Di notte.Riuscivo a vederti sempre e solo di notte.
Io, che uscivo per andare a lavorare nel solito vecchio Pub nel quale mi nascondevo da anni.
Tu, che rientravi a casa dopo una giornata intensa di una vita della quale non facevo parte.
Sempre solo. Sempre perso.
Ti vedevo. Ogni notte.
Il mio appartamento esattamente di fronte al tuo.
Vicino ma lontano.
Ti vedevo ogni notte e ti osservavo.
Ma era notte e la tua mente di notte era da un'altra parte.
Ti incontravo sempre di notte e tu di notte non c'eri.
Lo vedevo nei tuoi occhi. Eri li, il tuo corpo era di fronte al mio, ma i tuoi pensieri erano da tutt'altra parte. Tu eri lontano.
Esistevi, ma non vivevi.
Sopravvivevi, ma non lottavi.
Guardavi, ma non vedevi.
Avresti mai imparato ad osservare?
Uscivo, ogni notte, solo quando tu rientravi.
Ti aspettavo, dietro la porta. Aspettavo il tuo ritorno solo per poi andarmene e poter comprendere ogni volta sempre di più. Un poco do più.
Entrambi sulla soglia, ci ritrovavamo ogni notte.
I miei occhi incontravano l'oscurità dei tuoi e cercavano di comprendere.
Tu cosa vedevi? Tu cosa guardavi?
Un cenno. Un sorriso.
Sempre la solita routine.
Poi tu scomparivi ed io mi allontanavo.
Per troppo tempo ho pensato che quei pochi istanti sommersi d'oscurità, mi bastassero. Ma era troppo poco, troppo limitante. Io volevo di più.
E fu proprio perché volevo di più che mi decisi a cambiare quella strana monotonia nella quale involontariamente ci eravamo immersi.
Fu proprio perché di notte non c'eri che decisi di incontrare i tuoi occhi di giorno, perché potessero finalmente vedermi.
E mi videro.
Così come io vidi le tue mani macchiate d'inchiostro. Colorate d'oscurità.
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farewell
Fiksi PenggemarE se per quel ragazzo sconosciuto la vita era una continua battaglia, per te era facile. Per te la vita era naturale, per noi un insieme di demoni pronti a oscurarla. [raccolta di poesie/pensieri]