Capitolo 26

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Harry's POV:

«Quel figlio di puttana, è stato lui a colpirmi!» Sentii urlare da Christian all'agente di polizia che stava appuntando ogni singola parola.

Scossi la testa e storsi il muso dal dolore che sentii allo stomaco, conseguenza di un gancio destro che era riuscito a rifilarmi quello stronzo. Niall era davanti a me e faceva avanti e indietro nervosamente, imprecando fra sé mentre aspettava ansioso l'arrivo delle ragazze.

«Ti sei cacciato in un bel guaio, Harry. Che cazzo, perché lo hai fatto?»

Lo guardai male. «L'hai sentito anche tu mentre parlava o no? Cazzo, non me ne fotte dei loro vecchi momenti romantici.»

«Non urlare.» Disse il biondo guardandosi attorno. «Ah, cazzo, dove cristo sono quelle due?»

Smisi di ascoltarlo. Tutto intorno a me sembrava sfocato e confuso, le luci delle sirene situate sulla macchina della polizia mi davano fastidio agli occhi. Appoggiai la schiena al muro e incrociai le braccia al petto, sputando per terra e assumendo un'aria neutra mentre fissavo quel coglione che era Christian. Non picchio le persone per divertimento, anche se a pensarci lui lo picchierei dalla mattina alla sera.

Scorsi Niall ad agitare la mano verso Kylie e Beverly. Beverly mi fu davanti in così pochi secondi che ebbi paura di lei e della sua faccia incazzata. Mi tirò un pugno sul petto.

«Mi spieghi che diavolo ti passa per la testa?» Urlò.

Presi le sue braccia e l'avvicinai a me. «Hey, hey devi stare tranquilla. Ti fidi di me?»

«No, non sto tranquilla! E ho dei seri dubbi sulla fiducia che ho nei tuoi confronti, adesso!»

Scossi la testa e guardai l'asfalto umido. «Beverly, sei o non sei la mia ragazza? Ti aspetti che sia contento di vedere il tuo ex ridere e scherzare con te?»

Mi guardò seria. «T-tu non hai alcun diritto di trattarlo male. Non ti ha fatto niente.»

«Woah, ma sentila!» Scoppiai a ridere. Mi avvicinai forse troppo al suo viso. «Parlarmi di voi è niente?»

Mi fissò con gli occhi lucidi per pochi secondi, poi si girò e camminò verso l'ufficiale. Mi accostai nuovamente al muro e strinsi i denti quando la vidi accarezzare il braccio di Christian. Figlio di puttana.

«Harry, ahm, se non ti va di andare a casa possiamo andare da Liam. Mi aveva accennato che faceva un barbecue con la famiglia, sai, quella roba lì..»

«Si, ci siamo già stati.» Scossi la mano mentre continuavo a guardare Beverly. «Andiamo da Liam.»

Mi allontanai dal muro e camminai lentamente verso la macchina, non staccando neanche per un attimo gli occhi da Beverly. Sapevo che quando la guardavo si sentiva in soggezione, ed era proprio così che volevo si sentisse.

Niall salutò Kylie e mi raggiunse in macchina, così subito dopo partimmo verso casa di Liam. Non ne valeva la pena. Non valeva la pena fare a botte con uno di quel genere. Non ne valeva la pena, eppure me ne ero reso conto troppo tardi.

I miei pensieri vennero interrotti dalla musica della radio. Niall batteva a tempo la mano sulla sua gamba.

«Adoro questa canzone.» Ammise canticchiandola.

Sfoggiammo le nostre doti nel campo del canto e terminammo la canzone esattamente quando parcheggiai il Pick-Up nel giardino di casa Payne. Mi guardai allo specchietto, infilai la felpa che lasciavo sempre sui sedili posteriori e afferrai il berretto che c'era sul cruscotto, indossandolo con la visiera indietro.

The showgirl [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora