12
Lunedì passò in fretta.
Camminai per i corridoi e, finalmente, uscii dall'edificio.
Respirai a pieni polmoni. Avevo appena terminato il primo test di filosofia e non potevo lamentarmi. Facendo passi più svelti e lungi, raggiunsi la figura di Zayn rannicchiata sotto un albero sul prato del campus. Mi sorrise prima di buttare fuori il fumo.
«Dammi una sigaretta.» Ordinai.
Lui strabuzzò gli occhi e mi guardò beffardo. «Ma tu non fumi.»
«Dammi una sigaretta e basta, Zayn!» Gli dissi esasperata, tendendo il braccio verso di lui. «Ho appena finito un test e ne ho davvero, davvero bisogno.»
Lui scrollò le spalle ridendo e mi porse il suo pacchetto di Marlboro. Ne portai una fra le labbra e la accesi con l'accendino che mi porse. Inspirai, e per poco non mi strozzai. Ne era passato di tempo dalla prima volta che avevo fumato. Mi misi seduta al suo fianco, leggermente rilassata.
«Wowo, cos'è quella?»
Mi voltai di scatto, Harry era dietro di noi, la fronte aggrottata e le braccia incrociate contro il petto.
«Io...Uhm, niente.» Finsi innocenza.
Lui tese il braccio verso di me. «Dammela.»
Riluttante obbedii al suo tono autoritario e gliela consegnai. Lui la spense contro la corteccia dell'albero e la diede nuovamente a Zayn. Il moro guardò beffardamente la scena. Lo fulminai prima di alzarmi e pulirmi le mani sui pantaloni.
«Ho bisogno di una mano per una ricerca, puoi darmela?»
Harry si grattò il mento. «Sì, certo. Domani non ho lezione.»
Gli sorrisi e lui mi afferrò per il polso, attirandomi contro il suo corpo e baciandomi sulle labbra. Mi fece cenno di seguirlo, ed alzai la mano per salutare Zayn prima che ci incamminassimo verso il Pick-Up argento. Harry mi aprì lo sportello.
«Mia madre sarà in casa. Finalmente vi conoscerete.» Disse raggiante.
Sforzai un sorriso e mi mossi scomodamente sul sedile. Le mani mi sudarono e dovetti asciugarle sui pantaloni.
Attraversammo il vialetto fiancheggiato da alberi e, quando c'incamminammo verso la porta, vidi una donna mora sulla soglia. Il suo sguardo diventò confuso quando mi vide al fianco di Harry, ma sorrise ugualmente.
Il riccio mi fece cenno di seguirlo e si diresse verso la donna, abbracciandola.
«Harry!» Esclamò la donna. «Lei chi è?»
Mi feci piccola piccola al fianco del riccio. «Uhm...Una mia amica, mamma. Si chiama Beverly.»
Le strinsi la mano. «Molto piacere, signora.»
«Oh, chiamami pure Anne.»
Ci guidò dentro casa ed Harry la liquidò facilmente, dicendole che avevamo da studiare. Harry mi prese per mano e mi condusse in camera sua. Mi guardai intorno. Era meno spoglia dell'ultima volta in cui ero entrata lì dentro. Diverse foto mie, di noi due, con gli amici, erano appese alle pareti azzurre. Sorrisi e ci passai le dita sopra, cercando di non rovinarle. Harry mi afferrò per il bacino e poggiò il mento sulla mia testa.
«Sono bellissime.»
«Tu lo sei.» Sussurrò.
Mi lasciò un umido bacio sulla guancia, poi mi fece voltare e camminare all'indietro, finchè non fui seduta sul suo letto, mentre le sue labbra divoravano le mie. Mi persi in quel bacio e, presa dal momento, feci scivolare la mano sul cavallo dei jeans di Harry. Lui gemette e mi misi a cavalcioni su di lui. Gli sorrisi maliziosamente.
«B-Beverly..» Mi guardò con occhi colmi di... Preoccupazione?
«Shh.» Premetti le labbra sulle sue. «Lascia fare a me.»
Si abbandonò al mio tocco. Il suo respiro era pesante mentre sbottonavo la sua cintura. Feci scivolare i suoi jeans lungo le sue gambe, poi liberai la sua erezione. Il cuore mi batteva forte mentre lo guardavo. Mi passò una mano fra i capelli per farmi tranquillizzare.
Senza preavviso, gli baciai la punta dell'erezione. Un verso roco venne rilasciato dalle sue labbra e il mio nome venne sussurrato. Lo presi in bocca e cominciai a fare su e giù ritmicamente, aiutandomi con entrambe le mani. Leccai la sua lunghezza e cercai di prenderlo tutto nella mia bocca, per quanto mi fosse possibile.
«S-sto per..»
Rallentai il ritmo facendolo grugnire, ma rimase con la testa appoggiata alla testiera del letto e la bocca socchiusa, mentre la stanza veniva riempita da gemiti. Amavo il modo in cui il mio nome lasciava le sue labbra. Amavo il modo in cui mi accarezzava la testa mentre cercavo di causargli piacere, amavo sentirlo respirare pesantemente quando era vicino all'orgasmo.
Io amavo Harry Styles. Lo amavo da morire.
«Ti prego, non fermarti.» Gemette.
La porta si aprì improvvisamente. Udendo il rumore, mi alzai velocemente ed Harry con me, tirando su i suoi pantaloni e allacciandoli con le mani tremanti dalla vergogna.
«Oh, quindi è così che tua madre pensa che tu stia studiando con "la tua amica".»
Harry mi strinse la mano. «Tiffany.. Vai fuori di qui. Ora.»
La bionda rise. «Tua madre sarà contenta di vedervi studiare, tu non credi?»
La sua mascella si tese. «Esci dalla mia stanza o ti ammazzo di botte.»
«Che aggressivo.» Grugnì lei. «Ma ci vedremo domani. Devo parlarti.»
La bionda fece sbattere la porta dietro di sé. Mi coprii il viso dalla vergogna e sentii le braccia di Harry avvolgermi e stringermi contro il suo torace.
«Che figura di merda!» Lanciai un gridolino.
Lui ridacchiò. «Non lo dirà a nessuno, tranquilla.»
Lo baciai sulle labbra. «Mi dispiace, avrei dovuto fare più in fretta.»
«Assolutamente no, è stato perfetto.» Scosse la testa. «Ma cazzo, dove hai imparato?»
Risi e lo spintonai via. Raggiunsi la mia cartella e tirai fuori il necessario per la ricerca. «Adesso studiamo, forza.»***
Venerdì sera andammo ad una festa della Beta Tau, confraternita di cui facevano parte anche Harry e gli altri ragazzi. Kylie si strinse a Niall sperando di non congelare dal freddo. Il biondo le baciò la fronte e la strinse fra le braccia. Sorrisi a quella vista, Kylie meritava tutta la felicità del mondo.
«Droga, alcol, fumo.. Che vuoi di più?» Canzonò Louis, dandomi una gomitata.
Lo fulminai con lo sguardo e lui scoppiò in una sonora risata. Sapeva che odiavo tutto ciò, anche se sull'alcol ci feci un pensierino.
Harry strinse di più la sua mano attorno alla mia ed entrammo nella casa in cui si sarebbe svolta la festa. L'aria puzzava di fumo e diverse persone erano già stese atterra per coma etilico. Roteai gli occhi a quella vista e proseguii. Lasciammo i cappotti in uno sgabuzzino e ci lanciammo nella pista. O meglio, io e Kylie andammo a ballare. La musica faceva oscillare perfettamente i nostri fianchi, mentre il sudore si faceva spazio dietro il nostro collo. Alzai le mani in aria, continuando a muovermi. Avevo gli occhi chiusi, e quando li riaprii vidi che Kylie non era più davanti a me. Mi allarmai e voltai la testa a destra e sinistra, cercandola. Mi passai una mano fra i capelli mentre, freneticamente, mi allontanavo dalla pista improvvisata e finivo in salotto. Notai Louis su un divano a limonare con una ragazza dai capelli rossi. Storsi il naso vedendo le loro lingue. Camminai di più e guardai fuori dalla finestra. Vidi delle sagome sedute in cerchio sull'erba con delle bottiglie intorno. Sospirai ed uscii dalla casa, incamminandomi verso il cerchio.
«Hey.» Bisbigliai.
Loro alzarono la testa verso di me e sorrisero. Kylie mi fece cenno con la mano di sedermi davanti a lei. C'erano diversi ragazzi che non conoscevo, e scontrai lo sguardo di Harry. La pupilla era dilatata. Era ubriaco.
«Giocavamo ad obbligo o verità.» Spiegò il ragazzo al mio fianco. «Ti unsici?»
Annuii velocemente, e solo allora mi accorsi che Tiffany stava palesemente flirtando con Harry. Strinsi i denti: Tiffany ed Harry ubriaco non sarebbero durati per molto. Ma mi fidavo di lui.
«Ok, chiederò io.» Tiffany parlò.
I suoi occhi si illuminarono e si soffermarono dietro di me. Mi voltai e trovai.. Cazzo cazzo cazzo.
«Will Johnson.» Sorrise maliziosamente. «Obbligo o verità?»
Lui si sedette al mio fianco e mi lanciò una veloce occhiata. «Obbligo.»
Lei sorrise ancora di più. «Ti obbligo a baciare Beverly.»
Oh, merda.---------------------------------------------
{SPAZIO AUTRICE}
Eccomi! Parto col ringraziare i 1.1k, davvero non me lo aspettavo! Ringrazio anche per i voti che date ad ogni capitolo!
Ora vi lascio con l'anteprima, un bacio!«Ed ero ubriaco, è vero, ma lei non significa niente.»
Scossi la testa. «Come posso fidarmi? Vi stavate mangiando davanti ai miei occhi.»
«Ti prego..»
Scossi ancora la testa. «Ho bisogno di tempo.»
STAI LEGGENDO
The showgirl [h.s]
Fanfic[COMPLETA] - Ho scritto questa storia all'età di 14/15 anni, per questo motivo chi la legge oggi potrebbe trovarla un po' "affrettata" negli accadimenti ed infantile, ma spero vi piaccia lo stesso (: [...] «Io non ci avrei mai pensato che d'amore si...