Capitolo 4

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Guardai esterrefatta la palestra scolastica. Era stata riempita di tavoli, sedie, addobbata con festoni color rosso e bianco, che riprendevano i colori della squadra di baseball dell’università. Mancavano pochi giorni alla mostra, e la nostra scuola stava facendo di tutto purché facessimo davvero la bella impressione di cui mi aveva parlato Mrs. Lynn. Avrebbe partecipato anche la Nova Southestern University, avevo sentito parlare veramente bene di quella scuola e dei ragazzi che seguivano i corsi d’arte. Mi morsi l’interno della guancia, desideravo davvero tanto ricevere un credito prima che iniziassero gli esami di metà semestre. Harry mi avvolse un braccio attorno alle spalle e fece su e giù con la mano sul mio braccio, facendomi voltare verso di lui.

«A cosa pensi?» Domandò.

Mi guardai intorno. «Sono abbastanza nervosa da poter rimanere una settimana senza mangiare.»

Lo sentii ridere. «Sai di essere brava. Perché ti preoccupi molto? Il quadro è venuto bene..»

«Nella Nova Southestern ci saranno come minimo dieci ragazzi più bravi di me.» Mi morsi il labbro. «Non voglio fallire.»

«E non fallirai!» Esclamò lui, mettendosi davanti a me con le mani sulle mie spalle. «Riceverai quel credito, fidati.»

Annuii sforzando un sorriso. Non dovevo avere paura, dovevo credere in me stessa, e non era la prima volta che partecipavo ad una mostra. Scrollai le spalle mentre uscivamo dalla palestra per dirigerci in cortile. Avevo visto Mrs. Lynn esattamente quella mattina, e ci eravamo accordate per vederci il giorno prima della mostra.

Harry intrecciò le sue dita alle mie mentre raggiungevamo Niall e gli altri sdraiati sul prato.

«Hey ragazzi.» Harry si sedette con la schiena contro un albero, posizionandomi fra le sue gambe divaricate. Mi lasciai subito andare mentre disegnava cerchi immaginari sul dorso della mia mano.

Entrambi rivolgemmo il nostro sguardo al biondino, intento a parlare in francese con Liam. Mi venne da ridere al sentire il suo accento, nonostante fosse davvero bravo.

«Vous les hommes êtes tous les mêmes!» Alzò la voce, recitando la sua parte di donna davvero bene.

Appoggiai la schiena al petto di Harry, ed entrambi scoppiammo a ridere sentendo Niall fare la voce della moglie stanca di fare tutto.

«Sai,», disse Harry, sussurrando al mio orecchio. «Niall è davvero bravo in francese, credo tu te ne sia resa conto. Ma non s’impegna molto nella materia, quindi deve recuperare al più presto se vuole arrivare al quarto anno.»

Annuii, stringendomi fra le braccia del riccio. Non mi negò quell’abbraccio e mi fece appoggiare del tutto a lui, tenendomi stretta e calda contro il suo torace. Mi lasciò furtivamente un bacio sulla mascella e uno sul collo. Deglutii.

«Hey hey.» Niall interruppe il suo discorso, guardando me ed Harry da dietro le lenti scure dei suoi RayBan. «Va bene che voglio diventare zio, ma non voglio assistere a come sarà messa incinta la donna di mio fratello.»

Harry scoppiò a ridere e gli lanciò la sua bottiglietta d’acqua mentre arrossivo. Niall scoppiò in una sonora risata, tanto che si sdraiò sul prato con le mani sullo stomaco. Sorrisi per il suono della sua risata.

«Harry?» Mi voltai con lui. Tiffany era in piedi davanti a noi, con la borsa sotto braccio e i tacchi conficcati nella terra. «Devo parlarti.»

Harry mi sussurrò uno “scusa” prima di alzarsi e pulirsi le mani contro i jeans mentre si allontanava con la bionda. Sospirai non potendo fare di meglio e mi avvicinai di più al cerchio aperto dove: Zayn fumava la sua solita Malboro, Niall era impegnato con Liam e Louis per poco non si strappava i capelli davanti al suo libro di algebra.

The showgirl [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora