21 - Un trio di notizie

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I giorni successivi trascorsero molto lentamente. Nonostante Iikka Jerd avesse provato a coinvolgerli nei giochi di ruolo, Tseren e Agata trovavano quella tradizione alquanto strampalata e non riuscivano a entusiasmarsi quanto il Fauno e lo Gnomo. Nynh Tray era scorbutico quasi quanto Shuiní, mentre IJ non perdeva occasione per stuzzicare entrambi. Con Shuiní, soprattutto, dava il peggio di sé: la provocava in continuazione e se all'inizio Agata aveva sospettato che fosse un modo infantile di corteggiarla, con il passare dei giorni si era resa conto che il comportamento di lui era dettato principalmente dalla noia, mentre lei lo tollerava solo perché il Fauno l'aveva aiutata in passato.

I coinquilini erano uno strano trio: non sembravano andare affatto d'accordo, però avevano trovato un equilibrio nella convivenza e scaricavano tutta la tensione accumulata tra loro nel corso delle serate attorno al tabellone.

Shuiní aveva leggermente i tratti misti, ma entrambi i genitori erano originari della Zona Costiera di Levante: c'era stato probabilmente un ponentino nella sua stirpe paterna, molte generazioni addietro. Nonostante indossasse gran parte del tempo abiti tipici delle Paludi, ogni tanto sfoggiava qualche vestitino leggero a tema floreale, che le stava decisamente meglio dei pantaloni attillati e delle magliette di reti e veli.

Il vestiario della Zona Paludosa donava in ogni caso più a lei che allo Gnomo. Agata, soprattutto all'inizio, si ritrovava spesso a spiare di sottecchi Nynh Tray, per capire se sotto la cuffietta ci fosse ancora una chioma d'oro, finché lui non se ne accorse e, fraintendendola, le intimò di smetterla: trovava i suoi occhi a palla altrettanto stravaganti, ma non era un buon motivo per fissarla tutto il tempo.

Nynh Tray aveva pressappoco novant'anni: era quindi un uomo di mezza età per un membro della specie dei Goblin. Aveva lasciato il villaggio d'origine quando erano comparsi i primi abiti multicolore; si riferiva ai membri della Setta con quello o con altri nomignoli sprezzanti che rimarcavano le loro abitudini conformiste. Non sapeva chi avesse dato a quella gentaglia le indicazioni per raggiungere il villaggio - probabilmente i mercanti con cui commerciavano - però fin da subito si era sentito a disagio vedendoli curiosare senza rispetto tra le palafitte. Aveva così raccolto in fretta e furia i propri averi e se ne era andato. All'inizio aveva valutato di allontanarsi da casa solo per qualche mese, ma quando si era scatenata la spietata caccia alle creature semi-umane aveva preferito rifugiarsi in un luogo più sicuro. Si era spostato di villaggio in villaggio finché non aveva incontrato IJ e non aveva deciso di unirsi alla causa dei dissidenti.

Tseren non amava andare in giro per il villaggio poiché veniva fermato in continuazione e, per rispondere alle domande dei curiosi, era costretto a rivivere gli incubi che lo perseguitavano: i cinque anni di solitudine e supplizi che non era pronto a condividere neanche con Agata. Così il Drago e l'Ascendente erano costretti a trascorrere gran parte del tempo nella palafitta, in attesa di qualche notizia del gruppo partito da Ponente quasi un mese prima.

All'alba e al tramonto Iikka Jerd si recava al molo e alla Casa del Consiglio, per scoprire se c'era qualche novità sull'arrivo dei loro amici. Più il tempo passava, più Tseren si faceva cogliere da un pessimismo familiare: era lo stato d'animo che associava al proprio futuro ormai da cinque anni e con cui aveva imparato a convivere. Aveva creduto talmente a lungo che gli ultimi momenti con suo padre sarebbero state quelle frasi colme di rancore che gli aveva riversato addosso prima di partire con Thuluun, che era difficile liberarsi dalla morsa della negatività. Quel giorno di fine autunno aveva dato ostinatamente le spalle a Xhoán, ricordava di non averlo neanche degnato di un ultimo sguardo prima di lasciare il villaggio; e ora si sentiva così impotente di fronte alla possibilità che non l'avrebbe mai più riabbracciato, che negli ultimi giorni si fosse solo illuso, cullato dalla speranza che la parte peggiore della propria vita fosse alle spalle.

Il primo degli Alicanti [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora