parte 31

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Suona la sveglia.
Sono le cinque del mattino, tra due ore il nostro aereo partirà e andrà dritto verso Berlino. Per un mese intero. Il più lungo della mia vita. Mi alzo e mi preparo. Alle cinque e mezza siamo pronti e usciamo, ma quando chiudo la porta, mi accorgo che davanti a casa mia, ci sono tutte le mie amiche e.. Jessicah. Ma cosa vuole.
Tommaso viene verso di me.
-Pronta?- mi sorride.
-Più o meno.- lo guardo. -Mi mancherai tanto. Tutti mi mancherete tanto!-
Ma tu no. Penso guardando Jessicah che non ha distolto lo sguardo un attimo da Tommaso.
Quanto la odio.
Abbraccio tutti, uno a uno, poi se ne vanno.
Rimaniamo solo io e Tommaso.
-Mi mancherai tanto.- mi guarda.
-Anche tu, ma ricordati che starò via solo per un mese.- lo abbraccio.
-Vero, ma sarà il mese più luuungo della mia vita.- ci stacchiamo e mi bacia. Mi mancheranno i suoi baci. Non vederlo per un mese. Come farò?
Il mio Tommy. Il mio bellissimo Tommaso.
-Ti amo.- mi guarda negli occhi mentre me lo dice.
Ha la voce roca e inclinata.
-Ti amo.- gli salto in braccio, colto alla sprovvista ride e mi fa fare un giro.
-Giulia, è ora di andare.- mi richiama mio papà dalla macchina.
Tommaso mi mette giù e mi bacia l'ultima volta.
-Ciao.- lo saluto mentre metto la valigia in macchina.
-Ciao.- salgo e mentre vado via lo guardo dal finestrino. Lo saluto con la mano e lui mi manda un bacio. Sorrido per il gesto carino e piano piano lo vedo sparire in fondo alla strada.
Mi mancherà.
Dopo mezz'ora arriviamo in aeroporto.
-Prossimo volo per Berlino ore sette e due.- dice una voce metallica.
Un'ora. Un'ora soltanto.
Vado al bar dell'aeroporto e compro qualcosa da magiare. Spero che ci sia il Wi-Fi.
-Scusa, sai per caso dirmi dov'è il bagno?- mi domanda un ragazzo alto e scuro di carnagione.
-Si, è lì in fondo, prima porta a destra.- gli indico il posto.
-Okay, grazie.- mi sorride.
-Comunque piacere, io sono Omar.- mi porge la mano.
-Giulia.- gli sorrido stringendogliela.
-Dove devi andare?- mi chiede.
-Berlino, con mio papà.-
-Davvero? Haha anche io! Magari se siamo fortunati, siamo seduti vicini.- mi sorride. Ha un bel sorriso. È smagliate, bianco, ha un non so che di confortevole.
Parliamo del più e del meno, è un ragazzo davvero simpatico.
Saliamo sull'aereo, siamo seduti vicini, meno male, così almeno il viaggio non sarà troppo noioso.
Le ore passano in fretta.
Scendiamo dall'aereo e accendo il telefono. Ho delle chiamate da un po' tutti, e tipo venti messaggi da Tommaso. Dicono tutti la stessa cosa:
Mi manchi tanto :(
Gli rispondo.
Anche tu mi manchi già, sono arrivata ora, Berlino è fantastica!
Metto via il telefono.
Arriviamo nella casa che mio papà ha affittato, è piccola ma carina.
Sistemo le mie cose e esco. Devo vedere Omar, andiamo a vistare un po' Berlino.
Lo vedo che mi aspetta su una panca e lo raggiungo.
-Ei! Andiamo?- mi saluta.
-Certo!- .
Passiamo tutto il giorno in giro, visitano musei, parchi, scuole, tutto.
Mi squilla il telefono.
Tommaso!
-Pronto!- rispondo felice mente Omar mangia un gelato.
-Ei! Com'è Berlino?- mi domanda.
Me lo immagino sorridente. Amo il suo sorriso.
-Berlino è fantastica, ci stiamo divertendo tantissimo a girarla.- rispondo sorridendo a Omar.
-Con chi sei? Con tuo papà?- domanda Tommaso.
-No, con un ragazzo che ho conosciuto in aeroporto, si chiama Omar, è davvero simpatico.- dico convincente.
-Mh. Conoscendoti, ti starà già sbavando dietro.- dice.
Me lo immagino con il broncio. Sorrido.
-Ma no dai! Va bene se ci sentiamo sta sera? Ora devo andare.- siamo in fila da un'ora.
-Oh. Okay.. Ci sentiamo dopo.- attacca. Non mi ha dato neanche il tempo di salutarlo, ho paura che si sia offeso..
-Andiamo!- mi richiama Omar ed entriamo, anzi, corriamo dentro il museo.
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fine capitolo💞

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