-I signori carter non lasceranno nessuna dichiarazione-dice un nostro Bodyguard mentre i paparazzi ci circondano dopo che siamo usciti dall'ospedale.
Dopo una lunga giornata di lavoro volevamo solo tornare tranquillamente a casa senza che i paparazzi rompessero le palle...soprattutto dopo che ho avuto le nausee tutto il giorno.
Dicono che i primi tre mesi sono i più difficili e mi sa che hanno veramente ragione...Abbiamo deciso di annunciare a tutti che aspettiamo un nuovo bambino/bambina il 19 agosto,il giorno del mio compleanno.
Abbiamo anche preso in considerazione di andare di già in ferie così da trasferirci nella nostra casa a mare a Miami.Là ci sono delle spiagge spettacolari e vogliamo passare delle tranquille giornate a mare anche se sappiamo che pure là ci saranno molti paparazzi.Entriamo velocemente nella limousine,che ha per fortuna i vetri oscurati.
-Ce l'abbiamo fatta-sospira mio marito mentre siamo in strada verso casa
-Già-annuisco pensierosa
-Che hai?-mi domanda,il suo viso sta cambiando espressione.Dal sollievo alla preoccupazione
Scuoto la testa,negando,come per dire che è tutto apposto e cerco di sorridere per cercare di tranquillizzarlo.
-Buonasera signora Wolk inizio a preparare la cena?-mi domanda Dolores appena ritorniamo a casa
Guardo fugace l'orologio e noto che già sono le 21.Oggi io e Jace abbiamo avuto una giornata intensa di lavoro nel reparto di chirurgia d'urgenza.C'è stato un incidente aereo e si sono salvate poche persone ma che ora sono in gravissime condizioni che lottano tra la vita e la morte.
-Sì,Dolores inizia a cucinare però cerca di fare il Tutto molto lentamente.Sono un po' stanca e vorrei stendermi un po' a letto-le spiego gentilmente
-Certo,come vuole lei mrs Wolk-mi accenna un sorriso cortese e torna nella cucinaJace mette un braccio dietro le mie spalle e le stringe per poi salire in camera da letto.
Ci cambiamo,io indossavo un tailleur blu,dovevo incontrare dei soci e non pensavo che fosse una giornata estenuante tanto più che i miei piedi sono pieni di bolle causate dai miei tacchi a spillo.Di solito quando so che devo operare indosso una felpa,un pantalone comodo e delle Adidas o Nike e non un tailleur e scarpe con tacchi.
Mi siedo nel letto e metto una tuta nera dell'adidas mentre mi tolgo lentamente i miei tacchi che più che altro sono una tortura per i miei piedi.
-Oddio-sospiro dal sollievo,una volta sfilate le scomode scarpe.Di solito i tacchi non mi creano questi tipo di problemi e non mi hanno mai fatto male ma ora,in gravidanza mi stanno dando parecchio fastidio-Finalmente li ho tolti-li butto all'aria e mi distendo.
Noto che ho le caviglie gonfie e tutti i piedi rossi,Jace si avvicina e mi massaggia delicatamente la caviglie
-Come va?-mi chiede dopo un paio di minuti
-Molto meglio,grazie-lo bacio
-Andiamo?-mi aiuta ad alzarmi
-Mmh mmh-annuisco-Però forse è meglio che cammino a piedi scalzi,mi fanno troppo male-confesso,d'altronde la casa ha il parquet e quindi si può camminare a piedi scalzi essendo che il parquet è caldo.
