Capitolo 31

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«Il vostro penultimo esame sarà la prossima settimana, ragazzi.» Mrs. Lynn parlò. «Preparatevi, perché sono stufa di rivedere sempre le stesse facce!»

Scossi la testa mentre appuntavo il giorno dell'esame, mi avrebbero poi mandato una mail con l'orario. Dopo che la professoressa ci congedò, lasciai l'aula e mi riversai in cortile. Inviai un messaggio ad Harry avvertendolo che stavo per rincasare, lui quel giorno non aveva avuto lezione. Salii il macchina e lasciai la borsa sui sedili posteriori, misi in moto e tornai a casa. Era stata una giornata abbastanza pesante, a dir la verità. L'anno scolastico era quasi giunto al termine, e due giorni prima ero scampata per un pelo dal rimanere incinta. Non che non volessi un bambino, sia chiaro, ma col mio lavoro e con gli studi, mi sarebbe prima piaciuto sistemarmi per bene. Era l'ultimo dei miei pensieri, in quel momento.

«Harry? Sono a casa!»

Lasciai le mie cose sul divano e salii al piano superiore. Lo scrosciare dell'acqua della doccia proveniva dal bagno in fondo al corridoio. Levai le scarpe fuori dalla porta, poi entrai silenziosamente. Harry stava canticchiando qualcosa di incomprensibile, ma la sua voce era qualcosa che avrei potuto ascoltare per il resto della mia vita.

Scivolai fuori dai miei jeans e dalla mia T-shirt, lasciandoli nell'angolo del bagno. Sciolsi la coda alta in cui tenevo i miei capelli e slacciai il reggiseno, togliendo anche gli slip. Entrai piano nella doccia ed avvolsi immediatamente le braccia attorno al suo bacino. Poggiai la guancia sulla sua schiena e sentii la pressione delle sue grandi e calde mani sulle mie. Ne avvicinò una alle labbra e lasciò un bacio sul dorso.

«Com'è stato il tuo giorno?» Disse, sorridendo contro la mia mano.

«Noioso, stancante.»

Harry si girò e mi strinse a sé. L'acqua calda della doccia bagnava entrambi.

«Sono contento che tu sia tornata.» Appoggiò la sua fronte alla mia. «Mi sei mancata.»

Harry mi fece girare e si offrì di insaponarmi e risciacquarmi i capelli. Lo lasciai fare, ed una volta finito scivolai via dal suo tocco, avvolgendomi nel suo enorme accappatoio. Scoppiai a ridere quando, raggiungendomi in camera, notai si fosse avvolto un piccolissimo asciugamano attorno alla vita. Si girò di spalle ed aprì l'armadio.

«Davvero ottimo fondoschiena, Styles.» Schioccai la lingua.

La sua roca risata rimbombò nella stanza. «Non avrai mai il piacere di tastarlo come posso fare io col tuo.» Sentii le guance avvampare ed abbassai lo sguardo. Harry rise nuovamente. «Colpita ed affondata, Evander!»

Gli feci il verso e mi alzai, scostandolo di lato ed entrando nella mia cabina armadio. Mi stesi su uno dei divanetti presenti all'interno; Harry mi raggiunse poco dopo aver indossato un paio di pantaloni grigi di una tuta. Si scompigliò i capelli.

«Stai cercando di provocarmi?»

«Forse,» sospirai teatralmente. «Trovami qualcosa da mettere, sono troppo stanca per farlo.»

Alzò le sopracciglia ed increspò le labbra in un piccolo sorriso. Attraversò la stanza e lo vidi frugare in uno dei cassetti in basso. Tirai un urlo quando mi tirò ciò che aveva scelto.

«Un completo intimo?» Risi. «Sono stanca, tes--»

«Ti aspetto in camera.» Disse di spalle.

Osservai i suoi muscoli guizzare ad ogni passo finché non scomparve dietro le ante. Mi morsi il labbro ed infilai la canottiera nera di raso, seguita dallo slip elastico che mi fasciava alla perfezione i glutei. Feci un giro su me stessa ed infilai un paio di calzini alti, di lana, poi buttai indietro i capelli e camminai verso l'uscita.

«Merda.» Lo sentii imprecare.

Alzai gli occhi con un leggero rossore sulle guance, chiusi le ante dietro le mie spalle e lo raggiunsi sul materasso, appoggiando la testa sulla sua spalla. Harry intrecciò le nostre gambe e cominciò a fare cerchi immaginari con le dita sulla parte nuda delle mie cosce. Rabbrividivo ad ogni suo tocco.

