava nascondendo qualcosa.Stavo ritornando al mio camerino dopo essere stato da lei, quando da fuori sentii due ragazzi parlare,
«Hai saputo? Credo che lei vada via dopo la turnee»
«Ah si beata lei che ha avuto una proposta così, non sai cosa darei per riceverla anch'io, ma chissà come la prenderà il fidanzato»
«Gia, un anno è tanto, possono cambiare e succedere tante cose». Perché avevo come l'impressione che stanno parlando di me?
Feci finta di essere appena arrivato ed entrai, loro si guardarono e cambiarono subito argomento, li salutai per essere gentile e mi andai a vestire al mio posto e feci finta di niente.Per tutto lo spettacolo non feci altro che pensare a quello che avevo sentito. E se fosse Azzurra la ragazza che doveva partire?
Perché non me l'aveva detto?
Credevo che ormai si fidava di me, ma invece mi sbagliavo come sempre.
Una volta finito lo spettacolo, fatto i saluti per ben due volte andammo a cambiarci e con tutto il cast andammo a mangiare una pizza per festeggiare dell'enorme successo che aveva avuto lo spettacolo, per tutta la cena la evitai, nonostante lei cercò di avvicinarsi. Se era come penso, mi aveva davvero deluso.
«Mi spieghi cosa hai?», mi chiese Azzurra più tardi in camera
«Davvero me lo chiedi, credevo lo sapessi»
«No»
«Per caso ho sentito dire che in giro per i corridoi dopo la tournée che sareati partita per un anno... perché non mi hai detto niente? Non ti fidavi di me?»
«No, tutto il contrario... volevo dirtelo ma non trovavo il modo, il coraggio....lo so sono stata una vigliacca, ma ti prego perdonami»
«Perdonarti? E per cosa? È un occasione unica...spero che ti diverti, e non pensi a me», presi le mie cose e feci per uscire ma mi fermò
«Dov'è vai?», chiese
«Da Alessio, dobbiamo iniziare a stare lontano e a dimenticarci, buonanotte», e dopo uscii e chiusi la porta, ma prima di andare da Alessio rimasi la fuori. Si, era meglio così.
«Amico, non ti dispiace se dormo qua con te?....», dissi entrando ma mi fermai quando notai che era in compagnia di una ragazza, «Scusa, non sapevo fossi in compagnia...me ne vado», ed uscii. Così mi ritrovai in corridoio senza un posto per dormire, «Andreas, che cosa ci fai qua fuori?», chiese Veronica
«Non so dove dormire...»
«Non dormivi con Azzurra?»
«Abbiamo discusso...per quella cosa che tu già sai, immagino»
«Mi dispiace, vuoi venire a dormire da me?»
«Grazie», e così andai in camera con Veronica
«Non era sua intenzione mentirti, avrebbe voluto dirtelo molte volte»
«Ma non lo ha fatto...sono venuto a saperlo da solo»
«Spero che farete pace prima che parta, è brutto lasciarsi che avete litigato...sia per lei che per te»
«Adesso voglio dormire,ne riparliamo domani mattina», mi misi nel letto e mi girai dall'altra parte.***
Azzurra's pov
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte con il risultato che il mattino dopo oltre ad avere delle occhiaie assurde, avevo anche un sonno assurdo.
Mi alzai presto, e andai a farmi la doccia, ci rimasi per un bel po' immersa nei miei pensieri. Non volevo partire sapendo che Andreas era arrabbiato con me.
Uscì quando l'acqua diventò fredda, mi misi un asciugamano e andai a vestirmi, non negai che avrei voluto trovare Andreas che mi aspettava invece niente, mi vestii e poi tentai di coprire le occhiaie con un po' di correttore. Scesi a fare colazione e quel momento anche Andreas entrò in sala, ci guardammo ma poi lui raggiunse i suoi amici e io andai da Virginia
«Avete litigato?»
«Perspicace eh»
«Per quella cosa di Los Angeles? Glielo hai detto?»
«Magari... è venuto a scoprirlo da solo, e ci è rimasto male...non penso per la proposta ma più per il fatto che glielo tenuto nascosto»
«Mi dispiace...anche se te lo avremmo detto mille volte di dirglielo»
«Lo so...non ho dormito tutta la notte»
«Dai vedrai che farete pace...non ti lascerebbe mai partire senza salutarti»
«Lo spero».Il viaggio verso Roma fu completamente differente da quello dell'andata, Andreas si era messo dalla parte opposta a dove mi ero messa io, e non mi rivolse neanche uno sguardo
«É solo ferito per il fatto che glielo hai tenuto nascosto, vedrai che tra pochi giorni ti verrà a parlare» disse Veronica, vedendo la situazione
«Tra pochi giorni quando? Visto che tra quindici giorni parto»
«Vedrai che non sarà arrabbiato a lungo», disse, «Sabato prima della tua partenza facciamo una festa per salutarci»
«Okay, sperando venga anche Andreas»
«Fidati che viene...oppure lo vado a prendere a calci», una volta arrivati davanti al teatro prima di dividerci cercao di parlare con Andreas con scarsi risultati visto che salii in macchina e partii verso casa senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, rimasi li sola come una stupida.
Mi incamminai verso casa mia, e Olivia notò subito che c'era qualcosa che non andava
«Che cos'è successo?», chiese
«Andreas è venuto a sapere che parto da solo...e ora non mi parla più, e io tra quindici giorni partirò e rischio di non farci pace»
«Ma non dai, vedrai che ti perdonerà»
«Lo pensa anche Veronica, ma io ho dei dubbi a riguardo...non sai quanto é arrabbiato»
«Adesso non pensarci, hai fame?»
«Si»
«Ordino cinese, va bene?»
«Che domande! Ovvio che va bene», e così lei ordinò su Just Eat mentre io andai a posare la valigia in camera e a mettermi più comoda per stare a casa.
Mangiammo guardando una serie tv su Netflix e per finire in bellezza aveva comprato anche il gelato
«Mi mancheranno questi momenti insieme quando te ne andrai», mi disse
«Anche a me»
«Mi lasci sola, come faccio io?»
«Beh troverai un'altra coinquilina, più ordinata e che sa cucinare meglio di me»
«Probabilmente, però con nessun'altra potrò costruire un'amicizia come la tua...ci conosciamo da una vita, ormai»
«Già nemmeno io..ma esiste Skype, possiamo sentirci così»
«Si, ma non sarà la stessa cosa»
«Lo so, ma sarà soltanto un anno, passa in fretta»
«E poi c'è anche il fuso orario...non ce la faremo mai a sentirci»
«Invece si, basta volerlo»
«Andiamo a dormire?»
«Si, sto morendo di sonno», mettemmo via il gelato, sistemammo il casino che avevamo fatto e poi ci dividemmo per andare a letto.N/A
Avendo tempo libero, ho più tempo per scrivere.
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Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]
Fanfiction*STORIA REVISIONATA* Quando la vita ti mette davanti una scelta o rinunciare all'amore della tua vita o inseguire il tuo sogno più grande. Non devi fare altro che scegliere