-Forse è meglio-mi sorride e scendiamo in sala da pranzo
Stefano,avendo già un anno mangia gli omogenizzati ma ha già mangiato alle 19.Ho ordinato a Dolores di farlo mangiare sempre allo stesso orario:colazione alle 8;30,orario che ormai si sveglia sempre,pranzo alle 12:30,merenda alle 17 e cena alle 19,anche se noi la maggior parte delle volte siamo sempre a lavoro,pure la mattina visto che spesso iniziano i nostri turni verso le 5/6 a.m.Mentre ci sediamo suona il mio iPhone 7,Jace me lo porge,visto che me lo tiene sempre lui e rispondo
-Katherine Wolk,con chi parlo?-
-Käthe sono alice-
-Ali,ciao.Dimmi tutto-
-Domani andiamo tutti a casa di Nicola per un bagno in piscina e poi a prenderci una pizza al solito ristorante,volete unirvi a noi-mi domanda
-D'accordo però veniamo direttamente al ristorante,per questa volta saltiamo la piscina-
-Va bene,buona serata-
-A domani-la saluto e riattacco
-Domani andiamo al ristorante con tutti gli altri-spiego
-Al solito?-mi domanda lui
Annuisco e continuo a mangiareFinito di cenare,mi faccio una doccia rilassante e a mezzanotte ci corichiamo.
La suoneria del mio cellulare mi sveglia dal mio sonno profondo.Stavo facendo un incubo ma preferivo lo stesso dormire ancora.
Mi giro cercando il mio iPhone nel comodino ma noto che non c'è,la suoneria proveniva da quello di Jace,gli stanno arrivando un sacco di messaggi. Mi metto seduta nel letto e guardo i suoi messaggi,non c'è niente di male a guardarli d'altronde lui lo fa sempre con i miei.
Sblocco l'iPhone ed entro su whatsapp.Il primo messaggio che mi colpisce è quello di una certa Jessica Dasmi.Entro nella sua chat e leggo minimo 10 messaggi,tutti mandati da lei:
-Chiamami appena torni a casa-
-Sappi che ci sono per qualunque cosa-
-Stasera ci sarai al Black's?-
-Non dimenticarti quello che è successo questa sera-
E così via.
Ma cosa è successo veramente quella sera?
-Senti come ti chiami puttanella?Barbie?!Lascia stare MIO marito e futuro PADRE di MIO figlio.Sei solo una rovina famiglia.Quanto vuoi per cercare di tenere le gambe chiuse?8/9 mila dollari?Li avrai basta che non rompi.Pensa a coprire tua madre che tutta nuda,in strada sente freddo-
Invio e incazzata entro nel bagno,dove Jace si sta facendo la doccia visto che stasera dovremmo uscire per andare al ristorante con tutti gli altri.
-Chi cazzo è questa jessica?-gli urlo mentre lui si sta rasando
-Piccola che stai dicendo?-mi domandaOra fa pure il finto tonto.Il coglione mi ha messo le corne.A me,a Katherine Meredith Wolk mette le corna ma come si permette?Neanche Jace Carter si poteva permettere di farlo.Ora saranno cazzi amari per lui.
-Ti sei scopata questa Troia,due giorni fa vero?Mentre stavo male per colpa della tua bambina che ho in grembo vero?-continuo ad urlare-Sei un grandissimo bastardo-strillo
-Stai veramente facendo una scena di gelosia verso Jessica?-è meravigliato-Quella manco la cago di striscio non è mio tipo,non è tipo per nessuno in verità-
-Non dire cazzate Jace-cerca di toccarmi ma mi scanso
-Käthe,è lesbica Jessica-urla pure lui
-Si come no-
Pensa che sono scema e rincoglionita?!
-Ti giuro piccola è così-mi accarezza una guancia e lo lascio fare.Mi bacia e poi scende la mano fino ad accarezzare la mia pancia
-Io...io non...non posso esserne sicura.Chiama Alice e dille che oggi non usciamo-mi allontano da lui,prendo le chiavi della mia Porsche ed esco.
Non mi fotte niente se ci sono paparazzi predicamente ovunque voglio solo farmi un giro in autostrada,anche se sono solo con una maglietta di Calvin Klein con le mezze maniche e un jeans di Armani leggero e sento freddo ma vabbè metterò il riscaldamento.
-Käthe dove stai andando?-mi tira un polso ma io tolgo la sua mano salda dal mio braccio e esco da casa,sbattendo il portone.
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Eternamente noi
RandomLa storia di Katherine e Jace,due ragazzi newyorkesi ricchi e viziati che hanno tutto,che frequentano il terzo anno dell'università di medicina fino a quando un avvenimento importante e allo stesso tempo triste gli sconvolgerà la vita... Riusciranno...