Capitolo 47

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Ho un pancione enorme e sono ancora solo al settimo mese.Jace mi ha categoricamente vietato di guidare le mie macchine specialmente la mia bellissima Porsche e quindi,ora sto accompagnando Stefano all'asilo nella limousine,guidata dal nostro autista personale.

Accompagnato Stefano fin dentro l'aula,gli prendo il giubbotto e lo zaino e glieli metto insieme a tutti quelli degli altri bambini

-Buongiorno signora Carter-mi salutano le maestre tutte cagate per la mia presenza
-Salve-saluto sbrigativa per poi uscire dalla grande struttura lussuosa

Prima di entrare nella limousine qualcuno mi afferra

-Shh non si spaventi-dice qualcuno al mio orecchio e mi fanno entrare nei sedili posteriori di una macchina con i finestrini completamente oscurati.

Davanti nel lato passeggero,c'è l'ex fidanzato di mia madre;Mark...
Eh sì ancora lui,che palle.
Quando mi lascerà in pace?!Ma io dico,posso godermi in santa pace la mia già complicata gravidanza?!Naturalmente no!Facciamo passare le pene dell'inferno a Katherine Maredith Wolk Carter

-Katherine da quanto è che non ci vediamo-mi sorride girandosi
-Un tempo non abbastanza lungo per me... - sbuffo sonoramente-Ora che hai visto quella che dovrebbe essere tua "figlia" posso tornare a casa mia?No perché sai ho un marito protettivo ma che con le gravidanze è diventato molto ossessivo e se non mi trova quando torna a casa dal lavoro diventerà pazzo...Posso andare o mi hai rapito?-gli chiedo curiosa
-Oh cara figlioletta,non potrei mai rapirti.Ti faccio solo vedere casa mia perché so che se non farei così tu non verresti mai.Sai,vorrei tanto farmi perdonare tutto e fare il padre che non ho potuto fare per più di 20 anni-spiega e sembra veramente dispiaciuto...

Arriviamo in una villa grande quanto quella mia e di Jace

Entriamo e la casa è arredata con tutti i mobili moderno colore nero,uno dei miei preferiti.Ci accoglie una signora sulla quarantina d'anni,vestita elegante,capelli biondi ossigenati appena fatti ,tacchi a spillo e magra.Non sarà sicuramente la cameriera...

-Questa è mia moglie Molly.Molly questa è Katherine,mia...sì insomma mia figlia-dice fiero

Le stringo le mani facendole un finto sorriso

-Figliolo scendi-urla con voce stridula Molly
Sembra una gallina
-Lui è mio figlio Logan.Logan questa è mia figlia Katherine-Ci presenta

Ma no,lui è Logan quel Logan,il mio ex scopa-amico.Appena lo saprà Jace ucciderà tutti...

-Noi già ci conosciamo,andavamo nella stessa scuola...ed eravamo fidanzati-spiega Logan a mark
-Oh wow...che bello allora già sapete tutto l'uno dell'altro-dice in imbarazzo

Le seguenti ore passano con Molly e mark che mi fanno miliardi di domande invadenti e io finisco con il raccontare tutta la mia storia da quando avevo solo un giorno ad ora.

Anche mark mi ha raccontato tutto su di lui,della sua vita e della sua famiglia composta da suo figlio Logan nonché mio fratellastro ed ex scopamico e di sua moglie nonché la mia matrigna

-Mark giù le mani da mia moglie-irrompe Jace dal portone con gli uomini della nostra scorta con giubbotti antiproiettile e pistole
-Tranquillo,non mi ha fatto niente.Voleva solo conoscermi e far conoscermi lui e la sua famiglia-gli vado incontro e ci abbracciamo
Lui abbassa la pistola e le fa abbassare anche agli altri,Facendoli uscire
-Beh allora sapete che sono suo marito Jace Carter-si ravviva i capelli imbarazzato
Tutti annuiscono compresa me e poi scoppiamo a ridere per smorzare la tensione come degli idioti.