Poggiai le mie labbra sul suo collo, ed immediatamente mi ritrovai a cavalcioni su di lui. Le sue mani indugiavano sui miei fianchi mentre le nostre labbra si scontravano. Insinuò le dita sotto la canottiera di raso ed iniziò a tirarla su lentamente. L'aveva quasi tolta quando, sentendo il suono del campanello rimbombare in casa, sobbalzai e scivolai di lato, con le mani sulle sue spalle.

«Che diavolo?» Borbottò.

Mi sistemai i capelli ed avanzai verso il suo armadio. «Vado io, aspetta qui.»

Lui annuì e si passò una mano fra i capelli, rilassandosi poi contro la spalliera del letto.

Scesi le sale infilando una delle sue enormi felpe, buttai i capelli dietro le spalle e camminai verso la porta.

«Uh-oh, scusa Bev, non deve essere un buon momento.»

Nascosi il mio divertimento nel notare le sue guance arrossate. «Sta tranquillo Liam. Entra pure.»

Gridai ad Harry di scendere mentre porgevo un bicchiere di succo al suo amico. Lo bevve con riluttanza, mostrandomi uno dei suoi migliori sorrisi. Harry lo fiancheggiò e lo salutò battendo il pugno.

«Qualcosa non va?» Iniziai, sedendomi su uno degli sgabelli del bancone.

«In realtà no. Ho una grande, magnifica notizia.»

Harry lo guardò con un sorrisetto. «Di che si tratta?»

Iniziò a torturarsi le mani e passarle ripetutamente fra i capelli. Prese circa cinque sospiri e si morse il labbro, poi fissò prima me e poi Harry.

«Ho deciso di sposare Abigail.»

«Oh, mio Dio, sto per piangere!» Urlai contenta, poi lo abbracciai. «Hai già deciso tutto?»

«No.» Scosse la testa. Tirò fuori una scatolina e la aprì. «Ma hey, è davvero un gran diamante.»

Spalancai gli occhi. «Cazzo se lo è.»

Harry tossì ed attirò l'attenzione di entrambi. «Sei sicuro? C'è qualcos'altro?»

Sembrava lo stesse stuzzicando. Liam tornò nervoso per l'ennesima volta e, riponendo piano la scatola nella giacca, alzò gli occhi su di me.

«Sono sicurissimo. Io la amo, e non ho tempo da perdere perchè... Cazzo Bev, scusa se non te l'ho detto e se nemmeno Harry l'ha fatto, ma manca poco alla mia partenza per l'Iraq.»

Sentii il cuore esplodere. Indietreggiai di qualche passò e spostai lo sguardo dall'uno all'altro.

«Ti sei arruolato?» Chiesi debolmente. «Perché?»

«Ho bisogno di staccare..» La sua voce iniziò a tremare. «Cazzo, non voglio immaginare la faccia di Abby quando glielo dirò.»

Harry si alzò immediatamente quando vide Liam accasciarsi sulle ginocchia e coprirsi il viso con le mani. Cercò di farlo rialzare, ma si arrese e si inginocchiò davanti a lui, facendomi segno di imitarlo. Carezzai una mano di Liam e la strinsi fra le mie; Harry continuava a sussurrare e muovere la sua mano sulla schiena dell'amico.

«Andrà tutto bene, Payno.» Gli sussurrò avvolgendo un braccio attorno alle sue spalle. «Andrà tutto bene, vedrai.»

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Eccomi tornata!

Senza prolungare troppo le cose voglio ringraziarvi moltissimo, e volevo farvi sapere che ho postato (da qualche settimana ormai) la traduzione di una storia! La trovate sul mio profilo, ma comunque vi lascio il nome: Sex 101 With Harry Styles [Italian Translation].

Spero passiate. Un bacio, alla prossima! Xx

Mi guardai in giro, mi morsi il labbro e feci scivolare le dita sulla lettera aperta sul tavolo. La girai senza fare rumore.

Per Mr. Styles

Casa Editrice Di New York

Il cuore mi andò in gola. La aprii definitivamente. La parola "congratulazioni" all'inizio me la fece gettare nuovamente sul bancone, con le lacrime che bruciavano sul fondo degli occhi.

The showgirl [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora