Capitolo 30

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Andreas's pov
Erano giorni che provai a chiamarla,a  mandarle messaggi ma non mi rispondeva, vidi che li visualizzava.
Ero sicuro che me la stava facendo pagare perché non ero andato da lei sabato scorso.
Decisi di farle un sorpresa, e così comprai un biglietto per Los Angeles e andai trovarla.
Scesi dalla corriera e cercai su Google Maps come arrivare alla sua Accademia, dalla stazione degli autobus non ci misi tanto.
Non era ancora uscita e così mi misi al parchetto che c'era di fronte ad aspettarla, quando vidi che tutti stavano uscendo mi alzai per andare da lei, la vidi che usciva in compagnia di due ragazzi, feci per andarle incontro ma quando vidi che stava abbracciando un ragazzo, e non proprio in maniera amichevole, mi fermai e rimasi a guardare in lontananza.
Capii adesso perché non mi rispose ai messaggi, alle mie chiamate. Mi aveva già rimpiazzato con un altro.
E io che ero anche venuto fino a qui per farmi perdonare.
Prima di andare via le mandai un messaggio
E menomale che ero io quello che non teneva alla nostra storia.
E poi tornai indietro verso la stazione degli autobus.

Azzurra's pov
Uscii dall'accademia con Bruke e Justina, e poco dopo ci raggiunse Ryan
«Ehi complimenti, ho saputo che sei stato scelto per la parte protagonista», gli dissi, abbracciandolo
«Grazie... congratulazioni anche a te», mentre stavo andando via mi arrivò un messaggio, ed era di Andreas
E menomale che ero io quello che non teneva alla nostra storia
Istintivamente mi girai a cercare Andreas, perché se avrà scritto quel messaggio avrà visto qualcosa, lo chiamai ma rispose la segreteria telefonica, mi scusai con i miei amici e corsi dalla parte opposta, verso la stazione degli autobus.
Non sapevo se era davvero là, ma tentar non nuoce. Cercai la fermata per New York e c'era un autobus, in procinto per partire, corsi là per vedere se c'era Andreas, mi guardai bene intorno ma non lo vidi da nessuna parte, e così delusa me ne andai ma mi ero appena girata quando me lo ritrovai davanti, era lì immobile che mi guardava. Mi avvicinai, «Scusami», dissi
«No, scusami tu...per essere stato stronzo»
«Quello che hai visto, non è significato niente»
«Lo so, ma mi ha fatto rendere conto di una cosa...le relazioni a distanza non funzionano»
«Mi stai lasciando?»
«Forse è meglio così, ci abbiamo provato e abbiamo capito che non funziona»
«Ma ci possiamo continuare a vedere? Come amici intendo»
«Certo», l'autista fischiò avvisando i passeggeri che l'autobus stava per partire
«Devo andare», lo abbracciai senza dirgli niente e lui ricambiai
«Ti amerò per sempre»
«Anch'io», ci staccammo e lui salii sull'autobus, mi salutò dal finestrino nel frattempo l'autobus partii
«Addio amore mio», mormorai quando era ormai lontano, mi girai e me ne tornai a casa.

***

«Ehi ma che cosa avevi oggi all'uscita?», mi chiese Bruke appena rientrai in casa
«Era venuto Andreas», posando la borsa sul divano
«Non sei contenta?»
«Ci siamo lasciati»
«No, perché?»
«Perché non funzionava, stavamo sempre a litigare»
«Beh allora meglio rimanere amici, a questo punto»
«Già, perché allora mi sento così triste?»
«Perché lo ami, vedrai che tra pochi giorni riuscirai a stare meglio»
«Lo spero»
«Preparo qualcosa per cena, vuoi qualcosa?»
«Non ho fame, penso che andrò a farmi una doccia e poi cercherò di dormire»
«Okay buonanotte allora», andai in bagno, rimasi sotto l'acqua per un bel po' cercando di dare un senso a quello che era successo oggi con Andreas.
Nonostante faccia così male, era la scelta migliore. La distanza non era la migliore amica di una relazione di coppia. Aveva portato solo litigate su litigate.
Adesso volevo pensare solo al mio sogno, e per un po' niente fidanzati.

Andreas's pov
Quando l'autobus lasciai la stazione di Los Angeles, avevo gli occhi lucidi. Era stato orribile ma dovevo farlo. La nostra storia non stava andando bene. Stavamo male entrambi. Litigavamo spesso. E questa era l'unica decisione giusta.
Arrivai a New York e mi avviai verso casa, durante il tragitto incontrai Brigitte
«Ehi, non eri andato a Los Angeles?», chiese
«Si, sono appena tornato...e questa è l'ultima volta che ci vado, ci siamo lasciati»
«Cazzo mi dispiace»
«Anche a me, ma è giusto così... litigavamo spesso, e non poteva continuare»
«Vuoi andare a prendere una birra?  Così mi racconti tutto»
«Vada per la birra ma non voglio parlarne»
«Okay, parliamo di altro allora», e così andammo in una prima birreria che trovammo per la strada, entrammo e ordinammo una birra.

Dopo essere stato con Brigitte in quella birreria a parlare di tutto, andai a casa. Qua c'erano i miei due coinquilini, «Tutto bene?», chiese Agustin. Tutti che mi facevano questa domanda.
«No, non sto bene...mi sono lasciato con Azzurra»
«Mi dispiace, davvero...hai fame?»
«No... penso che andrò a farmi una doccia e poi proverò a dormire»
«Okay», andai a farmi una doccia e ci rimasi a lungo, riflettendo su quello che era successo oggi con Azzurra. L'amerò per sempre ma era giusto finirla così. La distanza non era mai stata una buona amica in una relazione.

Non Ho Mai Saputo Fingere [Andreas Muller]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora