Mo stacca dall'abbraccio,
<ti devo curare la ferita, aspettami>dico per poi salire a casa facendo molta piú attenzione.Vado nella stanza o "infermeria" prendo l'acqua ossigenata, dei cerotti, delle bende e un ago e dei fili.
Guardo l'orario, sono le due di notte.
Scendo in cantina, apro la porta segreta e vado verso Xander.
<Ehi>dico, mi guarda,
<sono venuta per curarti>dico facendogli vedere gli strumenti.
<ti devi sedere>dico e lui esegue la mia indicazione.
Spruzzo l'acqua ossigenata sulla ferita, preparo l'ago con l'anestetico, aspetto due minuti e preparo l'altro ago e gli metto i punti.
Ogni volta che infilsavo l'ago lui non si muoveva, come se fosse abituato al dolore e gli posi questa domanda titubante della risposta,
<perchè non ti fai male, cioè non ti irrigidisci??>
<Vedi Isabel, io sono un alpha, ci sono molte lotte, combatto e molte volte ho rischiato al vita, quindi dei punti non mi procurano il minimo dolore>dice per poi alla fine incrociare il mio sguardo.
Mi accarezza la coscia e mille brividi mi percorrono la schiena e mi allontano,
<scusa non volevo>dice l'alpha,
<no no, non ti preoccupare>dico, vado a finire il mio lavoro.Appena messe le bende lo guardai, è molto tardi.
<domani devo andare a lavoro, non ci sarò fino alle tre di pomeriggio, va bene??>domando in modo dolce.Sto per andarmene, ma lui mi ferma dicendo,
<non lasciarmi solo>mi giro di scatti, ha gli occhi pieni di tristezza, mi avvicino e dico,
<non ti lascio solo, mai>dico la ultima parola in un sussurro.Le sue forti e grandi braccia mi stringono la vita e la mia schiena si scontra col suo petto.
Restiamo cosí per un tempo indefinito, fino a quando non mi addormento.
Sí é da stupidi dormire con un estraneo, trovato in casa propria, ma io mi sento piú a sicuto con lui che con un altro.
Mi sveglio, sento un caldo infernale, ma allo stesso tempo piacevole, apro gli occhi piano piano, vedo due braccia muscolose e piene di graffi stringermi il petto, sento dei sospiri dietro il mio collo, è una sensazione magnifica, capisco che è Xander, la mia schiene combacia perfettamente con il suo enorme e mastodontico petto fatto di muscoli, ha le spalle due o piú volte le mie.
Sarà tardi devo andare a lavoro, cerco di strapparmi dalla morsa del polpo Xander, solo dopo un quarto d'ora mi libero e vado su.
Preparo la colazione e la porto anche a Xander che sta dormendo, raccolgo i piatti di ieri, la bottiglia, nascondendo cioè le prove che io sono stata qui.
Mi lavo, mi vesto e vado a lavoro.
Entro,
<Ciao Mario!!>lo saluto,
<ciao Isabel, ci sono dei piccoli cani da curare>dice
<certamente>rispondo.Apro la porta del mio studio e dico nella stanza d'attesa
<signore cosa desidera>dico in modo formale,
<ho bisogno che curiate la mia Daida, ha fatto male ad una zampa.>dice
<certamente>dico.Alle 3 di pomeriggio
Dopo aver finito il lavoro, esco dallo studio e qualcuno blocca la mai mano,
<Ryan>dico sorpresa,
<non sei venuta piú>mi rimprovera
<cosa?? Io sono venuta, ma non c'era nessuno>dico,
<allora è vero che sei venuta>riflette
<certamente>dico irritata, devo andare da Xander.Mi afferra la mano e mi trascina, io blocco i piedi a terra,
<cosa vuoi???>domando,
<l'alpha ti vuole vedere>dice e quando la parola alpha uscí dalle sue labbra il mio corpo cominciò ad irrigidirsi e scappai, alcune volte non faccio altro che scappare, anche se non è giusto non posso andare dall'alpha, no. No e ancora NO.
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NONOSTANTE TUTTO SARÒ LIBERA
WerewolfCOMPLETA-La famiglia dei "cacciatori maledetti", cosí nominati da tutti i licantropi, che uccidono a sangue freddo senza pietà. La loro figlia dovrebbe essere tale, ma è dolce, sensibile ed ama gli animali. Un licantropo forte, attraente il secondo...