parte 21

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(prov. Tommaso)
Dov'è Giulia?? Mi sto preoccupando. Esco per andarla a cercare ma vedo solo il tipo ubriaco di prima e.. Aspetta. Quello è Simone. Dietro c'è una-una ragazza.. Giulia?! Corro verso di loro, spingo via quel bastardo e vedo Giulia con la gonna alzata e le guance rigate dalle lacrime.
-Oh mio Dio, Giulia!- le prendo io visto tra le mani, sta ancora piangendo. Mi giro verso quel bastardo che è ancora per terra. Mi alzo e vado verso di lui.
-Brutto bastardo.- gli tiro un calcio nelle costole. Lo sento gemere da dolore.
Inizio a prenderlo a pugni e calci fino a quando la bocca non gli si riempie di sangue.
-Se osi soltanto pensare di toccarla un'altra volta, ti faccio fuori.- gli sputo addosso.
(prov. Giulia)
Tommaso viene verso di me. Mi abbraccia.
-Mi porti a casa?- riesco a domandargli con un filo di voce.
-Certo amore mio, stai tranquilla, andrà tutto bene.- mi prende in braccio e ci dirigiamo verso casa mia.
-Perché non andiamo in moto?- domando io con un filo di voce. Mi sento male. Mi viene da vomitare.
-Tommaso..- non finisco la frase che espello tutto lo schifo che provo per quel bastardo. Solo oggi avrò vomitato un milione di volte.
-Oddio, andrà tutto bene, stai tranquilla..- mi sussurra Tommaso tenendomi in dietro i capelli.
Finisco di vomitare e mi siedo su un marciapiede.
Tommaso mi abbraccia e mi appoggia la testa sulla mia.
-Se lo vedo un'altra volta, lo faccio fuori, davvero, lo ammazzo.- dice serio stringendomi la mano.
Sorrido mente si sporge e mi bacia.
-Dai, ti porto a casa.- mi prende in braccio.
-Guarda che ce la faccio a camminare.- dico facendo una risatina.
-Io però voglio portarti in braccio, quindi lo faccio.- risponde con tono di soddisfazione.
Arriviamo davanti a casa mia e mi mette giù.
-Non mi va di lasciarti qui. Voglio venire con te.- dice Tommaso abbracciandomi.
-Mi dispiace, mio papà non vuole nessuno in casa..- dico guardandolo negli occhi. Anche al buio si notano le sfumature di azzurro. Adoro i suoi occhi. Adoro lui.
-Allora ci vediamo domani mattina.- dico dopo una pausa. Potrei perdermi nei suoi occhi.
-Ti chiamo dopo. Cioè appena ti perdo di vista.- mi dice lasciandomi la mano mentre vado verso la porta.
-Allora a dopo.- dico ridendo.
-A dopo.- mi sorride.
-Papà, sono a casa.- dico entrando.
-Brava, hai rispettato il coprifuoco, però ora a letto.- dice alzandosi dalla poltrona.
-Va bene.- vado in camera mia.
Mi metto il pigiama, mi lavo i denti e mi metto nel letto. Mi suona il telefono. Tommaso, non stava scherzando.
-Pronto.- rispondo ridendo.
-Non c'è niente da ridere, mi mancavi e ti ho detto che ti avrei chiamato.- mi dice ridendo.
-Rimani con me fino a quando non mi addormento?- domando io seria.
-Certo.- mi appoggio al cuscino. Poco dopo mi addormento con la voce di Tommaso nelle orecchie.
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fine capitolo💞

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