Mi sento strana, scombussolata, stanca, molto stanca.
Non sento le mie gambe nè le mie braccia, non sento niente, nemmeno il cuore scalpitare e il respiro irregolare che ho quando sono stanca.Cerco di aprire gli occhi, ma non ci riesco, mi sforzo, ma niente, sento un peso sulla mia pancia, la testa pulsarmi, gli occhi pesanti.
Vorrei capire tutto, ma non ci riesco, vorrei capire perchè non mi sveglio, e perchè mi sento strana...
Dopo un po' sento le mani tremare, i muscoli delle gambe contrarsi, il cuore pulsare, il mio respiro farsi regolare, gli occhi leggeri e cosí li apro.
Non vedo niente, tutto sfocato, poi tutto si fa piú nitido, sono in una stanza, osservo tutti i particolari: sono su un letti con delle flebo attaccate sul braccio sinistro, mentre la gamba destra fasciata, mi guardo le braccia sono tutte graffiate, guardo intorno e capisco che sono in un ospedale o clinica...
Sento dei passi la porta scricchiolare ed entra un bambino, mi è molto familiare, ha i capelli biondo scuro e gli occhi castani,
<ciao ti senti bene??>domanda avvicinandosi, gli sorrido e lui ricambia timidamente,
<sí molto bene, tu come ti chiami??>dico e lui si affretta a rispondere,
<mi chiamo Marco, sono felice che tu ti sei ripresa>.Sorrido e domando,
<dove sono??>
<sei nel bran->viene bloccato da un uomo, è abbastanza alto, ha i capelli neri e gli occhi del medesimo colore,
<sei in una clinica, ti ricordi cosa è successo??>domanda, nego con la testa, continua
<puoi andare, chiamo l'infermiera>, che maleducato non si è nemmeno presentato.Dopo alcuni minuti non arriva nessuno, mi sento in trappola come se qualcosa non andasse, poi mi ricordo tutto, il cucciolo,a voce, il cacciatore, gli ululati, il dirupo, io che cado sbatto la testa una voce e svengo.
Mi alzo dal lettino strappandomi le flebo e rompendomi il gesso, scendo dal lettino apro la stanza e corro.
Non so dove, ma corro, apro un grande portone e vedo una scema orribile, ci sono molti uomini armati, cacciatori, vedo una donna al centro sempre cacciatrice, urla
<datemi quello che mi spetta!!!>Sono spaventata ho molta paura, l'uomo di prima guardandomi dice,
<cosa ci fa questa qui??>urla,
Vedo Marco il bambino di prima, in un momento di distrazione la cacciatrice dai capelli rossi mi afferra i capelli e mi butta a terra.<ciao, come mai hai l'odore di mio padre a dosso??>domanda con uno sguardo sadico, la riconosco sí,
<Alexa che fai??>sussurro sorpresa,
<ahh la piccola si è risvegliata, come mai stai con questi cani???>urla, sento dei ringhi provenienti da dentro la stanza.<cosa vuoi dire???>domando,
<il papino no te l'ha detto stronza???>dice e ride, si gira verso l'uomo e ride, poi mi guarda, odora e va verso il piccolo Marco.No, no, avanzo verso di lei, che prese il piccolo dal collo e gli punta una pistola.
<Datemi quello che mi spetta o lo ucciderò>ride, quella risata che mi infastidisce tanto
<Ti prego lascialo!!!>urla una donna disperata, è la chioma che ho visto dal dirupo.
Mi guarda e urla,
<ti prego salva il mio cucciolo>.Avanzo sempre piú prendo la pistola da Alexa, e lei mi sferra il primo di tanti pugni, strappo dalla sua presa ferrea Marco e lo spingo il piú lontano possibile da lei.
La cacciatrice mi sorride e dice,
<ci vediamo cara Isabel>e ride.
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NONOSTANTE TUTTO SARÒ LIBERA
Loup-garouCOMPLETA-La famiglia dei "cacciatori maledetti", cosí nominati da tutti i licantropi, che uccidono a sangue freddo senza pietà. La loro figlia dovrebbe essere tale, ma è dolce, sensibile ed ama gli animali. Un licantropo forte, attraente il secondo...