Capitolo 4

383 20 4
                                    

Quando mi alzai il mattino dopo, ero solo a casa perchè la mia coinquilina era uscita presto, andai a fare colazione e nel frattempo mi arrivò un messaggio
Giuliano
Ce la fai a venire tra un ora a teatro?

Risposi: si, il tempo di vestirmi e sono li
Finii di bere il caffe,e andai in camera a vestirmi, e venti minuti dopo ero fuori casa, salii sul motorino e partii in direzione del teatro.
Una volta arrivata al teatro, della porta vidi Andreas a petto nudo che faceva riscaldamento, feci un sospiro profondo, «Azzurra, ce la puoi fare», mi dissi e poi entrai
«Ciao», dissi posando la borsa su una sedia
«Ciao», andando a prendere l'asciugamano
«Giuliano? Mi ha detto di venire qua entro un ora, e lui nemmeno c'è», dissi ma neanche il tempo di dirlo che la porta si aprii, ed entrò Giuliano insieme alla sorella
«Ciao, grazie per essere venuti», disse, «Volevo iniziare a buttare giù la coreografia»
«E gli altri?»
«Questa sera ci sono le prove tutti insieme...stamattina inizieremo la vostra coreografia»
«Ok»
«Prima di iniziare voglio essere chiaro, quando siamo qua tutti i problemi personali fuori...qua si lavora seriamente»
«Si, non avrai nessun problema»
«Dai adesso iniziamo...Andreas tu vienimi dietro mentre tu Azzurra segui Veronica», andai da lei
«É prima volta che fa un passo a due?», mi chiese
«Si»
«Devi fidarti del tuo partner, e ti verrà facile». Di Andreas mi fidavo eccome.
«Dai su cominciamo»
Veronica era davvero brava non solo come coreografa ma anche come persona, ti faceva a sentire a sua agio senza crearti nessun imbarazzo. Ero davvero felice di lavorare con lei.
«Fin qua tutto chiaro?», mi chiese, annuii asciugandomi il sudore
«Bene perché adesso lo proverai con Andreas...-, chiamò suo fratello
«Noi abbiamo fatto la prima parte, le uniamo?», gli chiese
«Anche noi», cosi li raggiungemmo, sentivo l'adrenalina nel corpo, non avevo mai ballato con un ragazzo, e soprattutto se questo ragazzo è uno come Andreas, colui che domina i miei sogni
«Sapete cosa fare, ballate e non pensate a nient'altro». Era facile dirlo ma farlo tutt'altro. Fece partire la musica mentre io e Andreas ci preparammo, quando appoggio la sua mano sulla mia, senti una vampata di calore su tutto il corpo.

«Oh Azzurra per essere la tua prima volta come passo a due te le sei cavata benissimo», mi disse Veronica alla fine
«Dici?»
«Si, sono anni che faccio questo lavoro...e me ne intendo»
«Grazie allora»
«Ma dimmi un po, ti piace Andreas, vero?», mi chiese quando eravamo rimaste sole
«No, ma che vai a pensare, siamo solo amici»
«Sicura? Perché da come lo guardavi non sembrava proprio»
Oddio perché come lo guardavo?
«Si nota cosi tanto?», negare non serviva a niente
«Beh io ho tatto su queste cose pero meglio che stai attenta...soprattutto con Elena»
«Ma tu ovviamente non dirai niente, vero?»
«Ovvio sarà il nostro segreto...ma voglio aggiornamenti sia chiaro»
«Okay», uscimmo dal teatro e stava entrando proprio Elena, sbuffai senza farmi vedere «Se cerchi Andreas sta dentro parlando con Giuliano»le dissi
«Grazie, ma non cerco lui...hai visto mio padre?-l», chiese rivolgendosi a Veronica
«Credo che sia nel suo studio, doveva lavorare ad alcune cose»
«Grazie», e cosi entrò nel teatro
«Conosci suo padre?»
«Tutti qua lo conoscono, è il proprietario del teatro»
«Non ci credo»
«Invece si, per questo ti dico di stare attenta con Elena, suo padre è uno importante...fa di tutto per la figlia»
«Grazie per avermi avvertito, ora vado...ma tanto ci rivediamo stasera per le prove con tutti»
«Ah si, a dopo allora», ci salutammo e andai al mio motorino e partik ma non avevo neanche fatto 50 metri che quasi non investivo un ragazzo, menomale che avevo frenato in tempo
«Ma dove cazzo guardi?» mi urlò il ragazzo
«Scusami non ti avevo visto», togliendomi il casco
«Poteva essere stata solo una donna, chi se no»
«Scusa? Mi stai dando dell'incapace?»
«No, l'incapace è quello che da la patenti a voi donne»
«Schifoso maschilista, peccato che non ti sei fatto niente», gli tirai un calcio nel punto dove non batte mai il sole e poi me indossai il casco e me ne andai
«Ma dai stavo scherzando!»mi urlò quello mentre stava piegato in due, mi giroò e lo mandai a fanculo.

Andreas's pov
Usci dal teatro e vidi arrivare mio fratello Alessio, dolorante
«Ehi cosa ti è successo?», gli chiesi andandogli incontro
«Lascia sta, una matta mi è venuta addosso mentre attraversavo la strada e poi mi è dato un calcio proprio là»
«Conoscendoti avrai fatto il cretino per meritartelo»
«Ho solo detto che alle donne non dovrebbero dare la patente»
«Scusa, fratello ma ha fatto davvero bene...ma almeno sai chi era?»
«No, è scappata via...ma me la paga»
«Si e come? Non sai chi è»
«So solo che ha un motorino rosso ed è stupenda»
«Bravo ottimo indizio, così è sicuro che la troverai», lo presi in giro
«Perché tu cosa consigli di fare, genio?»
«Ormai niente», poi salii in macchina seguito da mio fratello e partii verso casa mia.

***

«Che fai stasera?», mi chiese mio fratello sdraiato sul divano mentre guardava la tv
«Ho le prove fino alle 19:30»
«Hai qualche bella ragazza da farmi conoscere? Anche se quella di stamattina mi ha conquistato»
«Non ho nessuna da presentarti»
«Ah già dimenticavo tu sempre con quella snob di Elena, ma non ti ha stancato...cioè tre anni insieme, non so come fai»
«Si chiama amore, cosa che tu non conosci»
«Quello non si chiama amore, ma paura di rimanere solo, ecco»
«Senti non ti voglio ascoltare, io vado a teatro, vieni con me?»
«Si», presi le chiavi, la borsa e uscimmo.

«Fai prima a mettere una brandina qua dentro, tanto sei sempre qua», scherzò mentre percheggiai vicino al motorino di Azzurra «Aspetta, aspetta...io questo motorino l'ho già visto», commentò mio fratello una volta sceso, «È questo, il motorino di stamattina che mi è venuto addosso quindi la ragazza sta qua...andiamo», corse dentro e io gli andai dietro.
All'ingresso vedemmo Azzurra che stava parlando con Virginia sedute su i divanetti, in attesa che iniziavano le prove quando mi vide insieme a mio fratello si alzò e ci venneincontro
«E tu cosa ci fai qua?», chiese a mio fratello, lui la guardò senza dire niente e poi guardò me.

N/A
Scusate l'attesa ma sono iniziati gli esami e sono un po impegnata

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora