CAPITOLO 33

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Pov Daniel.

E il sorriso che mi sta dedicando dopo che abbiamo finito la nostra conservazione che mi fa capire che andrà tutto bene.

Le ho aperto il mio cuore,detto tutto quel avevo a dirle ed adesso mi sento realmente bene.

Certo abbiamo un bel po' di casini da sistemare,ma lo so e lo sa anche lei che ci riusciremo tranquillamente.

Abbiamo divorato una marea di merendine e parlato dei vecchi tempo seduti sul divano di casa mia.

Sfortunatamente entrambi manteniamo le distanze,ma dobbiamo andare piano,se non vogliamo rovinare tutto,anche se,se provasse ad avvicinarsi un po' e a farsi stringere come l'ho stretta in camera mia non sarebbe un male. Ma mi accontento di vederla sorridere. Mi basta,per ora.

<< Ho solo un dubbio Daniel..>> mi chiede lei dopo un attimo di silenzio

So che sta ancora assorbendo tutto quello che le ho detto e mi sta bene cosi

<< Parlane tranquillamente.. >> la sprono

<< Hai conservato tutte le nostre cose e dici di non aver mai smesso di pensarmi..ma allora perché non mi hai più cercata? Perché non mi hai scritto nemmeno una volta? >>

Cosa?

<< Laila ma cosa dici? >> Le chiedo confuso << ti avrò spedito un milione di lettere negli anni a seguire dopo il mio trasferimento >> ammetto e lei sgrana gli occhi

<< Impossibile >> scuote la testa << Non ne ho mai ricevuta nemmeno una. >>

E la sua confessione mi rende confuso

<< Laila conoscevo a memoria l'indirizzo di casa tua,quello dove tutt'ora vive tua madre..sono sicuro di ciò che dico >>

<< Ma.. >> mi guarda intensamente << perché non ne ho mai ricevuta nemmeno una? >>

<< Cazzo non lo so! >> Sospiro << ti ho scritto così tante volte e non ho mai ricevuto risposta..>>

Mentre parlo lei mi interrompe sobbalzando

<< Ecco perché.. >> dice esclamando << ogni volta che arrivava il postino i miei genitori facevano la corsa per prendere la posta loro.. >>

E mi è tutto più chiaro

<< Erano loro a non farti leggere le lettere.. >> completo la sua frase

<< Ma perché.. >> dice tra tristezza e rabbia e le prendo le mani

<< Avranno avuto le loro ragioni Laila,non torturarti il cervello.. pensavano fosse la cosa giusta.. >> provo a convincere sia lei che me ma davvero mi fa incazzare il fatto che non le abbiano detto delle mie lettere

<< No. No >> scuote la testa << sono stata così male perché pensavo che tu mi avessi dimenticata Daniel..>> mi sussurra

<< Non pensarci più,adesso ha la certezza che non ti ho mai dimenticato.. >> la rassicuro accarezzandole le nocche

<< Tu non capisci! Io ce l'avevo a morte con te perché pensavo mi avessi abbandonata..>> sbotta e non voglio vederla piangere di nuovo quindi mi avvicino a lei,e le nostre ginocchia si sfiorano,le accarezzo il viso e lei si tranquillizza

<< Capisco eccome,anche io sono abbastanza confuso e arrabbiato a questa tua rivelazione,ma non voglio più pensare a nient'altro se non a ricostruire il mio rapporto con te >> lei incrocia il mio guardo e arrossisce.

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