CAPITOLO 2

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"CI SONO SGUARDI CHE TI RESTANO STAMPATI DENTRO ANCHE QUANDO CHIUDI GLI OCCHI."

Sono sicura che a momenti l'orologio grande attaccato al muro della libreria mi chiederà irritato di smetterla di guardarlo,so già passate due ore da quando il Professor Carl mi aveva avvertito che a momenti il ragazzo appena trasferitosi mi avrebbe raggiunto in palestra e sono già al quarto caffè.

Dio vuole morire giovane? Mi sta già sui coglioni. Odio i ritardatari,ti fanno aspettare li e si fanno vedere quando ne hanno voglia.

Sbuffando mi avvicino al distributore ed inserisco la moneta,per l'ennesimo caffè.

Devo stare calma..Devo stare calma..

Giuro se non arriva dopo questo ultimo caffè io vado v..

<< Prendine uno anche per me,decaffeinato con due zollette di zucchero.. >> sento una voce e sobbalzo quando mi volto e vedo una figura alta,con spalle larghe e un culo da Dio,ha i capelli corti leggermente brizzolati,fa il giro del tavolo e si siede in modo che io possa vedergli il volto poi alza le gambe e le poggia sui miei libri.

Che cazzo di problemi ha questo?

Lascio il mio caffè li e mi avvicino come una furia..

<< Chi sei? E perché hai i piedi sui miei libri? >>

Non riesco a vedere bene il volto,ha il ciuffo che gli ricade in volto perché è chino sul telefono

<< Il mio caffè? >> sussurra guardando le mie mani vuote. Dio,come è insolente!

<< Ti alzi e te lo prendi da solo >> sbuffo << Ora sposta i piedi dai miei libri! >> sbotto e lui ridacchia continuando a non guardarmi

<< Scommetto che sei tu la ragazzina che il Professor Pelato mi ha assegnato vero? >>

Cazzo! Cazzo! Cazzo! È il Bad Boy pericoloso! E ne ha tutto l'aspetto. Maledetto Logan!

<< Sai già come andranno le cose vero? >> stavolta poggia i telefono ed alza il volto per guardarmi << non faremo un cazzo,resterò qui fino a quando ne avrò voglia e tu dirai che ho fatto tutti i compiti come un bravo bambino,ora che ci siamo chiariti,mi vai a prendere il mio caffè? >>

Non riuscirei a parlare con il ragazzo che ho di fronte nemmeno se mi stessero puntando un coltello alla gola.

Non è lui! Non può essere lui! E non dopo tutto questo tempo.

Ma i suoi occhi sono gli stessi,azzurri chiaro con delle pagliuzze verde acqua. Il mio colore preferito in assoluto.

<< Daniel? >> penso di aver detto ma il gracchiare che ne esce mi fa imbarazzare

<< Si questo è il mio nome,ora mi prendi il mio caffè? >> poi mi guarda << Ci conosciamo? >>

Cosa? Non mi ha riconosciuta? Cavolo,devo essere cambiata parecchio.

Invece lui è sempre lui,solo molto più muscolo e sexy da morire. E con quell'aria da persona fredda e menefreghista. Menefreghista come il ragazzo che mi ha abbandonata dieci anni fa scomparendo dalla mia vita.

<< Il tuo cazzo di caffè te lo prendi da solo! >> stavolta quasi ringhio poi prendo i suoi piedi e li butto dal tavolo facendo un fracasso enorme,lui mi guarda malissimo << Io me ne vado! >> prendo le mie cose e provo ad allontanarmi il più in fretta possibile.

Sei forte non piangere..Sei forte non piangere.

<< Ferma cazzo! >> mi urla dietro Daniel e superandomi si pone davanti a me << Sono stato uno stronzo ok? >> fa spallucce << Io e te non ci sopportiamo,ma entrambi abbiamo delle cose da guadagnare,tu i tuoi bei crediti ed io evitare la libertà vigilata,quindi pasticcino ce ne dici se torniamo al tavolo e sfoghi la tua rabbia mangiandomi con gli occhi? >>

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