Capitolo 28

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Ero a Los Angeles da circa due settimane e andava tutto benissimo. Avevo conosciuto ragazzi con il mio stesso sogno che provenivano da tutto il mondo, in particolare aveva legato con Bruke, un ballerino americano hip hop, muscoloso e figo, sognava anche lui di calcare i più grandi teatri del mondo, e Justina una ballerina di danza classica inglese, e sognava di diventare come Giselle.
Eravami molti legati e mi avevano aiutato molto ad ambientarmi nella nuova accademia visto che loro stavano là già da un po' prima di me
Avevo chiesto di poter stare nel loro appartamento e avevano accettato la mia richiesta.
Con Andreas non mi sentivo molto per via del fuso orario. Sentivo troppo la sua mancanza
Sapevo solo che era arrivato a New York da una settimana e ancora non c'eravamo sentiti per poterci vedere.
Anche perché le giornate in accademia erano pesanti, ti impegnavano dalla mattina alla sera con una piccola pausa pranzo, e poi arrivava a casa la sera che eri stanca morta e l'unica cosa che volevi fare era un bagno caldo e poi metterti sotto le coperte.
L'unico giorno di riposo era il fine settimana e molto spesso lo passavo a girare la città con i miei due amici, anche se molte volte vorrei passeggiarci con Andreas.

Andreas's pov
Ero a New York da una settimana e mi mancava da morire, anzi mi mancava già quando l'avevo vista partire dalla macchina per andare all'aeroporto.
Volevo tanto vederla, baciarla, abbracciarla e dormire insieme.
Ma le giornate erano pesanti, lezioni dalla mattina alla sera con una pausa per il pranzo.
Avevo conosciuto molti ragazzi, soprattutto i miei compagni di stanza Luis e Agustin, erano gemelli ed entrambi hanno la passione per la danza, ma uno era più portato per l'hip hop come me mentre l'altro per la break dance. Avevo conosciuto anche una ragazza Brigitte, americana e balla l'hip hop. Era carina si, ma io avevo solo lei nei miei pensieri e glielo subito detto per essere chiaro.

Azzurra's pov
Finalmente dopo quasi un mese riusciamo a vederci, andai io New York da lui.
Mi venne a prendere alla fermata dell'autobus e mentre ci stavamo avvicinando avevo il cuore che mi batteva a mille, non vedevo l'ora di rivederlo.
Appena scesa dalla corriera, lo cercai tra la folla e quando lo vidi iniziai a correre per andargli incontro, ci baciammo con passione come solo due persone che erano state lontane sanno fare
«Mi sei mancato tanto», dissi
«Anche tu, non ci sono state sere che non ti pensavo»
«Ma chissà quante ragazze carine americane ci saranno qua»
«Si, ma io ho solo te nel mio cuore», mi baciò, poi mi prese la borsa con un mano e con l'altra mi prese per mano e andammo verso la città
«Ti sei ambientata?», mi chiese
«Diciamo di si anche grazie a Bruke e Justina»
«Com'è  questo Bruke?»
«Mi piaci quando fai il geloso...ma devi state tranquillo siamo solo amici, gli ho detto di te»
«Ah okay, ma non provasse a toccarti oltre che lo uccido», mi venn da ridere.
Dopo aver girato New York, prendammo due caffè da Starbuck e poi andammo a sedersi a Central Park.

Alle sette ripresi la corriera per tornare a Los Angeles, «Comunque ti aspetto a Los Angeles», dissi mentre stavamo aspettando
«Verrò promesso»,arrivò la corriera e lo baciai e poi salii sopra, mi misi seduta e guardai fuori e lo salutai, gli mandai un bacio.
Per tutto il viaggio ascoltai la musica e guardai fuori dal finestrino.
Rientrai a casa che erano le otto passate, Bruke stava preparando la cena
«Allora com'è andata con il tuo fidanzato?», chiese
«Alla grande, ora mi manca più di prima», sedendomi sulla sedia
«Lo sai che stare lontani fortifica il rapporto di coppia? Solo così si può capire se uno ti ama per davvero o finirà per tradirti»
«Speriamo che non sarà il mio caso», poi andai in camera a cambiarmi, e poi ritornai in cucina.

Andreas's pov
«Allora com'è stato incontrare la tua ragazza?»,mi chiese Luis dopo essere rientrato
«Fantastico... peccato che adesso mi manca più di prima»
«Immagino e ti capisco, anch'io quando sono venuto qua ero fidanzato con una ragazza della mia cittadina»
«E com'è finita?»
«Male, mi ha tradito con il mio ex migliore amico»
«Grazie, adesso si che mi sento meglio»
«Scusami non volevo...ma vedrai che per voi sarà diverso»
«Speriamo», poi andai nella mia camera e mi preparai per farmi una doccia.
Prima di mettermi a dormire chiamai Azzurra per sapere se era arrivata a casa sana e salva, poi chiusi e impostai la sveglia e mi misi a dormire.

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora