13
Sentii il sangue nelle vene congelarsi. Scattai verso Will e lo trovai a sorridermi innocentemente. Senza darmi il tempo di fare niente, posò le sue mani sui miei fianchi e mi avvicinò a sé.
«Ciao, piccola.» Bisbigliò facendo in modo che solo io sentissi.
I miei occhi guizzarono in direzione di Harry e di tutti i presenti. Chi non mi conosceva se la rideva, mentre gli altri erano preoccupati. Tiffany se la rideva mentre Harry mi guardava impassibile. Perché non si opponeva?
Will chiuse gli occhi e si avvicinò lentamente. Quando fummo abbastanza vicini girai la testa e chiusi gli occhi, col cuore che batteva forte, mentre il bacio veniva rilasciato sulla mia guancia.
«Baciami.» Ordinò.
Lo spinsi via e arretrai, finendo contro il ragazzo che avevo affianco. Strinsi le ginocchia al petto.
«Non bacerò te come non bacerò nessun'altro.»
Will strinse i denti. «Bene. Allora sceglierò io. Tiffany?»
«Obbligo.»
«Bacia Harry.»
Gli occhi di Will scintillarono nella mia direzione e poi si focalizzarono in quelli di Tiffany. I ragazzi intorno a noi guardavano in silenzio e non osavano dire una sola parola. Guardai Kylie preoccupata, poi deglutii rumorosamente. Quando mi voltai nuovamente verso i due "prescelti", Tiffany era sulle gambe di Harry mentre si scambiavano un passionale bacio. Mi sentii sprofondare e mi alzai di corsa, tornando dentro la casa per cercare la giacca.
«Beverly, aspetta!»
Fui afferrata per il polso e rivelai le lacrime che erano uscite per colpa della perfidia di Tiffany.
«Non sarei dovuta venire. Portami a casa Louis, portami a casa!» Urlai.
Lui mi strinse a sé e mi carezzò i capelli. Mi strinse la mano e lo seguii a ruota verso quella che doveva essere la sua macchina. Entrai dentro e mi rannicchiai sul sedile. Louis mi lanciò uno sguardo ma non disse niente, mentre premeva il piede sul pedale. Sfrecciò fra le strade di Las Vegas e velocemente ci ritrovammo sotto il nostro condominio. Gli sorrisi debolmente quando strofinò la sua mano sulla mia schiena. Arrivammo davanti alle nostre rispettive porte.
«Era ubriaco, Bev..»
Scossi la testa. «Anche ad Halloween lo era, eppure mi ha respinta - non riconoscendomi - e dicendo che usciva con una ragazza. Quella ragazza ero io.»
Mi posò una mano sulla guancia. «Ora che entri non farti venire strane idee, okay? Sai cosa intendo.»
Annuii sorridente. «Non lo farò, sta tranquillo.»
Mi lasciò un bacio sulla fronte e aspettò che entrai. Mi diressi direttamente verso la mia stanza e mi infilai sotto le coperte senza preoccuparmi dello spogliarmi. Chiusi gli occhi e, in quella che sembrò un'eternità, mi addormentai.
***
Mi alzai riluttante dal letto e cercai di focalizzare cosa avevo intorno. Mi diressi verso la porta ed imprecai mentalmente che il campanello smettesse di suonare. La aprii e rivelai un Harry con una banda a fra i capelli, un paio di jeans e una T-shirt nera attillata. Finsi indifferenza e lui mi abbracciò senza preavviso.
«Perchè sei qui?»
Sospirò. «Beverly, cazzo ieri sera ero incosciente. Mi dispiace.»
«Dici sempre che ti dispiace.» Risi amaramente.
«Ma é così, mi dispiace davvero!»
Alzai gli occhi al cielo. «Cos'è che vuoi?»
«Dimmi cosa c'è tra noi adesso.» Si bagnò le labbra. «Cosa c'è tra noi? Dimmi se hai voglia di restare con me.»
«Harry..»
«Ed ero ubriaco, è vero, ma lei non significa niente.»
Scossi la testa. «Come posso fidarmi? Vi stavate mangiando davanti ai miei occhi.»
«Ti prego..»
Scossi ancora la testa. «Ho bisogno di tempo.»
«Tempo? Quanto?»
Lo guardai intensamente. «Non lo so, Harry. Potrebbero anche passare mesi. Mi ha delusa, ecco tutto. Io non ho baciato Will e tu, anche se ubriaco, non dovevi baciare Tiffany.»
Abbassò lo sguardo e si grattò la nuca. «Mi chiamerai quando avrai deciso?»
Lo guardai senza parlare e lui capì che doveva andarsene. Mi appoggiai alla porta quando la chiusi e sentii i suoi passi disperdersi sulle scale.
Avevo appena perso la cosa a cui tenevo di più.
Camminai verso la camera e presi il mio cellulare. Scrissi a Louis chiedendogli di vederci nel pomeriggio. Rispose immediatamente positivamente. Pensai di portarlo a conoscere mio fratello Alec. Magari si stavano simpatici come con Harry.
Ed Harry dovevo, per un momento, eliminarlo dalla mia testa.
Sapevo che non sarebbe stato facile, ma dovevo allontanarmi un po' da lui anche se con riluttanza.
Dovevo capire che intenzioni avevo con lui, dovevo capire se, nonostante fossi delusa, l'amore avrebbe trionfato e le cose sarebbero tornate come prima.
E sinceramente volevo vederlo a scuola per constatare i suoi comportamenti. Sarebbe stato al gioco di Tiffany? Speravo di no.
Quella ragazza mi stava pian piano rovinando la vita.
In più, avevo anche la questione da risolvere con mio padre ed avevo esattamente 24h per dargli i venticinquemila dollari.
Ma di quello si sarebbe occupato mio zio.
E poi c'era mia madre.
Mia madre non la vedevo da molto tempo.
Dovevo ritrovarla.
Non sapevo in che clinica si trovasse e questo mi faceva stringere il cuore.
Mi mancava più di ogni altra cosa quella donna.
Mi mancava come l'aria.
I miei pensieri vennero interrotti nuovamente dal rumore del campanello.
Questa volta, alla porta, era Louis.
«Hey!» Esclamai facendolo entrare. «Che ci fai qui?»
Scrollò le spalle. «Vestiti. Ti aspetto qui. Ti porto a pranzo fuori.»
Sorrisi correndo in camera e lasciandolo nel salotto.
E in quel momento lo seppi, io e Louis saremmo diventati grandi, grandi amici.
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{SPAZIO AUTRICE}
Capitolo 13!!
Scusate se è leggermente più corto, ma non ho avuto davvero molto tempo per scrivere. Non vi prometto di riuscire ad aggiornare esattamente tra tre giorni perché, essendo la penultima settimana di suola, sono piena di compiti in classe :(
Ora vi lascio, un bacio!
«Sono passati mesi, non puoi tornare e fare finta di niente.»
Sorrise. «Oh si, si che posso. C'è un filo che ci lega, Beverly. Tu sei mia. Fattene una ragione.»
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The showgirl [h.s]
Fanfiction[COMPLETA] - Ho scritto questa storia all'età di 14/15 anni, per questo motivo chi la legge oggi potrebbe trovarla un po' "affrettata" negli accadimenti ed infantile, ma spero vi piaccia lo stesso (: [...] «Io non ci avrei mai pensato che d'amore si...