Restiamo a parlare un'altra ora e decidiamo che domenica veniamo a pranzare qua per far conoscere a loro Stefano.

Alla fine ho capito che Molly non è niente male anzi tutt'altro...
È molto meglio di mia madre.

Proprio mentre ce ne stiamo per andare arrivano i miei specie di attacchi di panico causati dall'Asma e dalla malformazione congenita del mio cuore
Jace prontamente mi dà la bomboletta spray d'ossigeno e io dopo un paio di minuti mi sento meglio.
Mark e Molly dopo essersi assicurati per bene,anzi direi per più di un'ora,che io stessi bene ci lasciano tornare a casa.

Domenica mattina
Sono le 12 e stiamo iniziando a prepararci per andare a pranzare a casa di mark.

Ancora non lo chiamo "papà",non mi sento abbastanza pronta per questo passo importante ma già Stefano lo chiama nonno.Per fortuna non ci ha domandato perché abbia 4 nonni materni.Mentre tutti i suoi compagnetti solo 2 ma questi sono dettagli insignificanti...

Metto un jeans nero di guess,un maglione grigio di Gucci e la borsa di Micheal kors.Infilo i tacchi e mi spruzzo un po' di profumo di Moschino.Poi vado da Stefano e gli metto una felpa rossa di Tommy Hilfigher ,un jeans,delle scarpette di Calvin Klein e infine lo pettino.
Nel giro di una quindicina di minuti arriviamo nella villa Williams,quella di mark.Ci apre una signora di servizio e Molly e Mark ci vengo subito incontro per abbracciarci calorosamente.

-Nonno -urla Stefano e corre sulle sue braccia-nonna-l'abbraccia felice
-Stee-Logan lo prende in braccio e gli fa fare l'aeroplano
-Ciao zio Logan-gli dà un bacino sulla guancia e lui sorride

Mangiamo,parlando del più del meno poi bevono un po' di vino che io purtroppo non posso prenderlo e poi torniamo a casa nostra.
Già Stefano si è affezionato a loro come loro hanno fatto con lui e sono molto contento per questo.

Proprio mentre penso a questo la bambina scalcia più forte del normale e mi fa chiudere gli occhi dal dolore.Mi siedo subito nelle scale visto che li stavo scendendo con Stefano dopo avergli messo una tuta più comoda

-Mammina tutto bene?-mi domanda mio figlio
-Sì,principe tutto bene-cerco di sorridergli per non farlo spaventare
-Allora perché ti sei seduta nel mezzo delle scale,non lo fai mai-osserva
-È solo che la tua sorellina Giulia sta scalciando un pochino forte e non mi fa muovere tanto bene-gli spiego cauta-Vuoi toccare?-gli domando dolcemente
Lui annuisce felice e allo stesso un po' timoroso
Sorrido e porto la sua manina nel mio grande pancione
-La sento mamma,la sento muoversi-esulta
E io sorrido felice perché so che le vorrà bene e che ha preso bene questo nuovo arrivo
-Che succede qua?-domanda Jace poco dopo che Stefano ha tolto la sua manina dalla mia pancia
-Niente papi-risponde Stefano innocente
Lo so,che Jace non gli crede neanche un po'.A lui nessuno lo può fregare
-Mi aiuti?-gli domando riferendomi al fatto che senza il suo aiuto non riuscirei ad alzarmi dalle scale a causa del mio enorme pancione
Annuisce e mi porge le mani.Mi aiuta ad alzarmi e poi prende Stefano in braccio.

Andiamo nel divano così Stefano gioca con i lego e io e Jace possiamo parlare un po' in pace su quello che vorrò dire a mia madre Elisabeth e ad Richard,colui che ho scoperto che non è mio padre.Sono tornati oggi dalla Spagna e domani dovrò andare da loro per parlare di quello che è successo negli ultimi mesi

Eternamente noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora