did we fall at the wrong time

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Leggo.

Leggo qualcosa di strano nei tuoi occhi.
Leggo una paura mormorata nei tuoi gesti.
Leggo un'incertezza appena accennata sulle tue labbra.

Cos'è che ti spaventa?
Cosa ti turba?
Cosa ti fa pensare tanto da star male?

Cos'è che ti spaventa? Cosa ti turba? Cosa ti fa pensare tanto da star male?

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E vedo le tue mani stringere le mie pagine.
E osservo la tua bocca schiudersi leggermente, mormorando le mie parole.
E guardo i tuoi occhi perdersi lentamente, cercando di memorizzare ogni lettera impressa indelebilmente su quel pezzo di vita che ti ho donato.

Cos'è che ti tormenta?
Cosa ti fa dubitare?
Cosa ti spinge a lottare con e contro le tue convinzioni?

Leggo.
Leggo tanto nei tuoi occhi, ma vorrei s'immergessero nei miei per poter leggere di più.
Leggo.
Leggo tanto nei tuoi gesti, ma vorrei si concentrassero su di me per poter leggere di più.
Leggo.
Leggo tanto sulle tue labbra, ma vorrei mi parlassero per poter leggere di più.

Vorrei che parlassi.
O che mi baciassi.

"Ho paura", mormori, chiudendo il mio libro, ma senza posarlo

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"Ho paura", mormori, chiudendo il mio libro, ma senza posarlo.

E io non capisco.

Sono solo parole.
E' solo pura verità.

Come può spaventarti?

"Mi spaventa l'idea che tu possa esserti innamorata dell'idea che hai di me", sussurri.

E non concludi nemmeno la frase, ma non importa.

Io ti ho capito.
Io ti capisco sempre.

Hai paura.
Hai paura che io possa non amarti.
Hai paura che io possa amare solo l'idea che mi sono creata di te in tutti questi anni in cui ti ho scritto, ma mai realmente avuto.

"E ho paura", dici ancora. "Mi spaventa l'idea che tu possa esserti innamorata troppo presto, e io troppo tardi."

Come puoi?
Come puoi non capire che non ci sarà mai una fine a ciò che scrivo? Che penso. Che provo. O che amo.

Come posso?
Come posso farti capire che la vita è troppo bella per sprecarla avendo paura.

Basta pensare.
Pasta temere.
Basta tentare.

Perché non proviamo a vivere?


E io non dico nulla, ma mi alzo dalla sedia sulla quale sono seduta e mi avvicino a te.
E io non mormoro nulla, ma prendo il mio libro dalle tue mani e lo appoggio sul tavolo accanto a noi. Vicino, ma momentaneamente lontano.
E io non sussurro nulla, ma mi siedo sulle tue gambe e prendo il tuo viso tra le mani.

Ti guardo. E spero possa bastare.
Ti parlo in silenzio. E spero tu possa capire.
Ti bacio piena di vita. E spero nulla ti possa più spaventare.

E, si, ci conosciamo. Ma ancora non abbastanza.
E, si, ci amiamo. Ma ancora non abbastanza.
E, si, ci viviamo. Ma ancora non abbastanza.

Sei disposto a volere di più, con me, per il resto della tua vita?

E non rispondi alla mia muta domanda a parole, ma lo fai a gesti.

E mi basta.

Mi basta perché abbiamo tutta una vita per trovare le parole giuste.

E se una vita non basta, che ne dici di cercarci anche nella prossima?
E in quella dopo ancora?

E un po' per sempre.
Che ne dici di cercarci un po' per sempre, amore mio?

 Che ne dici di cercarci un po' per sempre, amore mio?

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poem n. 54

Sono troppo in coma per aggiungere qualcosa oggi.

Adios.

C. 🦋

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