Suona la sveglia.
Sono le cinque del mattino, tra due ore il nostro aereo partirà e andrà dritto verso Berlino. Per un mese intero. Il più lungo della mia vita. Mi alzo e mi preparo. Alle cinque e mezza siamo pronti e usciamo, ma quando chiudo la porta, mi accorgo che davanti a casa mia, ci sono tutte le mie amiche e.. Jessicah. Ma cosa vuole.
Tommaso viene verso di me.
-Pronta?- mi sorride.
-Più o meno.- lo guardo. -Mi mancherai tanto. Tutti mi mancherete tanto!-
Ma tu no. Penso guardando Jessicah che non ha distolto lo sguardo un attimo da Tommaso.
Quanto la odio.
Abbraccio tutti, uno a uno, poi se ne vanno.
Rimaniamo solo io e Tommaso.
-Mi mancherai tanto.- mi guarda.
-Anche tu, ma ricordati che starò via solo per un mese.- lo abbraccio.
-Vero, ma sarà il mese più luuungo della mia vita.- ci stacchiamo e mi bacia. Mi mancheranno i suoi baci. Non vederlo per un mese. Come farò?
Il mio Tommy. Il mio bellissimo Tommaso.
-Ti amo.- mi guarda negli occhi mentre me lo dice.
Ha la voce roca e inclinata.
-Ti amo.- gli salto in braccio, colto alla sprovvista ride e mi fa fare un giro.
-Giulia, è ora di andare.- mi richiama mio papà dalla macchina.
Tommaso mi mette giù e mi bacia l'ultima volta.
-Ciao.- lo saluto mentre metto la valigia in macchina.
-Ciao.- salgo e mentre vado via lo guardo dal finestrino. Lo saluto con la mano e lui mi manda un bacio. Sorrido per il gesto carino e piano piano lo vedo sparire in fondo alla strada.
Mi mancherà.
Dopo mezz'ora arriviamo in aeroporto.
-Prossimo volo per Berlino ore sette e due.- dice una voce metallica.
Un'ora. Un'ora soltanto.
Vado al bar dell'aeroporto e compro qualcosa da magiare. Spero che ci sia il Wi-Fi.
-Scusa, sai per caso dirmi dov'è il bagno?- mi domanda un ragazzo alto e scuro di carnagione.
-Si, è lì in fondo, prima porta a destra.- gli indico il posto.
-Okay, grazie.- mi sorride.
-Comunque piacere, io sono Omar.- mi porge la mano.
-Giulia.- gli sorrido stringendogliela.
-Dove devi andare?- mi chiede.
-Berlino, con mio papà.-
-Davvero? Haha anche io! Magari se siamo fortunati, siamo seduti vicini.- mi sorride. Ha un bel sorriso. È smagliate, bianco, ha un non so che di confortevole.
Parliamo del più e del meno, è un ragazzo davvero simpatico.
Saliamo sull'aereo, siamo seduti vicini, meno male, così almeno il viaggio non sarà troppo noioso.
Le ore passano in fretta.
Scendiamo dall'aereo e accendo il telefono. Ho delle chiamate da un po' tutti, e tipo venti messaggi da Tommaso. Dicono tutti la stessa cosa:
Mi manchi tanto :(
Gli rispondo.
Anche tu mi manchi già, sono arrivata ora, Berlino è fantastica!
Metto via il telefono.
Arriviamo nella casa che mio papà ha affittato, è piccola ma carina.
Sistemo le mie cose e esco. Devo vedere Omar, andiamo a vistare un po' Berlino.
Lo vedo che mi aspetta su una panca e lo raggiungo.
-Ei! Andiamo?- mi saluta.
-Certo!- .
Passiamo tutto il giorno in giro, visitano musei, parchi, scuole, tutto.
Mi squilla il telefono.
Tommaso!
-Pronto!- rispondo felice mente Omar mangia un gelato.
-Ei! Com'è Berlino?- mi domanda.
Me lo immagino sorridente. Amo il suo sorriso.
-Berlino è fantastica, ci stiamo divertendo tantissimo a girarla.- rispondo sorridendo a Omar.
-Con chi sei? Con tuo papà?- domanda Tommaso.
-No, con un ragazzo che ho conosciuto in aeroporto, si chiama Omar, è davvero simpatico.- dico convincente.
-Mh. Conoscendoti, ti starà già sbavando dietro.- dice.
Me lo immagino con il broncio. Sorrido.
-Ma no dai! Va bene se ci sentiamo sta sera? Ora devo andare.- siamo in fila da un'ora.
-Oh. Okay.. Ci sentiamo dopo.- attacca. Non mi ha dato neanche il tempo di salutarlo, ho paura che si sia offeso..
-Andiamo!- mi richiama Omar ed entriamo, anzi, corriamo dentro il museo.
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fine capitolo💞

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Baciami.
RomansaGiulia è una ragazza italiana che vive con suo papà. Tante persone ci sono nella sua vita, ma solo poche sono davvero importanti. Ad esempio Tommaso. La sua salvezza, il suo tutto. Ma ci sono delle complicazioni nella loro storia e una persona met...