CAPITOLO 54

3K 89 6
                                    

Una luce bianca fastidiosissima mi costringe a richiudere gli occhi.

Ho avuto un incubo. Ho avuto un ricordo.

Il ricordo dell'incubo in cui ho vissuto.

Dove sono? Non riesco a muovermi. Sento dolore in tutto il corpo eppure anche il solo respirare me ne provoca tanto.

Sento dei singhiozzi continui e sento un tocco delicato sulla mia mano sinistra.

Abbasso lo sguardo verso il tocco e vedo una figura appoggiata sul letto intenta a piangere ed a sfiorarmi.

Daniel? Oh quello è il mio Daniel. È vivo.
Sta bene a differenza mia.

<< Daniel.. >> gracchiò e mi brucia terribilmente la gola

Alza il capo mi rivolge uno sguardo.

È una maschera di tristezza. Le occhiaie profonde, gli occhi rossi incandescenti dal pianto e quell'accenno di barbetta che cresce lentamente.

<< Laila? >> sussurra a voce roca ed un instante dopo e affianco al mio volto che mi accarezza delicatamente una guancia

Posso amarlo ancora così tanto dopo il tradimento? Dopo tutto?

<< Si sono Laila.. >> provo a sorridere ma mi viene difficile anche quello. Mi brucia la bocca. La faccia. Gli occhi. Il corpo. L'anima.

<< Aspetta che corro a chiamare i dottori.. >> sussurra agitato ed io tossisco appena

<< Voglio alzarmi.. >> gemo dolorante provandoci ma lui mi blocca dolcemente a letto

<< Ti prego piccola resta ferma,i dottori sistemeranno tutto.. >> mi promette e si allontana zoppicando.

Ha il gesso alla gamba dove è stato sparato ed il ricordo mi divora.

Il ricordo.

Le sue mani li. Le torture continue. Il mio sangue. Il vomito. Il panico mi assale. Il sudore mi sfiora la pelle. Il respiro si assenta. I bip della macchina al mio fianco schizzano alle stelle.

Poi sento Daniel chiamarmi. Oppure quello è un angelo che mi sta portando in paradiso? No quello non è un angelo. È il ghigno della morte.

Grido. Mi dimeno. Non vedo niente. Sento voci.

Non toccatemi! Vorrei gridare.

Non voglio morire! Continuo a cercare di tirare fuori la mia voce mentre un lieve stordimento mi accoglie come una nicchia calma e forse muoio. Di nuovo.

Pov Daniel

Osservo la scena ad occhi sgranati.

Laila urla e si dibatte,gli escono delle frasi sconnesse dalla bocca. Il bip del suo cuore impazzisce ed io impazzisco con esso.

Mi sento trascinare fuori. Sento delle grida e sono le mie. Sto gridando. Sto urlando.

Poi accorrono tutti intorno a me.
La madre di Laila mi scuote piange.
Suo padre grida a qualcuno.
Io non respiro.

Mi stringo le braccia al petto e ansimo.

I medici provano ad alzarmi.

<< No! Lei.. non io >> grido

<< Va tutto bene..ha solo avuto un attacco di panico è tutto sotto controllo.. >>

Ha solo avuto?

Ha solo?

Il mio pugno parte involontariamente e colpisce il volto del medico.

Quest'ultimo mi fissa con occhi sgranati e si tocca la guancia colpita.

SKUNK.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora