parte 44

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Non capisco.
Mi fido di Tommaso ciecamente, ma ho paura che mio papà dica la verità. Decido di chiamarlo ma poi mi ricordo che il mio telefono ce l'ha papà. Voglio saperne di più.
-Papà! Papà!- lo chiamo dal piano di sotto.
-Cosa c'è?- dice in tono minaccioso.
-Ho bisogno che tu mi dica esattamente cosa ti ha detto quel tuo amico su Tommaso e quella tipa.- dico scendendo le scale di corsa.
-Uno, vai in camera tua. Due, non lo vedrai ancora tanto presto, quindi, lascia perdere.- dice finendo di sistemare delle carte sul tavolo.
Mi siedo davanti a lui e lo fisso impassibile.
-Cosa?- mi domanda notando che non distolgo lo sguardo ormai da più di cinque minuti.
-Dimmelo.-
-D'accordo.- mette da parte i fogli e mi guarda negli occhi. -Ma non credo che ti piacerà quello che sto per dirti.- incrocio le braccia e ascolto.
-Tommaso ha un'altra, credo si chiami Jessicah, ma...- dopo questo non sento più niente. Le sue parole mi girano in testa.
Tommaso. Un'altra. Jessicah. Tommaso. Un'altra. Jessicah.
Finisce di parlare e mi guarda.
-Ora vai in camera tua, per favore.- non faccio obiezioni e vado più in fretta che posso al piano di sopra. Mi sdraio sul letto e fisso il soffitto.
Sai che dico? Mi sono rotta.
È troppo tempo che non so se Tommaso mi mente oppure mi dice la verità.
È troppo tempo che andiamo avanti con questo tira e molla, questo circolo vizioso.
Cercherò di non pensarci troppo. In questo periodo penso troppo a tante cose. Ma ora non voglio più pensare.
-Giulia! Io esco, quando torno voglio trovarti ancora in camera tua!- sento sbattere la porta, poi silenzio più totale.
Scendo al piano di sotto e vado diretta verso camera di papà. Apro il primo cassetto della scrivania e prendo un pacchetto di sigarette.
Avevo già provato a fumare qualche mese fa ma, dato che non mi era piaciuto molto, ho deciso di lasciar perdere. Solo che ora.. Non so, voglio riprovare.
Apro il pacchetto e tiro fuori una sigaretta, prendo un accendino e inizio a fumarla, piano piano.
Quando la spengo, finalmente, mi sento meglio.
Prendo qualche pacchetto e me li porto in camera mia.
Dopo un po' sento rientrare mio papà, quindi nascondo le sigarette sotto il cuscino. Subito dopo la porta di camera mia si apre di scatto e mio papà appare sulla soglia.
-Sei ancora qui.- chiude la porta e se ne va.
Lasciandomi sola con i miei pensieri (E con pacchetti di sigarette ancora da scartare.).
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fine capitolo💞

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