Capitolo 49

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-Ma come facciamo?-domando,sto sclerando

Con la nostra fortuna, è arrivata una bufera di neve in piena primavera ma visto che siamo a New York può capitare e quindi siamo bloccati qua in campagna,non possiamo muoverci fino a domani mattina.

Ma come facciamo?!Non abbiamo nessun cambio,niente spazzolini,niente di niente...

-Jace ti prego torniamo a casa almeno solo io e te,domani mattina li prendiamo-lo supplico
-Ma piccola come facciamo?!-
-Cazzo tira le palle ed andiamo-sono fuori di me

Prendo Stefano e lo carico in macchina

-Se non vuoi venire vado da sola decidi-urlo

Lui zitto entra in macchina e la mette in moto.Decidono di venire anche loro.

In cinque ore siamo riusciti ad arrivare a casa sani e salvi senza difficoltà.

Metto il pigiama a Stefano e lui si addormenta subito dopo nel suo lettino

Io vado a farmi una doccia calda e lunga,mi asciugo,metto l'intimo nero di Calvin Klein e una felpa per poi coricarmi.

Jace mi stringe a sè come niente fosse e io decido di fare come lui. Lasciamoci tutto alle spalle.

Mi sveglio alle 12 e mezz'ora dopo viene alice perché dobbiamo andare a fare shopping con i nostri rispettivi maritini.

Giriamo da meno di 20 minuti e già abbiamo il portabagagli pieno di buste con vestiti di ogni genere,scarpe,intimo e vestitini per la bimba...si altri ancora...

Entriamo nel negozio di Chanel fino a quando una contrazione molto forte e doloroso mi fa piegare in due e sono ancora all'ottavo mese voglio vedere come mi combinerò al termine della gravidanza.Sento che i miei jeans si bagnano...Oh cazzo mi si sono rotte le acque...Cazzo,cazzo,cazzo

Chiamiamo subito un taxi,perché non voglio bagnare la mia bella Audi Q3.
Jace sta impazzendo e credo che fra un momento all'altro sviene.

Quando arriviamo in ospedale naturalmente vengono da me la ginecologa e l'ostetrica,io dichiaro categoricamente che voglio il parto cesareo sennò finirebbe come l'ultima volta...

Mi preparano per andare in sala parto e io nel frattempo in preda alle contrazioni sto torturando la mano di Jace che sta diventando bianca,starà soffrendo pure lui....

-Scusami-riesco a dirgli
-Tranquilla,non mi fai male e poi il dolore va condiviso-mi schiaccia l'occhiolino cercando di fare il marito calmo e non spaventato anche se non ci riesce per niente

Senza accorgermene sono già sotto anestesia e stanno iniziando a farmi il taglio per iniziare il parto cesareo.
Non vedo niente ma vabbè mi accontento a sentire smanettare nella mia pancia.

Dopo una quindicina di minuti sento un pianto invadere la sala.Segno che la bambina è sana anche se nata prematura...

Scoppio in un pianto isterico per la felicità perché pensavo che la mia bambina poteva stare male.

-Grazie piccola,è bellissima come te-mi bacia e sorrido

Poi lui va a tagliare il cordone ombelicale e mi danno per un minutino contato in braccio la mia pupetta.

Vanno a lavare la piccolina e mi ricuciono.

Tutti compresa me pensavamo al peggio,che non sarei riuscita a sopravvivere al parto visto i miei problemi con il cuore.Pensavamo che morivo o io o la bambina o addirittura tutte e due....E invece per fortuna è andato tutto per il meglio.

Mi riposo un po' dopo che Jace si è addormentato seduto nella sedia,accanto al mio letto,con la mano stretta nella mia e la testa appoggiata nella mia pancia ormai tornata piatta come otto mesi fa.

Quando mi risveglio trovo tutti nella mia stanza che stanno ammirando mia figlia. Cioè loro l'hanno già vista e io che sono la mamma ancora non l'ho vista bene.

Appena Jace si accorge che sono sveglia,sottrae la bimba da tutti e me la porta.

La prendo in braccio e noto che è super piccolissima essendo di otto mesi.È uguale a me,la mia copia,ha solo preso da suo papà gli occhi azzurri.Per il resto è identica a me,gli stessi capelli,lo stesso sguardo e le stesse labbra.

È bellissimo,uno spettacolo.È il nostro capolavoro,mio e di Jace.

-Giulia Esmeralda Carolina Wolk/Carter-dice fiero il suo papà e appena Esmeralda sente suo figlio scoppia a piangere perché abbiamo dato alla bambina il suo nome come secondo nome
-Hey sorellina come stai?-mi chiede Charles,baciandomi la fronte
-Sono stata peggio-gli sorrido
-È meravigliosa-dice mio padre guardando Giulia
-Già-concordo
-Va bene ora usciamo sù,la piccolina deve mangiare-annuncia Amber,cacciando fuori tutto,pure lei così da lasciarci un po' di privacy
-Jace-lo chiamo
-Dimmi principessa-mi accarezza i capelli con delicatezza
-Credo di non averlo il latte-le mie lacrime minacciano di scendere
Maledetti ormoni ancora non ristabiliti
-Tranquilla piccola in caso c'è il latte artificiale.Prova sù-mi incoraggia
Sospiro e tolgo la maglietta e il reggiseno per poi farla attaccare al mio seno.
E infatti come dicevo non ne ho neanche una goccia
-Shh piccola,sei solo stressata-mi rassicura baciandomi-Vado a prenderle il latte in polvere-
Annuisco solamente e cerco di ricompormi

Torna con un biberon pieno di latte e subito io glielo dó.

-Voglio andarmene oggi-dico
-Va bene,vado a per prendere il trio per la bimba,mi cambio,prendo la macchina e torniamo a casa-
Annuisco mentre metto Giulia nella sua culla.

Alle 18 torniamo a casa e io mi lavo subito,corpo e capelli,insaponandoli più volte.Mi asciugo i capelli con il phone e dopo essermi messo dell'intimo rosso di pizzo,colore che non mi piace ma che metto lo stesso perché non lo uso da anni e mi guardo allo specchio.Sono completamente tornata come prima,niente pancione ma magra come prima.Che bella sensazione.Naturalmente ora mi sento meno ingombrante e più leggera.Finalmente sono tornata a pesare meno di tutti in famiglia,anche meno di Jace che anche se è muscoloso pesa poco rispetto ai suoi coetanei.

Metto un maglione di Ralph Lauren e un jeans con i miei amati tacchi che mi sono mancati tanto ma tanto ,sto un po' con Stefano e gli faccio vedere la sua nuova sorellina e spiegandogli come si deve comportare ora e in seguito con lei.

Per fortuna già l'adora e dice che ha una sorellina bellissima e la proteggerà sempre e per sempre,qualunque cosa succeda.E da qui ho capito che ha lo stesso carattere di Jake e la mia bimba sarà veramente al sicuro perché il suo fratellone la proteggerà proprio come ha fatto Charles con me.

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